Ponte Morandi: in attesa di giustizia sei anni dopo il crollo

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Ponte Morandi: sesto anniversario tra commemorazioni e polemiche

Il 14 agosto 2018 alle 11:36 il Ponte Morandi a Genova si sgretolava sotto un cielo grigio, portando con sé 43 vite, spezzando intere famiglie e lasciando il Paese in lutto.

A sei anni di distanza quel dolore è ancora vivo, alimentato dall’attesa di una giustizia che sembra arrivare con passo lento, quasi incerto, mentre i familiari delle vittime continuano a chiedere risposte che tardano ad arrivare.

Il processo, iniziato nel luglio del 2022, è un groviglio di tecnicismi, perizie e testimonianze che si srotola nell’aula del tribunale, dove 58 imputati – tra cui dirigenti e tecnici di Autostrade per l’Italia, del Ministero delle Infrastrutture e della società Spea – cercano di difendersi da accuse pesanti: omicidio colposo plurimo, crollo doloso, omissione d’atti d’ufficio, solo per citarne alcune.

Accuse che, se dimostrate, non faranno altro che confermare la tragica negligenza che ha portato al crollo del ponte.

Le società coinvolte, Autostrade e Spea, hanno già siglato un patteggiamento di quasi 30 milioni di euro, una cifra che suona quasi come un’ammissione di responsabilità, ma che non placa certo la sete di giustizia di chi ha perso i propri cari.

Ponte Morandi: i numeri del processo

È chiaro che il processo non può e non deve fermarsi a queste cifre: è essenziale individuare e condannare i veri responsabili, coloro che con omissioni, ritardi e forse anche menzogne, hanno contribuito a questa tragedia.

Numeri impressionanti: 58 imputati, 170 udienze, 324 persone ascoltate, 16.000 pagine di verbali.

Il tempo scorre, e con esso il rischio di vedere prescritti alcuni dei reati.

Tuttavia, il ricordo delle 43 vittime impone alla giustizia di non arrendersi e forse è proprio questa la linea che deve seguire chi è chiamato a giudicare.

Dire no all’indifferenza, no alla superficialità, no alla dimenticanza.

Mentre il processo si prende una pausa estiva, la città di Genova si prepara a ricordare quei momenti tragici.

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Ponte Morandi: le commemorazioni di oggi

Presso la Radura della Memoria, è previsto l’arrivo dei partecipanti alla camminata in ricordo delle vittime organizzata dall’Associazione Noi per Voi Valle Stura Masone con i sindaci di Masone, Rossiglione e Campoligure. Prenderanno parte anche 43 bambini per portare un pensiero ai parenti delle vittime.

Si proseguirà poi con la cerimonia in ricordo delle vittime del crollo: presenti il sindaco di Genova Marco Bucci, l’imam Salah Hussein, il prefetto di Genova Cinzia Torraco, il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana ed il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, con delega della presidenza del Consiglio dei Ministri.

Un minuto di raccoglimento alle 11:36, quando le sirene delle navi e le campane della diocesi suoneranno all’unisono, come un grido di dolore e di richiesta di giustizia.

E mentre si commemorano le vittime, emerge la necessità impellente di giungere ad una conclusione.

Questo processo deve portare a una verità chiara e inoppugnabile

Le 43 persone che hanno perso la vita nel crollo meritano giustizia e così i loro familiari che devono poter chiudere una ferita che, seppur non rimarginabile, deve almeno poter essere ricucita con il filo della verità e della responsabilità.

In fondo, non si tratta solo di fare giustizia per il passato, ma anche di prevenire che tragedie simili si ripetano in futuro.

Perché la sicurezza delle nostre infrastrutture non può essere messa in secondo piano e le vite umane non possono essere sacrificate sull’altare della negligenza.

Non è tempo di dimenticare e non è tempo di abbassare la guardia.

È, piuttosto, tempo di giustizia.

Rosella Schiesaro©

Photo Credit: Wired Italia

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Info Rosella Schiesaro

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Nata a Savona, di origini toscane, Rosella Schiesaro ha svolto per più di vent'anni attività di ufficio stampa e relazioni esterne per televisioni, aziende e privati. Cura per LiguriaDay la rubrica Il diario di Tourette dove affronta argomenti di attualità e realizza interviste sotto un personalissimo punto di vista e con uno stile molto diretto e libero. Da sempre appassionata studiosa di Giorgio Caproni, si è laureata con il massimo dei voti con la tesi “Giorgio Caproni: dalla percezione sensoriale del mondo all’estrema solitudine interiore”. In occasione dei centodieci anni dalla nascita del poeta, ci accompagna In viaggio con Giorgio Caproni alla scoperta delle sue poesie più significative attraverso un percorso di lettura assolutamente inedito e coinvolgente.

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