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Sport in vetrina: chi ha mai sentito parlare del Tchoukball?

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Amici lettori di Liguria Day bentornati e benvenuti in campo per parlare di sport, siete pronti?

Ormai le festività Natalizie sono alle spalle e dobbiamo prepararci a tornare tonici e in forma. Sicuramente lo sport al momento più celebrato e di successo è il tennis e le vittorie di Sinner vi avranno eccitato, anche se non avete mai preso una racchetta in mano. Oggi però non vi parlerò di questo sport, bensì di uno sport che difficilmente vedrete in tv e di cui, molto probabilmente, non avete mai sentito parlare. Si tratta del Tchoukball.

Il Tchoukball è uno sport nato circa negli anni ‘70 in Svizzera grazie ad Hermann Brandt un biologo appassionato di sport che ideò questa nuova disciplina con lo scopo di far prevalere l’aspetto etico e salutare della pratica sportiva evitando il contatto fisico rimanendo intatto il lato agonistico dello sport, quindi uno sport non aggressivo ma divertente con insiti valori di lealtà e sportività praticabile da chiunque pertanto nel 2001 il Tchoukball è stato dichiarato e riconosciuto dall’Onu come “sport a sostegno della pace e della fratellanza”.

Il Tchoukball può giocarsi a squadre anche miste donne e uomini 7 contro 7 su un campo che per dimensioni assomiglia alla pallacanestro e per tecnica alla pallamano. Il gioco inizia con rimessa da fondo campo e dopo tre passaggi senza mai farla cadere a terra si arriva nell’area piccola dove al centro è situato un pannello inclinato con una rete elastica, quindi il giocatore sotto rete la colpirà e se nel rimbalzo la rete ritorna in campo oltre l’area piccola viene assegnato il punto, se invece la palla torna nelle mani della squadra avversaria disposta al limite dell’area l’azione immediatamente si volgerà nella parte di campo avversa.

Una caratteristica di questo sport è che si può segnare il punto in entrambe le “porte” quindi il gioco è veloce e non ci sono ferree regole di campo riguardanti per ogni squadra la propria parte. Il campo è nella sua ampiezza libero di azione in attacco e in difesa, tutti attaccanti, tutti difensori e facilmente può saltare uno schema, anzi si può dire che sia uno sport senza schemi nel quale viene escluso il contatto fisico, dove il gesto atletico è anche spettacolare e altamente rapido e per questo si gioisce senza annoiarsi.

Inoltre altro aspetto etico è che le partite si giocano per vincere ma l’avversario non è visto come un nemico ma come un atleta che gioca una partita per divertirsi e per migliorarsi. Nella partita non ci sono super star ma giocatori che si affrontano senza stress ma solo per il piacere di confrontandosi giocando.

Che altro dire? Trovate dalle vostre parti una palestra, una squadra e andate a vedere una partita, che non sarà un Grande Slam, ma dallo stesso identico entusiasmo.

Non posso prometterlo ma se sarò ispirato tornerò a parlarvi di Tchoukball, di qualche team e della sua attività sia nazionale che internazionale.

Ci rivediamo a breve con un altro sport minore tutto da scoprire!

Foto di copertina: varesenews.it

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Info Walter Festuccia

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Walter Festuccia, Roma 16 Marzo 1958, diplomato come aiuto scenografo presso il Cine Tv di Via della Vasca Navale di Roma. Artista per natura, artigiano per tradizione, pittore, scrittore. Per il mio stile utilizzato nello scrivere, amo definirmi jazzista della parola, tutto di me è racchiuso in queste definizioni. La mia scrittura, anche se è apparentemente espressa in maniera ironica e demenziale, lascia sempre una finestra aperta oppure un indizio rivolto all'attualità, tutto in un mix di fantasia quasi astratta che diventa con ciò il mio linguaggio espressivo. Come pittore, l'astrazione, l'informalità e l'uso manuale e gestuale della materia sono il mio "io" dentro di me che quando dipinge o scrive si lascia guidare dalla passione e dall'immaginazione attraverso la quale riesco a "vedere" la scena e a "sentire" i dialoghi di ogni mio componimento. Firmo testi e opere come Walter Festuccia oppure Walter Fest.

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