In un certo senso può già festeggiare Ludovica Cavalli, l’atleta genovese di 22 anni che nella serata di ieri ha conquistato la qualificazione alla finale dei 1500 metri piani ai Mondiali di Budapest.
Allieva di Stefano Baldini, Cavalli ha la 22enne genovese ha chiuso la prima semifinale in sesta piazza, garantendosi l’accesso alla finale con il record personale di 4’02″83.
La gara dei 1500 metri ha sollevato qualche perplessità a causa dal cambio di regolamento che non prevede più il ripescaggio dei migliori tempi. Questo nuovo meccanismo ha beffato l’Italia nella giornata delle batterie, quando la primatista azzurra Sintayehu Vissa ha chiuso la sua gara in settima posizione e ha visto la gara concludersi malgrado il suo primato personale 4’01″66. La batteria di Vissa ha corso molto più veloce delle altre due, con la kenyana Nelly Chepchirchir in testa a fare un ritmo indiavolato, tanto che la friulana di origini etiopi ha chiuso con il 7° tempo assoluto delle batterie. Eppure, passano le prime sei di ogni batteria, a prescindere dai tempi.
Gaia Sabbatini invece, che era riuscita a qualificarsi per le semifinali, ha avuto problemi di stanchezza e mentali a metà della gara e non è riuscita a centrare la finale.
Occhi quindi a questo su Ludovica Cavalli, ancora incredula dopo aver tagliato il traguardo
«Non ci credo! Sono scesa in pista volendo fare il personale», ha dichiarato dopo la gara ai microfoni di Rai Sport, «per capire se il lavoro svolto mi permette di reggere più turni. Di solito facevo bene il primo ma nel secondo ero sempre stanca. Quando negli ultimi 200 metri ho visto che alcune erano stanche e si liberavano posti mi sono detta di crederci fino alla fine. Quando ho visto il mio nome sul tabellone tra le qualificate sono esplosa, non ci posso credere».
L’atleta genovese è al suo primo mondiale. Ora non rimane che attendere la gara di domani, martedì 22 agosto (ore 21:30) per scoprire il suo piazzamento finale. La gara sarà visibile sui canali Rai.
Mondiali di Budapest, arrivano le prime medaglie azzurre
Nel frattempo l’Italia può festeggiare i primi due podi: rompe il ghiaccio venerdì Leonardo Fabbri, con uno splendido argento nel getto del pese maschile. L’atleta fiorentino conquista la medaglia con un lancio di 22,34 metri e si ferma solo dietro allo statunitense Ryan Crouser, che mette un 23,51. Bronzo sempre a un americano, Joe Kovacs, con un lancio di 22,12.
Nella giornata di ieri invece Antonella Palmisano, oro olimpico nella marcia a Tokyo 2020, regala un bronzo e un finale al cardiopalma. L’atleta pugliese infatti rimane nel gruppetto di testa per buona parte dei 20km della prova, quando scivola in curva all’undicesimo giro. La gara potrebbe essere conclusa, ma Palmisano con una lucidità spaventosa si rimette in piedi, ritrova il ritmo e va a prendersi una medaglia, ripetendo il risultato dei mondiali di Londra 2017. Davanti a lei la spagnola Maria Perez e l’australiana Jemima Sontag.
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