Si aggrava sempre più la condizione dei Pronto Soccorso dell’intero territorio ligure a causa dei continui tagli e ridimensionamenti. Ciò ha infatti portato ad una capacità ridotta nei diversi complessi ospedalieri, con liste d’attesa infinite e troppi picchi di affluenza che, purtroppo, portano spesso a reazioni brusche, talvolta addirittura violente, e al malcontento generale dei pazienti. Per tutelare l’incolumità di tutto il personale sanitario attivo nei Pronto Soccorso liguri e garantire ai cittadini un servizio decisamente più veloce e mirato, la CGIL ha dunque organizzato ben quattro manifestazioni con cittadini, medici e paramedici.
La prima città da cui partirà il disperato grido d’aiuto sarà naturalmente Genova il 15 giugno, seguita poi dalla Spezia il 4 luglio, da Imperia l’11 luglio e, infine, da Savona il 18 luglio. In questo modo, la protesta coinvolgerà l’intera regione nella speranza di arrivare fino ai piani alti delle diverse amministrazioni provinciali e di quella centrale. A tal fine, la sezione CGIL di Savona incontrerà i diversi sindacati, i comitati territoriali e le associazioni di operatori sociosanitari per ideare una strategia comune efficace. L’obbiettivo, come dichiarato da Andrea Pasa, segretario della CGIL savonese, è duplice: mostrare ai cittadini problemi e cause e, allo stesso tempo, proporre soluzioni efficaci per garantire la massima efficienza di servizi fondamentali in tutta la Liguria.
Queste quattro date non saranno però le uniche, a dimostrazione dell’estrema gravità della situazione. Il coordinamento regionale S.O.S Salute pubblica Liguria ha infatti pianificato un’assemblea pubblica il prossimo 17 giugno a Sampierdarena per discutere di questa grave problematica e spingere le autorità ad agire quanto prima.