Commemorazione eccidio Forte San Martino-1 (1)
Commemorazione eccidio Forte San Martino-1 (1)

78° anniversario dell’eccidio di Forte San Martino: toccante commemorazione

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È stato celebrato il 78° anniversario dell’eccidio di Forte San Martino con due cerimonie, in via Piero Gobetti e al Forte San Martino.

 

Uno degli episodi più dolorosi della guerra della liberazione a Genova. L’eccidio di Forte San Martino è arrivato al suo 78essimo anniversario e per ricordarlo questa mattina si è tenuta la deposizione di corone presso la lapide commemorativa in via Piero Gobetti e al Forte San Martino.

Le celebrazioni sono state organizzate dal Comitato Permanente della Resistenza della Provincia di Genova, svoltesi in forma ridotta a causa dell’emergenza Covid-19.

Durante gli eventi sono intervenuti Gianluca Feroce, Comandante provinciale dei Carabinieri e Giacomo Ronzitti, Presidente dell’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea. Quest’ultimo nel corso della sua orazione ha ricordato Cleto Piano, recentemente scomparso.

78° anniversario dell’eccidio di Forte San Martino: commemorazioni per ricordare quel 14 gennaio 1944

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La mattina del 14 gennaio 1944 il professore Dino Bellucci, il tipografo Giovanni Bertora, lo straccivendolo Giovanni Giacalone, il tranviere Romeo Guglielmetti, il giornalaio Amedeo Lattanzi, il saldatore elettrico Luigi Marsano, l’oste Guido Mirolli e l’operaio Giovanni Veronelli vennero condotti al Forte San Martino.

Qui vennero fucilati accanto al muro del cortile da alcuni ufficiali nazisti e della Guardia Nazionale Repubblicana , per rappresaglia ad un attentato compiuto la sera precedente in via XX Settembre da una squadra dei Gruppi di Azione Patriottica contro due ufficiali tedeschi.

Gli otto patrioti, del tutto estranei all’accaduto perché precedentemente arrestati in circostanze diverse come cospiratori, erano stati prelevati dal carcere di Marassi durante la notte e processati sommariamente dal Tribunale Militare. Il tenente dei carabinieri Giuseppe Avezzano Comes e il suo plotone di venti uomini, inizialmente incaricati dell’esecuzione, si ribellarono coraggiosamente all’ordine di aprire il fuoco sui condannati. Successivamente il tenente riuscì a distruggere la nota di servizio con i nomi dei carabinieri presenti insieme a lui al Forte evitando azioni di rappresaglia da parte delle SS.

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Oggi, a ricordo dell’eccidio di Forte San Martino, il Comune di Genova ha collocato ulteriori corone commemorative sul ponte di Terralba, corso Galliera, via Bonifacio, ponte Veronelli e nei giardini Mirolli.

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Info Virginia Grozio

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Classe 1990, giornalista pubblicista. Dopo il mio percorso di studi ho intrapreso la strada del giornalismo, collaborando con testate cartacee e online. Appassionata di moda e tematiche sociali, eclettica e piena di idee, da sempre credo nell'importanza di inseguire i propri sogni.

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