La nuova stagione di Voci dall'Arca, la prima dalla scomparsa di Sandro Baldacci

La nuova stagione di Voci dall’Arca, la prima dalla scomparsa di Sandro Baldacci

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L’Associazione culturale Teatro necessario presenta la nuova stagione 2024-2025 di Voci dall’Arca: in continuità con l’edizione precedente e nel solco della visione artistica ideata da Sandro Baldacci, la rassegna intende evidenziare come un luogo ai margini della cittadinanza, il contesto carcerario nel quale l’associazione opera, possa trasformarsi in un luogo di cultura in grado di produrre bellezza e inclusione, attraverso le arti performative.

Mirella Cannata, direttore artistico Teatro dell’Arca

Il sottotitolo di quest’anno, non siamo ombre, esprime la volontà di dare voce proprio al mondo sommerso e periferico del carcere mediante la rappresentazione di spettacoli realizzati con il contributo artistico e tecnico di persone detenute. Allo stesso tempo, si propone di portare artisti di comprovata professionalità e il pubblico cittadino all’interno di un’istituzione che, pur trovandosi ai margini della società, ne fa parte a pieno titolo.

L’intento della direzione artistica si è di conseguenza orientato verso la scelta di spettacoli che, oltre ad un oggettivo valore artistico, possano offrire occasioni di riflessione.

I temi che accomunano gli spettacoli inseriti nella programmazione e le attività collaterali alla rassegna, riguardano prevalentemente la giustizia, l’inclusione sociale, la rivalutazione delle periferie e di tutti quei soggetti che, attraverso la cultura e l’arte, cercano di trovare un loro riscatto sociale. Tali temi, nell’articolata programmazione, si esprimeranno attraverso la contaminazione di linguaggi performativi diversi.

Tullia Ardito, Direttrice casa circondariale Marassi.

Cosa aspettarsi dalla nuova stagione di Voci dall’Arca

L’apertura di questa prima parte della stagione sarà affidata a Moni Ovadia il 19 ottobre, l’artista da sempre impegnato nel teatro civile, proporrà con Senza Confini, un recital contro ogni forma di razzismo ed un appello a non negoziare la libertà e la dignità di ogni singolo essere umano e di ogni gente.

A seguire, Tindaro Granata presenterà Vorrei una voce, ispirato dal lungo percorso teatrale che l’autore e attore siciliano ha realizzato all’interno della Casa circondariale di Messina con le detenute di alta sicurezza, mentre, sempre nell’ambito del teatro in carcere, la rassegna ospiterà lo spettacolo di teatro-danza Orme, realizzato dai detenuti della Casa Circondariale di Brindisi.

Il tema della marginalità sociale verrà proposto dallo spettacolo di Les Moustaches, La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza che, attraverso un linguaggio inventato ed ironico evocherà il dramma di Ciccio e del suo desiderio di diventare ballerino, con tanto di tutù, nonostante la sua stazza imponente.

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, verrà proposto lo spettacolo-inchiesta Nonostante voi, storie di donne coraggio della giornalista Livia Grossi. Saranno infine i giovani artisti della Bernstein School, con il consueto concerto di Natale a chiudere la prima parte della stagione, sabato 14 dicembre.

Gli eventi collaterali della stagione 2024-2025

Il 12 ottobre, Amuni, spettacolo di Voci Erranti, interpretato dagli attori detenuti del carcere di Saluzzo, nell’ambito della Rassegna “Periferiche visioni” organizzata dal Teatro dell’Ortica. Il 21 novembre sarà la volta di Camille Claudel: l’orte, il ruolo, l’identità, a cura dell’Ordine delle psicologhe e degli psicologi della Liguria di Genova.

Il 10 dicembre andrà invece in scena A Me, spettacolo del Liceo Pertini, nell’ambito della storica collaborazione dell’associazione Teatro Necessario con le scuole del territorio.

La Rassegna “Voci dall’Arca” ha ricevuto il contributo del Comune di Genova, nell’ambito del bando a sostegno di attività di spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città di Genova e dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “cultura contemporanea” ed è realizzata in stretta collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale di Genova – Marassi.

Per assistere agli spettacoli programmati al Teatro dell’Arca è obbligatoria la prenotazione online da effettuare entro tre giorni dall’evento sul sito: www.teatronecessariogenova.org.

C.S.

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