Le prime settimane d’autunno segnano anche quest’anno l’inizio della stagione dei funghi anche in Liguria e, con essa, degli incidenti: la ricerca di porcini, ovuli e finferli è un’attività che spesso si fa in solitaria – ogni fungaiolo che si rispetti infatti è gelosissimo dei propri segreti, anche in famiglia – e che recentemente attira sempre più amatori meno avvezzi a camminare nei boschi e alle norme di sicurezza.
Due fungaioli morti nei dintorni di Neirone in una settimana
Non a caso già negli ultimi giorni sono aumentati gli incidenti, con amanti dei funghi più o meno esperti che sono stati soccorsi dai vigili del fuoco. L’episodio più grave ieri nei boschi di Neirone (in località Barbagelata), quando i vigili del fuoco hanno trovato un 57enne morto sul colpo dopo una caduta in un dirupo di oltre tre metri. L’uomo, originario di San Giuliano Milanese, stava facendo un escursione con un amico che ha dato l’allarme, ma i soccorsi non hanno potuto fare nulla per lui.
Un episodio simile ha coinvolto un 89enne di Gattorna precipitato in un burrone il 28 settembre, sempre nei dintorni di Neirone, località Pian del Pero: in questo caso i soccorsi sono riusciti a individuare il disperso ancora vivo e lo hanno trasportato in ospedale, dove però l’anziano è deceduto per le sue condizioni troppo gravi.
Non tutti gli incidenti nei boschi sono mortali, per fortuna, ma si tratta di situazioni in crescita. Dal 30 settembre nella zona tra la Val Fontanabuona, la Val Trebbia e il Tigullio i soccorsi hanno recuperato almeno tre persone: una 51enne caduta sul Monte Penna, una 79 che è scivolata una cinquantina di metri nei boschi di Lumarzo e l’ultimo episodio ieri, quando un uomo si è perso a causa del buio nel bosco delle Fate di Fontanigorda. A questi episodi si aggiunge un 80enne caduto nei rovi in località Giutte, sopra Voltri, che è rimasto intrappolato fino all’arrivo dei soccorsi.
Prontuario per la sicurezza del fungaiolo
Ovviamente chiunque può dedicarsi alla ricerca dei funghi, tuttavia ci sono alcune regole che gli esperti raccomandano di seguire per godersi questa passione in sicurezza:
- verificare sempre le ore di luce della giornata, che vanno accorciandosi, e calcolare il tempo dell’escursione in modo da non farsi sorprendere dal buio;
- evitare di lanciarsi all’avventura in zone che non si conoscono;
- cercare di rimanere sui sentieri e prestare attenzione a dove si cammina: l’attenzione deve essere sui funghi, ma anche sul terreno dove si mettono i piedi;
- se proprio non si vuole compagnia, come la tradizione del fungaiolo vuole, comunicare a parenti o amici almeno in linea di massima la propria destinazione, così che in caso di emergenza possano indirizzare puntualmente i soccorsi;
- indossare abbigliamento adatto a un’escursione nel bosco con il fondo umido, in particolare le scarpe;
- portare con sé cibo e acqua;
- assicurarsi che il telefono sia carico al momento dell’uscita.
Si raccomanda inoltre di non raccogliere funghi di cui non si è certi siano commestibili e di lasciare intatti nel bosco quelli velenosi o di cui non si è sicuri: anche se non possono finire in tavola, sono utili al benessere del bosco.
È importante essere responsabili e attenti, quando ci si mette alla ricerca di funghi, anche considerando le risorse necessarie per lanciare una battuta di ricerca per ogni fungaiolo disperso. E per essere sicuri di tornare a casa a gustarsi il meritato bottino.
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