Dopo quasi 90 giorni agli arresti domiciliari la procura di Genova ha deciso che sarà processato con il giudizio immediato, un procedimento penale speciale che elimina dal solito iter l’udienza preliminare, andando così direttamente al dibattimento in aula e accorciando i tempi.
L’ex presidente della Regione Liguria dovrà difendersi dalle accuse di corruzione e finanziamento illecito. La ricostruzione dei magistrati sostiene che Toti abbia accettato finanziamenti per 74.100€ in un periodo compreso tra il 2021 e il 2023, attraverso il suo comitato elettorale. In cambio la Regione avrebbe accordato diverse concessioni o agito per oliare le ruote in diverse questioni delicate, come il tombamento di una calata del porto di Genova con la concessione degli spazi del porto di Genova ad Aldo Spinelli.
Ci difenderemo da ogni accusa, con la coscienza a posto di chi non ha mai intascato un centesimo dei liguri, ma lasciamo una Liguria più ricca: di lavoro, di opportunità, di speranze.
Quello che è accaduto in questi tre mesi è un processo alla politica: ai finanziamenti, trasparenti e legali, agli atti, anch’essi legali e legittimi, che abbiamo ritenuto necessari e utili a far crescere la nostra terra.Tutto questo sarà tema di confronto in tribunale. Soprattutto spero sia oggetto di vera e definitiva riflessione della politica. Della politica tutta o, almeno, di coloro che non ritengono di usare opportunisticamente la giustizia a scopo politico. Mai come in questo caso l’autonomia della politica, la sovranità popolare, il suo finanziamento trasparente, la sua possibilità di indirizzare lo sviluppo e la crescita sono stati al centro del confronto tra la giustizia e il potere sovrano che discende dal popolo.
I magistrati interpretano le leggi ma la politica quelle leggi le fa. L’autonomia della politica, come quella della giustizia, dovrebbero essere un patrimonio di tutti. Difficile sperare consapevolezza da chi riempie le piazze di luglio (riempie, insomma…), festeggiando l’aiuto arrivato. Ho fiducia in chi crede nella democrazia liberale e spero colga queste vicende come un definitivo campanello che suona per ricordare l’inerzia di troppi anni.
Scriveva Giovanni Toti sui social dopo aver lasciato gli arresti domiciliari. Adesso dovrà lavorare alla sua difesa, mentre si cerca il candidato che possa sostituirlo come prossimo governatore.
Lascia intanto i domiciliari l’altro grande protagonista della vicenda giudiziaria, Aldo Spinelli. La gip Faggioni ha decretato la scarcerazione dell’imprenditore, per il quale però permane l’interdizione da qualunque tipo di attività professionale.
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