Premio Paganini, presentazione del Presidente di Giuria, il Maestro Uto Ughi: “Una profonda emozione”

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La nuova edizione del prestigioso concorso internazionale si apre ulteriormente al mondo con eventi programmati a Londra, New York, Madrid e Muscat.

Il Maestro Uto Ughi ha ufficializzato il suo nuovo incarico di presidente di giuria del Premio Paganini con una visita significativa: ha ammirato le sale Paganiniane di Palazzo Tursi, il leggendario ‘Cannone’ e il plastico della Genova del Futuro.

La consigliera delegata del Comune di Genova Barbara Grosso ha fatto gli onori di casa, affiancata dal presidente del Comitato Paganini Giovanni Panebianco, da altri componenti come il dott. Francesco Micheli, il sovrintendente Claudio Orazi, la principessa Orsini, il Direttore Artistico Maestro Nicola Bruzzo, il Segretario Generale del Premio Gloria Piaggio, e Enrico De Barbieri, che ha un doppio ruolo come componente del Comitato del Premio e Paganini Ambassador.

Il Maestro Ughi era accompagnato da Natascia Chiarlo, assistente artistica e vice presidente della Fondazione Ughi.

“È una profonda emozione vedere questo violino dal vivo – ha dichiarato il Maestro Ughi davanti alla teca in cui il Cannone è custodito – l’ho suonato per tre volte a Roma, a Venezia e a Milano. Ha una potenza illimitata, più si dà dentro e più vibra. Ho avuto il privilegio di essere in giuria al Premio Paganini vent’anni fa, e oggi sono molto grato e onorato del ruolo che mi è stato conferito.” Il Maestro ha inoltre sottolineato il talento straordinario del musicista genovese a cui è dedicato il Premio, evidenziando “non tanto il lato funambolico, ma la sua poesia: ridurlo a una gara di velocità sarebbe delittuoso”.

Ughi ha anche espresso la sua visione sulla situazione della musica in Italia: “I ragazzi dovrebbero iniziare il prima possibile a suonare. In passato prima dei diciotto anni non si poteva entrare al Conservatorio, ma non è la scelta migliore. In Italia la musica non è insegnata abbastanza nelle scuole, ho firmato un protocollo per aumentare le ore di insegnamento, perché il nostro paese ha dato natali a grandi musicisti e non è possibile che vengano trascurati, è importante quanto la storia dell’arte e della letteratura.”

“L’atmosfera che si respira nel Premio, la cui sede ho visitato ieri, è davvero positiva. Sono felice vi sia una squadra giovane. È questo un messaggio molto importante, lo stesso su cui, in questa fase della mia vita e della mia carriera, ho scelto di impegnarmi fortemente. I giovani sono i protagonisti del domani e dobbiamo fare il massimo per individuare e sostenere nuovi talenti, per avvicinare pubblici giovani alla musica classica e alla straordinaria arte del violino” ha concluso il Maestro.

La consigliera Grosso ha ribadito l’internazionalità del Premio: “Il maestro Ughi porta sicuramente un ulteriore valore aggiunto in termini di visibilità internazionale al Premio, che in tutte le missioni istituzionali della città di Genova, risulta sempre molto apprezzato. Il Premio Paganini è ormai protagonista indiscusso della scena musicale, in Italia e all’estero, non solo quale competizione, ma anche come vera e propria istituzione culturale. Lo dimostrano gli appuntamenti promossi dal Presidente Panebianco quest’anno: dopo il Louvre, sarà la volta del Prado di Madrid, poi, col Carlo Felice, il Premio volerà a New York, e sarà a Londra con la London Symphony Orchestra. Davvero un programma d’eccellenza, di cui la città può andare molto fiera.”

“Il 3 maggio 2022 abbiamo presentato il presidente della giuria della scorsa edizione, e lo facciamo anche quest’anno – ha affermato il presidente Panebianco -. Il nuovo direttore artistico sta lavorando egregiamente con il maestro Ughi e anche la Giuria è praticamente completata. Per noi è un grande onore averlo con noi, e si preannuncia un’edizione ancora più sorprendente della precedente.”

“La scelta del direttore artistico, un organista di provenienza, serve a spingere in chiave internazionale il Concorso, lo faremo a cominciare dalle sedi delle città che ospiteranno le preselezioni e con i concerti premio che saranno organizzati all’estero. Dopo il grande successo al museo del Louvre, andremo al Prado di Madrid e poi a Londra con un grande concerto alla London Symphony Orchestra. Altra iniziativa importante, il premio sbarcherà a Muscat, tante iniziative che danno il segno di quanto sia forte la motivazione di rendere internazionale questo Concorso.”

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