Il professor Alberto Zangrillo, protettore dell’Università San Raffaele di Milano, ha lanciato un allarme circa la situazione sanitaria italiana. Il professore, già medico personale di Berlusconi, ha tracciato un quadro decisamente preoccupante nel corso del suo intervento ad “Incontri d’Estate”, una rassegna organizzata dalla Fondazione Pallavicino e da Telenord.
Tra le numerose problematiche della sanità pubblica da Nord a Sud, ricevere delle cure rischierebbe infatti di diventare sempre più un “il più grande lusso della nostra società”. Altro tema delicato toccato da Alberto Zangrillo è stato quello della “carenza di cultura” nella società contemporanea, soprattutto tra i giovani. La mancanza di una base solida, dalla padronanza di linguaggio a materie come geografia e storia, rappresenta infatti un enorme limite e un rischio inaccettabile per un paese sempre più ignorante e interessato solo a social, serie tv e clip virali.
Un paese (e un settore) con troppe problematiche
Soprattutto in un periodo così duro in cui quella del medico è tornato ad essere una vera e propria missione, questo imbarbarimento della società e delle nuove leve getta dunque benzina sul fuoco. Come se ciò non bastasse, le continue speculazioni (in ambito sanitario e non solo), l’inadeguatezza dei salari del personale medico e di numerose strutture ospedaliere stanno contribuendo al progressivo peggioramento di un settore fondamentale per una società civile e moderna.
“Ho notato una disparità enorme nel tessuto sociale, a parità di patologia si vive di più al Nord che al Sud. Ma ciò non significa che i medici del Sud siano meno preparati. Il problema è che tutti dovrebbero pagare le tasse mentre ci sono molti ancora che non lo fanno”, ha poi dichiarato il professor Alberto Zangrillo, puntando i riflettori su un’altra grave problematica del nostro paese: quel vergognoso divario tra Nord e Sud che nessun governo ha mai davvero provato ad azzerare.
Ciò che molti non sembrano ancora comprendere appieno è che una nazione sempre più ignorante e divisa è facilmente governabile. Il dilagante disinteresse per la politica e per le principali questioni del nostro pianeta rappresenta infatti l’emblema di una società sempre più disorientata e senza obiettivi concreti per il futuro.