LiguriaDay Quotidiano online
Anche i Comuni del Tigullio e della Città Metropolitana di Genova si preparano alle celebrazioni del 25 aprile: in occasione del 79° anniversario della Festa della Liberazione, il comune di Chiavari, insieme ad Anpi, ha in programma diverse iniziative.
Si inizierà alle ore 8 con la deposizione delle corone alle lapidi e ai cippi commemorativi cittadini, nell’atrio del palazzo comunale e ai busti di viale delle Medaglie d’Oro.
Alle 9.30 si svolgerà la Santa Messa in Cattedrale in suffragio di tutti i caduti e il corteo accompagnato dalla banda cittadina. Alle 10.45 l’appuntamento sarà in piazza Roma per l’Alzabandiera e la deposizione delle corone al monumento dei Caduti e al cippo delle vittime dei bombardamenti del 1944.
Infine, alle ore 11, al cimitero urbano avverrà la deposizione delle corone al campo Militare e al cippo dei Fucilati. A seguire, il raduno all’ex poligono di Tiro per i saluti delle autorità comunali e del presidente Anpi Chiavari, Claudia Vago. Le celebrazioni si concluderanno domenica 28 aprile, alle ore 17 presso l’auditorium di Largo Pessagno, con il Convegno “La Liberazione del Tigullio dal nazi-fascismo” a cura di Anpi – sezione di Chiavari “Paolo Castagnino Saetta”, in collaborazione con le Anpi del Tigullio.
25 aprile 1945, la liberazione di Chiavari
79 anni fa i partigiani del Tigullio e le forze alleate si trovano sotto il fuoco incessante delle batterie tedesche che controllano la zona dall’alto dal Curlo e dalle Grazie, mentre dalla sponda chiavarese dell’Entella sparano le postazioni di retroguardia della colonna Pasquali, che impediscono alla Brigata Garibaldina “Zelasco” di entrare in città passando dal ponte (oggi intitolato Ponte della Libertà).
Tuttavia, sul lato dell’Entella di Lavagna, i carri armati alleati si allineano per neutralizzare il fuoco di sbarramento nazifascista, rischiando però di essere colpiti dai cannoni posizionati alle Grazie. La colonna dei mezzi alleati è così imponentente e numerosa che attraversa l’intera città di Lavagna.
A questo punto, il Comando alleato valuta di conquistare la città con un nuovo bombardamento via mare, ma il Comandante partigiano Eraldo Fico detto “Virgola”, della Brigata “Coduri”, si oppone strenuamente: Chiavari e Lavagna sono state oggetto di tanti raid nel corso del 1944 e 1945 e le due città sono stremate. In particolare, si ricorderanno a breve gli ottant’anni dal terribile bombardamento del 12 maggio 1944, in cui morirono 80 persone, tra cui tre bambini (il più piccolo di appena 6 mesi).
“Virgola” insiste e riesce a convincere gli alti comandi alleati perché attendano ancora qualche ora, proponendo che invece i suoi uomini provino a liberare Chiavari: una scelta difficile che costa la morte di molti partigiani, ma che evita che la popolazione civile a pagare il prezzo più alto.
Fra le vittime partigiane cadute nell’aprile del 1945 nella zona si ricordano Ottorino Bersini “Basea” (caduto a Chiavari), Rugi Marino detto Ruggi Mario “Otto” , Antonio Minucci “Scorpione” e Fè Luigi “Furio” (caduti a Lavagna). Anche loro saranno onorati nella giornata di giovedì.
Ti potrebbe interessare anche:
25 aprile 2024: il programma delle celebrazioni
