Cosa significa esattamente il cambio dell’ora?
Con l’avvicinarsi del 31 marzo 2024, giorno di Pasqua, torna in vigore l’ora legale, un appuntamento annuale che suscita sempre interesse e dibattito. Ma cosa comporta esattamente questa pratica e perché c’è chi la vorrebbe mantenere tutto l’anno? Scopriamolo insieme.
Spostare le lancette
Nella notte tra il 30 e il 31 marzo, alle 2 del mattino, dovremo spostare avanti le lancette degli orologi di un’ora, portandole quindi alle 3. Questo ci farà perdere un’ora di sonno, ma ci regalerà un’ora di luce naturale in più per i successivi 7 mesi.
Adottare l’ora legale tutto l’anno: risparmi diretti in bolletta
Secondo le stime della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), l’adozione permanente dell’ora legale porterebbe a risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia. Dal 2004 al 2022, l’adozione dell’ora legale ha comportato un risparmio complessivo di circa 10,9 miliardi di kWh e circa 2 miliardi di euro. Questi dati sono fondamentali in un momento in cui l’attenzione verso l’ambiente è sempre più alta.
I benefici ambientali e per la salute dell’ora legale
Ma non è tutto: abbandonare il cambio orario annuale porterebbe anche a un significativo taglio delle emissioni di CO2, pari a 200.000 tonnellate in meno. Questo sarebbe equivalente a piantare dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, con benefici sia per la salute umana che per l’ambiente. Inoltre, cesserebbero i piccoli disturbi di alterazione del ritmo circadiano che oggi sperimentiamo nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa, con effetti benefici sulla salute dei cittadini.
Il dibattito in Europa
Il dibattito sull’ora legale non è circoscritto all’Italia, ma coinvolge tutta l’Europa. Il Parlamento Europeo si è espresso a favore della soppressione del cambio d’ora, ma finora senza successo. La discussione resta aperta e potrebbe tornare sul tavolo già quest’anno.
L’ ora legale non è solo una questione di spostamento delle lancette degli orologi, ma un tema che coinvolge risparmio energetico, ambiente e salute pubblica. Mentre attendiamo di vedere quale sarà l’esito del dibattito in Europa, possiamo prepararci a godere di un’ora in più di luce durante i mesi estivi, e magari riflettere su come potremmo contribuire a un futuro più sostenibile.