Non ce l’ha fatta Joe Barone, il direttore generale della Fiorentina, italo – americano che da domenica sera lottava tra la vita e la morte al San Raffaele di Milano, dopo un malore accusato prima del match contro l’Atalanta, annullato a causa del ricovero del direttore. L’uomo si trovava in un albergo di Cavenago di Brianza insieme alla squadra in ritiro pre gara quando improvvisamente avrebbe avvertito il malore.
Immediato il suo trasferimento all’ospedale milanese San Raffaele dove è stato operato al cuore ma le sue condizioni erano gravissime e così si è spento ieri, dopo due giorni nel reparto di terapia intensiva cardiochirurgica.
Il dg aveva 57 anni e oggi sarebbe stato il suo compleanno. Per lui sono arrivati dagli Usa la moglie Camilla, i quattro figli e il nipotino di appena 11 mesi.
Il feretro è già arrivato al Viola Park e nella giornata di oggi verrà allestita la camera ardente dalle 9 alle 21(nel piazzale tra la Cappella di Santa Caterina e il Padiglione eventi) i funerali saranno invece celebrati negli Stati Uniti. Nella giornata di sabato si terrà ancora una messa celebrativa nel comune di Pozzallo, paese natale di Barone in provincia di Ragusa.
Per questo grave lutto che ha colpito il mondo viola la Figc ha disposto un minuto di silenzio da osservare per tutte le leghe professionistiche da oggi fino alla prossima giornata di campionato.
Addio a Joe Barone, una vita di progetti
Joe Barone era infatti nato in Italia il 20 marzo 1966 ma dall’età di 8 anni si trasferì con la famiglia a Brooklyn, New York.
Sarà da subito un giovane promettente, dopo gli studi prende il via la sua carriera prima nelle banche e poi nell’azienda di Rocco Commisso Mediacom. Tra Barone e il presidente viola nacque un’amicizia, nel 2017 diventa il vice presidente dei New York Cosmos (acquisiti da Commisso) poi lo raggiunge in Italia nel 2019 come direttore generale della Fiorentina. Un progetto a cui si dedicò con grande passione fu la realizzazione del Viola Park, proprio dove oggi verrà allestita la sua camera ardente.
Foto di copertina: Goal.com
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