Angela Giordano per Liguria Day presenta:
un’altra audiolettura di Vittoria Capocci, la nostra amata artista che si cela dietro questo pseudonimo così caro ed accattivante, e che questa volta racconta la storia clandestina e tempestosa tra Stendhal e Clèmentine Curial.
I due erano amanti, lei era sposata. Da principio Stendhal provò a tenersi a distanza, e fu Clémentine a prendere l’iniziativa. La storia durò due anni e fu funestata da gelosia, molte lettere, che indussero a comprendere, anni dopo il ritrovamento del carteggio, che Clémentine fosse una grafomane, tale quanto lo scrittore, il quale al tempo della loro storia tempestosa, restava nelle cantine della residenza di lei e del marito, ad attendere nascosto che Clémentine gli portasse qualcosa da mangiare e in cui potevano stare insieme, poche ore del giorno o della notte.
Una lettera d’amore per viversi quotidianamente
Questa lettera in particolare, racconta del desiderio di ogni amante “di vivere la quotidianità dell’amore”, qualche giorno o settimana di fila, per non lasciarsi mai più, e non finché la passione dura. La voce di Vittoria Capocci ce la rende in tutta la sua enfasi, portandoci lontano, in un mondo in cui le lettere d’amore erano vergate a mano ed eternamente belle. Avercene, oggi.
Quando ti vedo per tre giorni di seguito, Angelo mio, mi sembra di amarti ancora di più, se è possibile. Perché siamo più intimi e dopo tre giorni di intimità ciascuno ha abbandonato i sospetti e non desidera chiamare ed essere felice. Come sono stato felice, mercoledì. Segno questo giorno perché Dio sa quando sarò a inviarti questa letta. La scrivo per sfogarmi. Oggi ti amo talmente tanto, ti sono così legato che ho bisogno di scriverlo. Se trascorressimo otto giorni insieme e i nostri cuori battessero sempre con lo stesso ardore, credo che finiremmo per non separarci più.