Sara Pietrantoni è una storica dell’arte, appassionata di letteratura, di storie, aneddoti e soprattutto di Roma, città in cui vive e dove tra le altre cose fa anche la guida turistica. Qui ha ambientato il suo nuovo romanzo: Lo strano caso del conte Primoli, pubblicato da Tempesta editore, nella collana Daje.
Dopo aver fatto una appassionata e attenta ricerca su questo personaggio realmente esistito, Sara ha avuto l’idea di immaginare un giallo, incentrato sul furto di una collana che avviene in una Roma dell’Ottocento in pieno cambiamento, soprattutto strutturale.
Una particolarità che l’autrice ha voluto fare in questo romanzo è stata quella di mantenere molti dettagli reali, come la villa ad Ariccia di cui il conte era proprietario, o il suo soprannome Gege’, nonostante sia un’opera di fantasia.
Il conte Primoli era parente di Napoleone, un uomo benestante, che faceva la spola tra Roma e la Francia, appassionato di scrittura, ma soprattutto di fotografia. Nel romanzo è appunto un fotografo che scatta una foto nel momento esatto del fattaccio; da qui inizieranno le ricerche del possibile ladro, anche grazie all’aiuto della carissima amica Teresa di cui, nel profondo del cuore, è molto innamorato.
Sara ama la sua città in modo evidente; infatti nel suo precedente libro (pubblicato sempre da Tempesta edizioni) è riuscita addirittura a trovare una storia per ogni giorno dell’anno: 365 giorni a Roma, è – oltre al nome del suo precedente lavoro – anche il nome del suo blog, che cura con grazia e ironia ma soprattutto con costanza e caparbietà.
Queste due sue ultime opere, sebbene abbiano in comune la città di Roma come ambientazione, sono però molto diverse.
Nel primo è possibile fare una lettura scegliendo un capitolo a piacere di volta in volta, senza essere costretti per forza a seguire la sequenza. Si tratta di piccole perle che riguardano non solo la capitale ma anche i personaggi che vi hanno vissuto o semplicemente dettagli che sfuggono alla vista distratta di un visitatore ma non a quello attento e sensibile di Sara.
Il secondo invece è un vero e proprio romanzo, un giallo dalla scrittura lineare, divertente e dal ritmo incalzante. Non potrete fare a meno di arrivare alla fine, prima di lasciarlo.
Con Sara ci siamo incontrate in una bellissima giornata soleggiata, ovviamente a Roma, e abbiamo chiacchierato del Conte Primoli della cui esistenza non ero a conoscenza. Per questo non posso che ringraziare Sara e vi invito a dare una occhiata alla Fondazione Primoli.
Se poi avete voglia di saperne di più sulla nostra chiacchierata vi lascio il link che rimanda al canale YouTube Rubrica Luce verde: