Al via la rassegna "Ianua - Genova nel Medioevo", anche Alessandro Barbero all'evento inaugurale

Parte la rassegna “Ianua – Genova nel Medioevo”, anche Alessandro Barbero all’evento inaugurale

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Il 2024 sarà l’anno di “Ianua – Genova nel Medioevo”, la rassegna di eventi promossa dal Comune di Genova che vuole svelare e raccontare l’anima medievale del capoluogo ligure e il suo ruolo cardinale nella scacchiera europea in quel periodo storico.

Da Torre Embriaci all’imponente monumento funebre del Cardinale Luca Fieschi alto 12 metri, dalla riapertura del museo Sant’Agostino con un percorso dedicato a Margherita di Bramante, alla riscoperta degli antichi documenti dell’archivio di Stato, cittadini genovesi e turisti potranno avventurarsi in un ciclo di eventi quasi settimanali da gennaio a ottobre. “Ianua” infatti culminerà con un grande momento di piazza tra l’11 e il 13 ottobre, sul modello dei Rolli Days.

«Dopo i Rolli, che sono un punto di forza della città da molto tempo», spiega il sindaco Marco Bucci. «Vogliamo parlare del periodo storico in cui la Repubblica di Genova si è formata, dalle Crociate in poi. Un periodo che forse era oscurato dal nostro Seicento ma che vogliamo rivalutare».

“Ianua – Genova nel Medioevo” permetterà di scoprire i tesori di un momento di grande splendore del capoluogo ligure

Lo stesso sistema dei Rolli affonda le sue radici nella storia medievale della città, come ricorda anche Antonio Musarra, docente della Sapienza e curatore scientifico di “Ianua”, che dichiara: «Questo Medioevo ora verrà svelato con queste iniziative. La storia del Medioevo genovese è sempre stata al centro dell’attenzione della storiografia internazionale. Guglielmo Embriaco, Benedetto Zaccaria, Simon Boccanegra, Cristoforo Colombo, sono soltanto alcuni tra i personaggi più celebri, capaci d’incarnare il genius loci ma i protagonisti della storia genovese sono molti di più: crociati, mercanti, ambasciatori, artigiani, uomini e donne, che formano la trama di una vicenda straordinaria». 

Il programma della rassegna è in fase di completamento, ma tra gli appuntamenti da non perdere ci sono lo svelamento del monumento funebre del cardinale Luca Fieschi, recentemente restaurato grazie al contributo di Compagnia di San Paolo, e la riapertura del Museo di Sant’Agostino entro l’estate.

«Un lavoro molto importante riguarda questo museo», aggiunge Giacomo Montanari, coordinatore del tavolo della cultura del Comune di Genova, «che rappresenta per la città un punto fondamentale della sua identità. La scultura funebre di Margherita di Bramante eseguita da Giovanni Pisano è uno dei più eccezionali ed eloquenti capolavori che questa città conserva e la riapertura del percorso museale di Sant’Agostino è un traguardo che ci siamo posti verso la fine di maggio». 

Da non dimenticare anche il patrimonio documentale dell’archivio di Stato. «Tra i documenti raccontati ci sarà l’ultima scoperta», ricorda Giustina Olgiati, responsabile attività di valorizzazione del patrimonio dell’Archivio di Stato di Genova, «la vicenda del giovane schiavo cinese liberato a 23 anni che sposa una ragazza genovese». 

Molto atteso l’evento inaugurale di “Ianua – Genova nel Medioevo” con Alessandro Barbero a Palazzo Ducale

Il prossimo weekend vedrà l’apertura di “Ianua” in grande stile con un convegno curato da Marco Ansaldo con la collaborazione di Limes, rivista di geopolitica, a Palazzo Ducale. Il tema dell’appuntamento sarà: “L’Impero di Genova – Dal Mar Nero all’Atlantico, la grande espansione nel Medioevo”.

Da Cadice alla Siria, dall’Inghilterra al Marocco, passando per Corsica e Sardegna, ben piantata tra Costantinopoli e il mar Nero, fra XI e XV secolo Genova controllava, direttamente o indirettamente, vasti territori, allargandosi alle estreme periferie di quello ch’era, allora, il mondo conosciuto. Forse nemmeno gli stessi genovesi oggi riescono a rendersi pienamente conto di ciò che è stata la loro città in quel tempo, quando la sua influenza s’irradiava in diversas mundi partes: nel commercio, nella finanza, nella forza militare, nella lingua, negli usi e costumi.

Gli insediamenti genovesi, collocati in posti strategici attraverso forti, monumenti e città, avevano una precisa valenza geopolitica, unendo aree distanti fra loro sotto un’unica bandiera, nonostante la varietà di poteri deputata alla loro amministrazione. Le navi che partivano da Genova raggiungevano la Terrasanta, l’Egitto, l’Inghilterra, le Fiandre, la penisola iberica. Sul lato opposto delle mappe, i mercanti genovesi si spingevano fino in Cina. Molti siti, a partire da quelli della Crimea, territorio oggi in guerra, appartengono a quello che si può definire l’impero di Genova.

Tra i grandi nomi dell’ambito culturale nazionale e locale che parteciperanno, lo storico Alessandro Barbero, Antonio Musarra, Michel Balard (professore emerito dell’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne di Parigi), Sergej Karpov (preside dell’Università Lomonosov di Mosca). 

Il convegno è interamente gratuito a esaurimento posti. Per tutti gli appuntamenti si può fare riferimento al sito di Palazzo Ducale.

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Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (34 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

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