Genova, scontro sugli organi di rappresentanza degli studenti nelle scuole superiori. La Rete degli studenti medi accusa il sindaco dei giovani Benedetto Pesce Maineri: “Ennesima presa in giro da parte dell’amministrazione, nonché un tentativo di delegittimare organi democraticamente eletti.”
“Giovedì 14 dicembre la prima riunione”, ha annunciato Pesce Maineri al varo della Conferenza cittadina dei rappresentanti degli studenti. “Grazie a questa periodica riunione insieme agli assessori competenti, potremo avere una continua e aggiornata idea da parte di tanti giovani su come vivono la loro città durante i giorni di scuola, che ricoprono la maggior parte del tempo dei ragazzi dai 14 ai 18 anni”.
Non condivide Francesco Devoti, coordinatore regionale voce dello scontento della Rete degli studenti medi della Liguria: “Nient’altro che un tentativo di delegittimare un organo già esistente, quello della Consulta provinciale degli studenti, con la quale il sindaco dei giovani avrebbe potuto interfacciarsi senza problemi.”
Così facendo, Pesce Maineri “Censura ogni commento in dissenso”, prosegue Devoti, “Ha offeso l’onorabilità del presidente della Consulta con accuse false e infamanti. Tutto questo a conferma del tentativo, da parte di Pesce Maineri, così come della giunta tutta, di togliere spazio agli organismi che non controllano, se pur esistenti in virtù del favore popolare. Forse è questa la loro democrazia?” domanda.
D’accordo con Devoti anche il sindacato studentesco. “Il punto non è che il sindaco dei giovani voleva un organo di democrazia per gli studenti e le studentesse”, prosegue Devoti, “Il punto è che ne voleva uno direttamente controllato e controllabile da lui. E dal momento che, pur candidando i suoi in Consulta, ha visto che non sarebbe riuscito a vincere, ha pensato di bypassare direttamente l’organo istituzionale per crearsene uno tutto suo, dove può direzionare il dibattito e sopire le proteste.”