La situazione nella Striscia di Gaza continua a precipitare mentre l’esercito israeliano intensifica la sua offensiva. Tank e truppe hanno preso posizione nel centro di Khan Yunis, città chiave di Hamas nel sud della Striscia, allargando il fronte delle operazioni. L’Onu descrive la situazione come “apocalittica”, con civili costretti a fare scelte impossibili in un territorio dove nessun luogo è sicuro.
Offensiva in corso
Le ultime mosse dell’esercito israeliano vedono il controllo di roccaforti chiave a Jabalya, nel nord, e a Shuyaia, ad est di Gaza City. I combattimenti si sono intensificati a sud, con 82 soldati israeliani uccisi finora.
Avvertimento di Netanyahu
Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha avvertito le famiglie degli ostaggi, dicendo che “non sarà possibile riavere tutti gli ostaggi”. Questa dichiarazione ha scatenato la tensione tra le famiglie, che chiedono la ripresa immediata dei negoziati con Hamas “a qualsiasi costo”. Nel frattempo, la comunità internazionale osserva con preoccupazione, con gli Stati Uniti che indicano la fine dell’operazione a gennaio e un passaggio a una strategia a bassa intensità.
Situazione umanitaria critica
La situazione umanitaria è critica, con l’Unrwa che prevede oltre un milione di sfollati palestinesi che arriveranno a Rafah. Tuttavia, l’organizzazione denuncia l’impossibilità di portare aiuti alla popolazione di Gaza, rischiando uno scenario ancora più infernale. Le tensioni aumentano mentre la popolazione civile soffre, e le condizioni mediche si aggravano con l’acqua contaminata.
Accuse su ostaggi rilasciati
Inoltre, emergono voci sugli ostaggi rilasciati, con accuse di abusi sessuali da parte di Hamas. Netanyahu ha incontrato le famiglie degli ostaggi in un clima molto teso, dichiarando l’impossibilità attuale di riportarli tutti indietro.
Strategia di Israele sui tunnel
Il conflitto si complica ulteriormente con la strategia di Israele di allagare i tunnel di Hamas. L’idea di utilizzare l’acqua di mare per distruggere i tunnel sotterranei solleva preoccupazioni per l’approvvigionamento idrico e la salute della popolazione.
Comunità internazionale chiamata all’azione
La comunità internazionale è chiamata a intervenire mentre la Striscia di Gaza vive ore drammatiche, con la popolazione civile a subire le conseguenze di un conflitto sempre più complesso e devastante.
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