Genova al 47esimo posto per la qualità della vita, la città si divide sul web

Genova al 47esimo posto per la qualità della vita, la città si divide sul web

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Genova al 47esimo posto per qualità della vita, la classifica pubblicata dal Sole 24 Ore divide. Toti replica sui social, sul web infervora la discussione.

Genova in calo, i parametri e la replica di Giovanni Toti

“Genova, (47esima, in calo di 20 posizioni)”. Così il Sole 24 Ore riporta, tra i dati relativi ai diversi parametri, quella che sulla carta è una debacle assoluta per la nostra città. Una classifica tarata su ben 90 indicatori, suddivisi in 6 gruppi.

Tra le voci selezionate come parametri di riferimento per la classifica, nel caso di Genova solo “ambiente e servizi” risulta in miglioramento. Per quanto riguarda le altre voci, tra cui menzioniamo “affari e lavoro”, “demografia, società e salute” e “giustizia e sicurezza”, il mondo del web si divide sotto a un post di replica di Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria.

Come si vive bene a Genova, penso guardando fuori dalla finestra del mio ufficio in piazza De Ferrari prima di scrivere queste righe”, scrive Toti. “La Liguria e il suo capoluogo, negli ultimi anni, hanno cambiato volto, il miglioramento è sotto gli occhi di tutti e basta guardare quanti cantieri sono stati aperti per cogliere la trasformazione che il nostro territorio sta attraversando. E siamo sinceri: a quanti non piacerebbe staccare in pausa pranzo o fare un aperitivo in riva al mare a Boccadasse anche d’inverno?”

Un’accorata difesa della nostra città, che nonostante i parametri selezionati dal Sole 24 Ore (presieduto, peraltro, proprio dal genovese Edoardo Garrone) per stilare la propria classifica, presenta secondo quanto scritto da Toti un ampio margine di miglioramento, oltre a risorse meravigliose di cui ogni cittadino può disporre nel suo quotidiano, tra mare e montagna.

I commenti dal web

Se però la classifica aveva già diviso l’ambito della stampa, è nei commenti sui social alla replica di Toti che si accende la vera discussione: “Se sei una persona che lotta ogni giorno con trasporto pubblico, incuria, sporcizia e servizi assenti, il pensiero è ben diverso”, scrive un ragazzo. “Città che perde giovani, che non cresce, con turismo altalenante e di fatto poco remunerativo, eventi vicino allo zero e trasporto pubblico inefficiente…” scrive qualcun altro.

La verità probabilmente sta, come spesso accade, nel mezzo. Se è vero che la Regione Liguria e Genova, il suo capoluogo, sono un territorio ricco di bellezze e risorse di cui godere (perché ammettiamolo, chi non si sentirebbe fortunato nel poter approfittare di una giornata di sole per un gelato in riva al mare?), è altrettanto vero che le carenze sono notevoli, soprattutto in settori che nella vita quotidiana fanno la differenza.

Trasporto pubblico e sanità, due talloni d’Achille

Gli esempi più eclatanti sono rappresentati dai mezzi pubblici e dalla sanità, due veri e propri talloni d’Achille per la città di Genova.

Il sistema di autobus della città è spesso in difficoltà, tra mezzi oramai troppo vecchi, scarsa pulizia e un servizio orario che non va incontro alle esigenze dei cittadini, soprattutto dei giovani che nei weekend vorrebbero approfittare di qualche corsa in più per tornare a casa la sera. E proprio le stesse motivazioni, oltre a una scarsa sicurezza per il personale, spingono anche il personale Amt a scioperi sempre più ricorrenti. E la metropolitana? La linea copre solo una minima parte della città, cosa che per molti cittadini rende tale servizio praticamente inutilizzabile.

Ma anche la sanità arranca. “Nove ore di attesa per essere visitata in pronto soccorso, sia a Villa Scassi che all’Evangelico” scrive invece una donna. Tempistiche sempre più ampie, che scontentano i pazienti e mettono in difficoltà il personale sanitario di servizio. È di sole poche settimane fa la lettera inviata dai medici di Villa Scassi proprio alla Regione Liguria, in cui si denunciava una situazione nel pronto soccorso a dir poco ingestibile per il personale.

E se allora è vero che la classifica del Sole 24 Ore non tiene conto delle bellezze di cui la nostra splendida regione dispone, è altrettanto vero che in un’analisi basata su parametri quali “demografia, società e salute”, Genova delude unanimemente i cittadini. Con queste premesse, tuttavia, “Come si vive bene a Genova” diventa solo un punto di vista.

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