Genova continua la sua corsa alla sostenibilità: nasce Bic Zerowaste, il progetto che pone le aziende al centro della cultura ambientale e che punta alla realizzazione del primo incubatore di imprese dove verranno eliminati i rifiuti indifferenziati per consentirne il riciclo.
Un accordo ambizioso quello siglato tra Filse e Amiu Genova che vuole porre un regolamento per tutti i soggetti che saranno interessati all’attività e sottoporli ad una campagna informativa a riguardo.
“L’accordo sottoscritto oggi crea in Liguria un modello innovativo ed ecologico di pensare gli spazi produttivi – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. È emblematico come gli obiettivi di sostenibilità si perseguano con una pianificazione e progettazione mirata, calati nelle esigenze di chi vive e lavora sul nostro territorio, in questo caso gli startupper, i ricercatori, i tecnici e i lavoratori del BIC. L’accordo odierno rappresenta un approccio vincente di sinergia fra due società pubbliche a supporto della crescita del nostro territorio, FI.L.S.E. ed AMIU: l’idea di questo modello di circolarità nasce infatti dalle loro reciproche esigenze e competenze per una Liguria sempre più green”
Guardando al futuro infatti i due enti individuano l’obiettivo di codificare un modello replicabile del sistema di economia circolare, partendo dall’acquisto, passando per il consumo sino a riciclo, per poi promuoverne l’applicazione anche in altri settori.
“Il progetto BICZEROWASTE, nato grazie alla stretta collaborazione con FILSE, ha lo scopo di azzerare i rifiuti indifferenziati per potenziare sempre più il riciclo, il riuso e il recupero dei materiali – dichiara il presidente AMIU Genova, Giovanni Battista Raggi -. Con questo nuovo progetto il Bic di Genova diventerà il punto di riferimento e un modello di economia circolare per tante aziende al fine di promuovere la sostenibilità nell’ambiente in cui viviamo. Il nostro impegno sarà quello di mettere in pratica una serie di strategie, anche attraverso dei progetti europei, the best practice, tramite una campagna educativa e informativa sul corretto conferimento dei materiali”.
Progetto “BICZEROWASTE”, i dettagli
Quindi l’attività di Bic Zerowaste sarà indirizzata su quattro fasi: un sistema di raccolta rifiuti dedicato, le regole e il metodo da seguire per tutti i coinvolti, la campagna informativa che dovrà essere capillare e che possa educare alla responsabilità e alla consapevolezza e infine la replicabilità con l’ambizione di poter proporre il modello anche ad altri enti nazionali e internazionali.
Il progetto partirà il 30 gennaio 2024, dopo aver fatto sopralluoghi e analisi nei punti di raccolta e dopo averne condiviso le modalità di conferimento, si avvierà il monitoraggio il 1° febbraio e il 20 marzo ci sarà la diffusione del documento metodologico “BICZEROWASTE” mentre il 25 marzo partirà la promozione presso interlocutori nazionali e internazionali.
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