L’Italia batte 2-0 l’Australia e si aggiudica la Coppa Davis, diventando così la migliore nazionale di tennis del mondo per il 2023. Conquistano il trofeo nei match individuali Jannik Sinner e il sanremese Matteo Arnaldi.
Una grandissima emozione condivisa da tutta la nazione, dopo le emozioni delle ATP Finals di Torino. Un segnale importante per un movimento in crescita e uno sport che, spesso considerato elitario, è diventato nel giro di settimane uno spettacolo mozzafiato. È la seconda volta nella storia che l’Italia vince la Coppa Davis, dopo il successo del 1976 in Cile del magico team di Panatta, Pietrangeli, Bertolucci, Barazzutti e Zugarelli.
Il gruppo sceso in campo ieri sembra avvinto della stessa magia: Sinner, Sonego, Arnaldi e Musetti, una squadra unita e solida, che si mantiene unita anche nei momenti di avversità o di sofferenza, come ai quarti contro i Paesi Bassi. Ma la squadra è molto più ampia la vittoria è di tutti, di Filippo Volandri –capitano ieri rimasto in panchina – di Simone Bolelli e anche di Matteo Berrettini, che pur avendo interrotto la stagione per problemi personali ieri era a Malaga a sostenere i suoi compagni.
Un gruppo che a molti ha fatto pensare anche all’impresa dei “Fantastici 4” del 2021 nell’atletica, che a Tokyo vinsero quell’oro nei 100 metri piani che a un’Olimpiade l’Italia aveva sempre e solo sognato. Un paragone che, sulla strada per Parigi 2024, potrebbe rivelarsi più che mai calzante.
La consacrazione di Jannik Sinner
Il nuovo volto del tennis italiano è chiaramente l’altoatesino che già a Torino ha tenuto tutti col fiato sospeso, arrendendosi solo in finale a un indiavolato Djokovic. Il numero 4 della classifica mondiale ATP però si prende le sue rivincite in semifinale e può vantarsi di aver battuto il rivale al primo posto per ben tre volte nel giro di dodici giorni.
Eppure Sinner si dimostra sempre il ragazzo concreto e con i piedi per terra che chi segue il tennis ha imparato a conoscere e apprezzare: «Ringrazio tutti gli italiani e il pubblico che ci ha creduto anche quando le cose non andavano bene. Mi immaginavo un anno migliore di quello scorso, ho creduto tanto nel mio team, questo successo è anche loro», ha spiegato Sinner. «Ieri ho giocato tanto e oggi sono entrato in campo lottando tutti i punti. Stiamo lavorando bene. Finire la stagione così è incredibile. Adesso ci riposiamo e poi pensiamo a fare ancora meglio il prossimo anno».
La gioia degli azzurri e il ruolo fondamentale di Matteo Arnaldi
A siglare la vittoria in finale insieme al capitano Jannik Sinner, il sanremese Matteo Arnaldi, che vince il primo, cruciale, incontro singolare battendo Popyrin per 7-5, 2-6, 6-4. Arnaldi va al tie break al primo set e manca tre set point prima di riuscire ad aggiudicarsi il gioco decisivo. Forse anche questo causa un po’ di nervosismo che lo porta a soffrire nel secondo set, perso per 2-6, ma nel terzo si riprende e, salvando otto palle break, vince il suo incontro.
Un’ottima conferma per il tennista ligure, che ritrova quello stile caratteristico che dall’inizio dell’anno gli ha permesso di scalare ben 90 nella classifica ATP (al momento è 44°, terzo italiano nel ranking mondiale dopo Sinner e Musetti – 27°). Una crescita importante che getta le basi per risultati da cogliere nelle prossime stagioni. Matteo Arnaldi si contraddistingue per la rapidità con cui si getta alle spalle gli errori, imparando ma senza subirne condizionamenti, e una personalità forte con cui ha dominato la sua partita.
Dopo la partita tra Arnaldi e Popyrin, Sinner è sceso in campo e ha chiuso la partita con De Minaur in appena un’ora e venti minuti, mettendo il sigillo sulla Coppa Davis senza dover giocare il doppio.
Tutti gli azzurri sono in festa per la vittoria, anche chi ha giocato nei match precedenti – Lorenzo Musetti, il capitano Filippo Volandri, Lorenzo Sonego, Simone Bolelli – e chi ha contribuito ad arrivare a Malaga e non ha giocato oggi, Matteo Berettini. Un segnale importante questa sua inclusione della festa azzurra, mentre il mondo del tennis sta ragionando sull’importanza della salute non solo fisica ma anche mentale. Molti tennisti, sia italiani che internazionali, stanno chiedendo maggiore attenzione da parte di organizzatori e tornei per non sottovalutare il benessere psicofisico degli atleti. Una volta importante nel mondo dello sport.
Ma in questo momento la voglia è solo quella di festeggiare un incredibile risultato frutto del lavoro di tutta la squadra. «È una cosa pazzesca, una gioia incredibile, siamo un grande gruppo», ha esclamato Matteo Arnaldi ai microfoni di Sky. «Jannik Sinner e Matteo Arnaldi hanno vinto match incredibili, siamo felicissimi», ha dichiarato Lorenzo Musetti. Anche per Simone Bolelli questa è «la più grande emozione della mia carriera, è un giorno incredibile».
«È stato un percorso grandioso quello di questi due anni. Siamo una famiglia», ha detto il capitano Filippo Volandri. «Grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto. Grande gioia per me e per tutto il team», ha ribattuto Lorenzo Sonego. «Ringraziamo di cuore tutti quanti. Siamo veramente contenti. È la vittoria di tutti, anche di Matteo», ha concluso Jannik Sinner.
E dalla Liguria arrivano anche i complimenti istituzionali per Arnaldi
«Congratulazioni a Matteo Arnaldi, il giovane tennista sanremese che questa sera ha battuto Popyrin conquistando per l’Italia il primo match della finale di Coppa Davis! Una vittoria decisiva contro l’Australia che ci ha tenuto col fiato sospeso per due ore e mezza. Matteo, la Liguria è orgogliosa di te!», così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore allo Sport Simona Ferro hanno commentato la vittoria di Arnaldi a Malaga.