Dopo aver incontrato questa scrittrice e giornalista partenopea al Campania Libri Festival a Napoli, lo scorso ottobre, a breve sarà presente anche alla Fiera della Piccola e Media Editoria alla Nuvola di Fuksas a Roma, le andiamo a porre alcune domande sul suo terzo romanzo.

-Dopo “Marta un soffio di vita” nel 2019, “La giusta via” nel 2021, che definisci romanzi di formazione, come hai scelto di avventurarti in questo romanzo noir, dal titolo “I giorni del Cobra” che è uscito il 24 ottobre scorso?
Grazie Daniela per avermi ospitata. Scrivo solo quando ho un qualcosa che mi chiama e quindi mi sono ritrovata in questo noir senza volerlo; una storia a cui non potevo dir di no. Tutto è nato all’improvviso, certamente non sono una giallista. Ma mi piace avventurarmi in nuove e sconosciute avventure.
– Chi è il Cobra e dove è ambientato il romanzo?
Il noir è ambientato a Castellammare di Stabia, terra di terme, mare e fucina di campioni di sport come il calcio e il canottaggio. Una bellissima cittadina. Il cobra è la parte buia dell’animo umano, è il male che si fa persona, è il dolore che cresce in noi e che esplode senza preavviso.
– Chi è Dora Neri?
Dora Neri è una delle due protagoniste femminili, l’altra è il commissario Giulia Cangiato ed è l’emblema di tutte le donne sfortunate in amore che hanno incontrato solo uomini mascalzoni.
-Ti sei per caso ispirata al titolo del film “Il giorno del cobra“, il poliziesco del 1980 con la regia di Enzo G. Castellari o è puramente casuale un titolo simile?
Puramente casuale, anzi, me lo fai sapere tu, neanche sapevo l’esistenza.
-Il libro parla di donne che devono affrontare il male nella loro fragilità e vulnerabilità, vittime di atti di violenza, un tema molto attuale nelle cronache giornaliere. Quale è il messaggio che hai voluto trasmettere con questo tuo terzo libro?
Il messaggio è chiaramente di denuncia e di forza, con tutti i dubbi, le manipolazioni, le meschinità, la solitudine che le donne vivono e subiscono, in questo mondo fatto di incomunicabilità e sempre nuove forme di violenza, come quella verbale anche e il body shaming. Era importante per me raccontare ciò che le donne non dicono, ma che purtroppo subiscono.
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