La scorsa notte, i carabinieri della Stazione di Savona sono intervenuti in un’abitazione sita nel centro cittadino, dove era già presente il personale medico del 118 che stava rianimando una donna vittima di un tentativo di strangolamento e in condizioni critiche.
I militari giunti sul posto, trovavano il marito della donna (un 42enne di origine albanese da anni residente a Savona) che, in preda alla disperazione, confessava di aver tentato di strangolare con tutte le proprie forze la moglie 31enne, fermandosi solo quando si era accorto che la donna non respirava più.
Il 42enne, nel corso della serata, dopo aver avuto una discussione per futili motivi con la donna, si era accorto che la stessa si era chiusa in camera da letto. Sentendola parlare al telefono con qualcuno, in preda alla gelosia, l’aveva aggredita e stretta con forza al collo, fino a quando la vittima aveva perso i sensi.
Era stato proprio il marito a richiedere l’intervento del personale medico, quando si era reso conto della gravità del suo gesto.
Il personale sanitario intervenuto tentava per diversi minuti di rianimarla e solo dopo circa un’ora la stessa riprendeva i sensi e iniziava a respirare autonomamente.
La donna veniva quindi ricoverata presso l’Ospedale “San Paolo” di Savona, in prognosi riservata, dove si trova tuttora.
Gli investigatori, diretti dal Sostituto Procuratore dott. Ferro, constatata la situazione non potevano fare altro che dichiarare l’uomo in arresto ed accompagnarlo presso gli Uffici della Procura della Repubblica di Savona, dove veniva sentito alla presenza del predetto Magistrato.
L’uomo veniva successivamente trasferito in carcere e dovrà rispondere del reato di tentato omicidio.
Il procedimento è attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria.
C.S
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