Da diverse settimane qualcuno sta dando alle fiamme scooter e automobili. L’ultimo incendio è avvenuto nel quartiere di San Martino.
Visto il modus operandi e l’escalation dei roghi appiccati, i carabinieri hanno pensato che ci possa essere lo stesso piromane dietro ai vari incendi.
Il primo incendio doloso è stato appiccato l’11 ottobre in vico Vegetti nel centro storico, nei pressi del Dipartimento di Architettura dell’Università di Genova.
Altri tre roghi, sempre di origine dolosa, sono stati poi appiccati lo scorso weekend nella zona di Albaro.
E infine l’altra notte il presunto piromane si è spostato nella zona di San Martino. Dove è stato poi fermato dai carabinieri.
Incendio in vico Vegetti
Intorno alle due di notte i residenti in vico Vegetti hanno chiamato il 112, dopo aver sentito l’esplosione di alcuni vetri della facoltà universitaria. I vetri sarebbero esplosi a causa del calore sprigionato dall’incendio.
Ad essere colpiti dal fuoco sono stati diversi scooter posteggiati in quella zona e alcune aule del dipartimento di Architettura. Motivo per cui la struttura universitaria è stata chiusa il giorno dopo.
Le forze dell’ordine avrebbero visionato sin da subito i filmati delle telecamere di sorveglianza dell’area per capire le dinamiche dell’incendio.
Dai video è stata individuata una persona col volto coperto che ha versato del liquido (probabilmente benzina) nel piazzale e poi ha appiccato il fuoco.
I tre roghi di Albaro
Ad essere dati alle fiamme sono state otto auto e uno scooter.
Anche in questo caso si tratta di tre incendi di origine dolosa, appiccati in momenti differenti, tra via Righetti e via Guerrazzi nel quartiere di Albaro.
I vigli del fuoco hanno spento gli incendi con l’ausilio della polizia locale. Mentre l’Arma dei carabinieri ha avviato le indagini.
Incendio a San Martino: i carabinieri arrestano un 20enne
A bruciare sono state tre macchine tra corso Gastaldi, via Cardighiara e salita Della Noce.
A causa degli incendi appiccati nelle settimane precedenti i carabinieri hanno aumentato i servizi di controllo del territorio nell’arco serale e notturno. E così le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare il presunto piromane bloccandolo presso una delle automobili date alle fiamme.
Perquisendo il ragazzo i carabinieri hanno trovato un accendino e una bottiglia contente del liquido che molto probabilmente sono stati utilizzati per appiccare gli incendi.
A confermare poi l’identità del sospettato sono le riprese dei sistemi di videosorveglianza.
Non resta che verificare se al 20enne sono riconducibili gli incendi delle precedenti settimane. Per questo i carabinieri proseguono con le indagini e gli accertamenti.