Richieste riforme che rendano le Province più autonome e in grado di rispondere alle esigenze reali dei cittadini
L’Assemblea Nazionale delle Province Italiane si è riunita nelle giornate di martedì 10 e mercoledì 11 ottobre presso il Teatro Comunale V. Antonellini dell’Aquila.
In queste due giornate si è parlato di come le province siano proiettate a riappropriarsi di competenze e risorse indispensabili per garantire i servizi ai cittadini.
Il discorso di Mattarella
Così ha esordito il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di apertura della 36esima Assemblea Nazionale delle Province d’Italia:
“Questa Assemblea è orientata a rinnovare e rafforzare l’istituzione provinciale per rispondere, con maggiore efficacia, alle esigenze reali dei cittadini; per consentire alle nostre comunità di affrontare meglio le sfide di questo tempo. Con la Costituzione repubblicana, le Province sono diventate le mappe di un Paese articolato, che rispetta la varietà dei territori e avverte come un valore l’articolazione istituzionale”
Mattarella ha poi spiegato le motivazioni che hanno portato alla nascita dell’UPI, nel maggio del 1946, ricordando che lo scopo era quello di snellire e sburocratizzare l’apparato statale. Questa era, insomma, la finalità che la Repubblica aveva pensato per le sue province.
E le riforme attuate nel corso degli anni per raggiungere lo scopo sono state tante, sebbene abbiano subìto una battuta d’arresto nel 2014. L’ultima riforma era stata pensata per ridimensionare il ruolo e le funzioni delle Province in previsione di un riassetto costituzionale.
Riassetto costituzionale che, tuttavia, non è mai avvenuto poiché non aveva ricevuto il consenso necessario da parte degli elettori.
E per questa ragione il Capo dello Stato precisa che è in corso un nuovo percorso di riforma con proposte di legge di diversi gruppi parlamentari.
Mattarella continua, poi, affermando come le province possano e debbano lavorare insieme per raggiungere la coesione sociale:
“Le istituzioni, la loro architettura, la loro qualità sono cruciali per assicurare rispetto dei principi costituzionali e per adempiere al dovere di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione alla vita del Paese, come recita l’articolo 3 della Costituzione. La Provincia, le Province nel loro insieme, possono e devono partecipare a questo essenziale compito di coesione sociale. Sarebbe un grave errore affidarsi soltanto alla forza inerziale della crescita quantitativa delle aree metropolitane e degli insediamenti produttivi, collocati nei nodi delle principali reti logistiche e di comunicazione”
“La coesione del Paese, la sua stessa unità civile, richiede una crescita delle potenzialità di tutti territori, anche di quelli delle aree interne, delle zone montane, dei piccoli centri. Interpreto anche in questo senso la vostra richiesta di assegnare alla Provincia, tra i suoi compiti fondamentali, la pianificazione dello sviluppo, con il chiaro obiettivo della sostenibilità ambientale e sociale, e con l’impegno di far convergere attori privati e pubblici in una rivitalizzazione dei territori oggi più svantaggiati”
Non un impianto gerarchico, bensì un governo multi-livello
Così Mattarella descrive il rapporto tra Stato, Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni, come è designato nella Costituzione:
“E’ il tema della partecipazione democratica, che si nutre della scelta al momento del voto, e della libertà di critica durante il mandato verso chi sia stato eletto”
“Auguro alle Province italiane di servire con onore e successo le loro comunità. E’ tempo di ripresa dopo la transizione che le ha riguardate. E’ tempo di ripartire al più presto“
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Presidente dell’UPI: “Adesso ci aspettiamo che queste parole si traducano presto in fatti”
A conclusione dei lavori dell’Assemblea interviene Michele de Pascale, presidente dell’UPI.
De Pascale sottolinea l’urgenza di intervenire con norme che garantiscano alle province di avere funzioni chiare e un sistema di governo stabile, in linea con la Costituzione.
“Sono stati due giorni importanti nei quali siamo stati guidati dalle parole del Presidente della Repubblica. La Costituzione, ha ricordato il Presidente Mattarella, richiede di essere attuata. Un messaggio chiaro e potente, che non può essere eluso. Il vicepremier Salvini ha sottolineato l’urgenza di restituire alle Province piena operatività finanziaria, organizzativa e funzionale. Il Ministro Fitto ha evidenziato il ruolo essenziale che le Province stanno svolgendo nell’attuazione del PNRR e il Ministro Zangrillo ha ricordato quanto le Province siano istituzioni vive proiettate al futuro, centri propulsivi di sviluppo e investimenti, capaci di rispondere alle esigenze della collettività”
“Ci auguriamo che queste riflessioni possano contribuire a far riprendere con coraggio il cammino di riforma delle Province, dando seguito al bellissimo augurio che ci ha riservato il Presidente della Repubblica, di servire con onore e successo le nostre comunità e il Paese”
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