Parte l’edizione 2023 di GenovaJeans, la rassegna genovese che da oggi 5 ottobre fino a domenica 8 proporrà a tutti gli appassionati e curiosi oltre 100 appuntamenti tra laboratori, aperture speciali di siti culturali, esposizioni, mostre, installazioni e performance artistiche, diffuse tra le cosiddette “vie del jeans”. L’area dell’evento copre Via Pré, Via del Campo, Piazza di Fossatello, Via San Luca, Piazza Banchi e l’area della Darsena, in 40 location complessive.
Tra gli ospiti della manifestazione si contano trenta aziende del settore moda tra design e tessile, 30 relatori, 14 esperti di settore, 98 artisti coinvolti. Sono attesi anche buyers provenienti da tutto il mondo: Argentina, Cile, Emirati Arabi Uniti, Paraguay, Paesi Bassi, Kazakistan, Perù e Sudafrica.
Questo pomeriggio si è tenuta alla Biblioteca Universitaria di Via Balbi 40 l’inaugurazione di GenovaJeans 2023
All’evento hanno partecipato il sindaco di Genova Marco Bucci, il prefetto Renato Franceschelli, la curatrice generale di GenovaJeans Anna Orlando e la presidente del Comitato Promotore dell’evento, Manuela Arata. Sono inoltre intervenuti la CEO C.L.A.S.S. Giusy Bettoni, i rappresentanti ITA (Italian Trade Agency), Camera Nazionale della Moda Italiana, Sistema Moda Italia, Milano Unica, Piattaforma Sistema Formativo ETS, CNA Federmoda e Confartigianato, Camera di Commercio di Genova. Testimonial d’eccezione per l’evento Rosita Missoni e Claudio Marenze.
GenovaJeans, la voce dei protagonisti
I nostri microfoni hanno raggiunto alcuni dei partecipanti dell’inaugurazione.
«La mission principale è quella di raccontare a tutti quello che non tutti sanno, cioè che Genova è la patria del jeans, è la culla del jeans, è la mamma del jeans», ha dichiarato Anna Orlando. «Nel senso che la parola Jeans è proprio l’evoluzione della parola Genova, che era scritta come città di provenienza degli imballi che arrivavano da Genova all’Inghilterra già dalla fine del 500, un fustagno molto resistente prodotto a Genova, tinto ma non sempre ma spesso tinto nel blu indaco, qui nelle nostre tintorie e veniva mandato in Inghilterra. Il nome pian pianino viene storpiato, diventa “Gen”, “Jeaness” e da “Jeaness” arriva la parola “Gins”».
Secondo Manuela Arata, «La missione di questo evento è sicuramente il marketing territoriale. Noi però volevamo che le aziende del jeans, italiane ma anche straniere, riconoscessero la storicità di questo luogo come base per progettare il jeans del futuro. Vogliamo fare di Genova il luogo dove gli innovatori del jeans devono venire tutti gli anni per discutere le buone pratiche e le novità. Con l’avvento della economia circolare, cambieranno anche le strutture organizzative delle aziende, quindi noi possiamo dare una piattaforma alle aziende dove discutere serenamente un cambiamento dei processi, che sarà lento ma sarà molto forte».
La parola alle aziende e ai volti del denim: Adriano Goldschmied
All’inaugurazione presenti alcuni dei nomi della moda più legati al jeans, come Adriano Goldschmied, noto come il padrino del denim” e ideatore del “denim premium”. Fondatore di Diesel, ha anche creato Replay, Gap 1969, Agolde, Goldsign e AG Adriano Goldschmied.
«”Ideatore del jeans in Italia” non direi proprio, perché non me ne posso sicuramente prendere la paternità. Il jeans è stato un lavoro collettivo di tantissime persone. Diciamo che ho avuto la fortuna di trovare delle situazioni molto particolari che mi hanno consentito di sviluppare il jeans da quello che era, ossia un indumento di lavoro, in uno strumento di creatività e di presenza nell’area del fashion fino a portarla come oggi a uno dei protagonisti del mondo del lusso».
Presente anche Giusy Bettoni, che racconta l’innovazione e la volontà dei giovani designer di rinnovare la moda anche dal punto di vista della sostenibilità
«Sono felicissima di essere qui oggi, perché con GenovaJeans 2023 stiamo cercando di costruire una community internazionale che si basa su tutti quelli che sono i creatori della catena del jeans. Dai produttori di tessuti, bottoni, tinture, tutto quello che ti serve per farlo a poi chi lo interpreta», ha dichiarato Bettoni. «Perché possiamo avere gli ingredienti più belli di questo mondo, ma poi abbiamo bisogno dei creatori. Ne abbiamo scelto due tipi: creatori che noi chiamiamo brand heritage, per cui che hanno un background, si sono evoluti, hanno fatto tanti progressi e best practices. Poi abbiamo però dato anche spazio giustamente a quelle che sono le nuove generazioni di designer che partono da concetti, da tecnologia, da idee design diverse… Però tutti sono accomunati dal fatto che qui portiamo bellezza, innovazione, ma un’innovazione che è responsabile, che cerca di impattare il meno possibile sulle persone, sull’ambiente, sulle acque e su gli animali».
Rappresentante di entrambe queste anime, possiamo dire, Simon Giuliani, global Marketing Director di Candiani Denim. Un’azienda iconica che rappresenta 500 anni di tradizione nel tessile ma allo stesso tempo fa ricerca e sviluppo rappresentando la moda del futuro.
Tutti gli appuntamenti di GenovaJeans 2023 sono a ingresso gratuito
Per alcuni eventi, come i tour guidati per le botteghe storiche, è necessaria la prenotazione. Per gli altri, si va a esaurimento posti. Il programma completo della rassegna è disponibile sul sito web, da cui si può anche scaricare la mappa dei luoghi del festival. Abbigliamento consigliato (ma non obbligatorio), ovviamente, il jeans.