Non basta la doppietta di Gudmundsson, Udinese-Genoa finisce 2-2
Fonte: Genoa CFC

Non basta la doppietta di Gudmundsson, Udinese-Genoa finisce 2-2

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Dopo la vittoria casalinga contro la Roma, il Genoa scende in campo contro l’Udinese riproponendo il 3-5-2, che però questa volta non è sufficiente a vincere la seconda partita della settimana: il risultato si ferma sul 2-2. Rabbia per l’autogol di Matturro al 91′.

Gilardino sfrutta il secondo appuntamento di campionato in pochi giorni per fare alcune sperimentazioni a centrocampo rispetto alla formazione che ha giocato contro la Lupa. Ecco quindi che De Winter si porta a destra sostituendo Sabelli, mentre Haps si posiziona sulla fascia sinistra al posto di Matturro. Torna in campo dal primo minuto anche Malinovskyi dopo tre panchine consecutive, per far fronte agli infortuni. Davanti, confermata la coppia Retegui-Gudmundsson, che piace ai tifosi e sta brillando partita dopo partita.

Andrea Sottil dalla panchina dell’Udinese propone un 3-5-1-1: Silvestri; Perez, Bijol, Kristiansen; Ebosele, Pereyra, Wallace, Lovric, Kamara; Succes; Lucca. Genoa (3-5-2): Martinez; Dragusin, Bani, Vasquez; De Winter, Thorsby, Frendrup, Malinovskyi, Haps; Retegui, Gudmundsson.

Prima della partita un minuto di silenzio per ricordare il 60° anniversario della tragedia del Vajont

Il 9 ottobre ricorreranno 60 anni dal disastro del Vajont, quella terribile notte in cui una marea di acqua e detriti superò la diga artificiale e travolse i paesi del fondovalle, causando circa 2.000 vittime. Il raccoglimento ha seguito la proiezione sui maxischermi dello stadio di alcune foto d’epoca, tra cui la squadra di calcio di Longarone – uno dei paesi colpiti dall’onda – di quella stagione. Il Gruppo Memoria Calciatori Longarone 1962/63 (Franco De Biasio, Franco Fattori, Luca Giuriato) ha letto inoltre alcune lettere, con l’introduzione del sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin.

Il primo tempo comincia con il Genoa in attacco, che trova il primo gol al 14′: Frendrup approfitta di un errore di Silvestri per recuperare palla a centro campo e servire Gudmundsson, che prova un forte destro e trova la rete. L’Udinese non ci sta e cerca subito il pareggio, senza riuscire però a sfruttare la prima vera occasione un paio di minuti dopo. Al 23′ Lucca trova l’1-1 su cross di Kamara e una sfortunata respinta centrale del genoano Haps. Martínez, battuto con un tiro appena sotto la traversa, chiede un tocco di braccio di Lucca, ma riceve un cartellino giallo per proteste.

Tutto da ricominciare quindi per il Genoa: è ancora Gudmundsson al 27′ a centrare la porta bianconera, ma il VAR annulla la rete per fuorigioco di Haps. L’islandese però non demorde e trova ancora il gol al 41′ su azione impostata da Malinovskyi e assist di Retegui. Il Grifone quindi va all’intervallo in vantaggio, forte del suo attacco e delle belle giocate viste fin qui.

Nella ripresa l’Udinese cerca disperatamente il 2-2 con il Genoa

La squadra di Sottil prova in tutti i modi il secondo gol, su iniziativa prima di Zemura – entrato al posto di Kamara – e in seguito di Lucca, che però non trova lo specchio della porta.

Haps rischia di regalare un rigore agli avversari per un intervento falloso su Ebosele al limite dell’area al ’72, ma il VAR concede solo il calcio di punizione. Il Genoa a questo punto prova ad allungarsi nella metà campo dell’Udinese per chiudere la partita, tuttavia Gudmundsson non riesce a sorprendere Silvestri.

Sul finale l’amaro colpo di scena: Alain Matturro, entrato all’87’ proprio in sostituzione dell’islandese, qualche minuto dopo, già nel recupero, colpisce di testa il tiro dall’angolo di Samardzic e centra la propria porta, spiazzando completamente Martínez. Al 94′ rosso diretto per Lovric per una entrata sulle gambe di Messias: l’Udinese in 10 ma ormai è troppo tardi per il Genoa per approfittare della superiorità numerica, la partita si chiude 2-2.

Dispiacere ma non delusione da parte di Gilardino

Il mister rossoblù a fine partita ha dichiarato: «Devo fare ulteriormente i complimenti ai ragazzi, era una partita difficile ed importante per entrambe. Abbiamo tenuto il campo, lottato su ogni pallone. C’è il rammarico di non averla chiusa e del gol un po’ ingenuo preso nel finale. Hanno dato tutti un grande apporto sotto tutti i punti di vista, abbiamo dimostrato di esserci dopo la partita con la Roma. Le energie non erano al massimo, ma abbiamo creato situazioni e tenuto il campo. Questo dimostra che la squadra sta bene e ha voglia di fare risultato».

Nonostante tutto, per l’allenatore del Genoa l’esperimento con Malinovskyi a centrocampo è risultato vincente. Il giocatore può coprire tanti ruoli con qualità e visione di gioco. Inoltre, il gruppo sembra molto coeso e con tanta voglia di fare, anche da parte di chi non comincia le partite titolari. Al di là del risultato agrodolce e dei dubbi sulla condizione di Retegui, che è uscito al 78′ per un problemino al ginocchio (nulla di grave sembrerebbe), Gilardino è quindi contento della sua squadra.

Il Genoa chiude la partita con un punto che consolida la posizione a metà classifica, anche approfittando della sconfitta della Lazio con il Milan. E proprio i rossoneri sono attesi per sabato sette ottobre per l’anticipo dell’ottava giornata. Un altro scontro durissimo, per cui servirà il miglior Genoa in campo.

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Info Laura Casale

Laureata in Comunicazione professionale e multimediale all'Università di Pavia, Laura Casale (34 anni) scrive su giornali locali genovesi dal 2018. Lettrice accanita e appassionata di sport, ama scrivere del contesto ligure e genovese tenendo d'occhio lo scenario europeo e internazionale.

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