Francia continua a respingere migranti mentre in Liguria si creano nuovi centri di accoglienza. Continuano le trattazioni ai vertici politici e Biancofiore propone un’isola artificiale
La ‘questione migranti‘ continua a farsi sentire, avendo ripercussioni in Italia e in Europa.
Dopo l’incontro tra la premier Giorgia Meloni e il presidente della UE Ursula Von der Leyen si arriva alla comune conclusione della necessità di combattere l’immigrazione illegale.
Sebbene i vertici politici stiano cercando soluzioni più efficaci per far fronte ai continui flussi migratori, le misure attualmente in corso sembrano creare ancora più tensione.
Lo si vede bene in Liguria dove – a causa dell’intensificazione dei controlli francesi – i migranti continuano a essere respinti al confine italiano. Inoltre, per far fronte all’arrivo di nuovi migranti provenienti da Lampedusa, Genova sta allestendo dei punti di accoglienza, che, tuttavia, raccolgono il malcontento dai parti dei cittadini, come è successo nei quartieri di Voltri e Rivarolo.
Francia intensifica controlli e Ventimiglia si trova in difficoltà
In vista dell’arrivo di nuovi migranti, il Ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha schierato i Chasseurs Alpins del 27esimo battaglione nel Sud-Est del Paese.
Circa una mezza dozzina di mezzi e una cinquantina di uomini sono dispiegati in quei tratti di territorio francese che confinano con l’Italia e da cui i migranti potrebbero passare.
E’ così che la Francia risponde dopo un primo tentativo di Darmanin di chiudere le frontiere e il successivo ‘ripensamento’ del presidente Macron.
Sta di fatto che la Francia, sebbene non abbia effettivamente chiuso i confini, ha aumento i controlli, impedendo il passaggio dei migranti irregolari, con la conseguenza che quest’ultimi, vedendosi negare l’accesso, tornano in territorio italiano, dove si palesa sempre piu la difficoltà di gestione dei respinti, in particolare a Ventimiglia.
Così afferma Flavio Di Muro, sindaco di Ventimiglia:
“Non c’è un incremento, seppur annunciato, di camionette o gendarmi, ma in città, a Ventimiglia, c’è molta tensione, molta preoccupazione per un afflusso destinato a crescere. Per quanto mi riguarda sto cercando di fare tutto il possibile per anticipare proposte e soluzioni rispetto alle istituzioni sovracomunali. Condivido il decreto che è stato appena emanato dal governo per quanto riguarda i Cpr, perché ci consente di allontanare dalla città i soggetti più violenti“
La principale preoccupazione per Di Muro è fare in modo che i flussi migratori siano maggiormente regolati, selezionando chi abbia o meno il diritto di entrare.
“Per quanto di mia competenza, da quando mi sono insediato, ho cercato di fare il possibile e anche l’impossibile come le guardie armate al cimitero, griglie, restrizioni, ordinanza. I poteri del sindaco li sto utilizzando tutti, certamente ho bisogno del supporto del governo, di approfondire e nuove disposizioni governative, le prime emerse assolutamente condivisibili, e seguire tutto il procedimento che porterà all’attuazione delle nuove disposizioni”
Rivarolo: residenti respingono container per ospitare nuovi migranti
I residenti hanno protestato mercoledì 20 settembre, intorno alle undici di sera. Sono scesi in via Negrotto Cambiaso per bloccare l’arrivo di un camion che trasportava un container per i migranti.
I containers in questione, infatti, sarebbero destinati ad accogliere migranti minorenni non accompagnati.
Gli abitanti di Rivarolo hanno fanno di tutto per fare in modo che il camion andasse via.
I residenti sono preoccupati perché hanno visto l’arrivo dei nuovi container nella notte alcuni giorni prima, senza alcun preavviso da parte del sindaco o del prefetto.
Un po’ come è successo in un’altra periferia di Genova, ovvero a Voltri dove alla 4 del mattino della stessa giornata sono arrivati i primi migranti poi accolti in una tendopoli in via Don Giovanni Verità.
Per saperne di più: Emergenza migranti, i primi arrivati da Lampedusa accolti a Voltri
Michela Biancofiore: un’isola artificiale per i migranti
E’ questa l’idea proposta dalla Senatrice Michaela Biancofiore, prendendo spunto dall’Isola delle Rose. Si tratta di un’isola artificiale realizzata dall’ingegnere Giorgio Rosa tra il 1958 e il 1969 nel mare Adriatico.
Se l’Isola di Giorgio Rosa era oggetto di turismo e aveva uno stato con valuta e lingua ufficiale (l’esperanto), quella che ha in mente Biancofiore è decisamente diversa.
“Costruire, immediatamente, in acque internazionali un’isola artificiale nel Mediterraneo, una sorta di ‘pit stop’ di approdo dove realizzare un hub di accoglienza e salvezza, e di verifica se gli immigrati abbiano titolo a venire in Europa o siano clandestini”
Ma quella di Biancofiore, più che l’Isola delle Rose sembra ricordare Ellis Island, la famosa isola degli immigrati a New York.
Biancofiore è quindi a favore delle proposte del governo Meloni sul tema migrazioni e sottolinea l’importanza di controllare i requisiti di chi può essere o meno accolto.
Il tutto nell’ottica di evitare la situazione critica che si è designata in questi giorni a Lampedusa e che sta avendo ripercussioni in tutto il Paese.
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