Il giovane creator Davide Recagno racconta come ha sfondato su Tik Tok
Un successo nato piano piano quello di Davide Recagno, con il classico passaparola: “Oh, ma hai visto la nuova puntata di BELINews su Tik Tok? I video di Davide sui foresti sono troppo forti!”
Lui è Davide Recagno, classe 2004, diplomato a luglio al Liceo Classico Chiabrera Martini di Savona.
Reduce da un’estate che lo ha visto impegnato presso lo stabilimento balneare di famiglia, Davide è un giovane talentuoso pronto a trasferirsi a Lugano dove studierà Media e Giornalismo all’Università Italiana.
Sono riuscita ad incontrarlo prima della partenza e abbiamo fatto proprio una bella chiacchierata.
“Lo sai Rosella che questa è la mia intervista numero uno? Il mio debutto ufficiale è oggi con te su Liguria Day!”
“Molto bene Davide, sono molto contenta di tenerti a battesimo. E spero di portarti davvero tanta fortuna!
Per prima cosa ti chiedo come e quando è nato il tuo video numero uno.
Bisogna tornare indietro ai tempi del Covid, quando eravamo tutti chiusi in casa.
Durante il primo Lockdown del 2020 ho aperto il mio profilo su Tik Tok e ho iniziato a studiare il mezzo, a mettermi alla prova con video divertenti e molto semplici.
Dopo circa un anno uno è andato virale con oltre 20.000 visualizzazioni: era il 6 aprile 2021 e si trattava di un video ispirato a Lol.
A proposito di pandemia, come ricordi quel periodo? E che cosa pensi ci abbia lasciato, nel bene e nel male, il Covid?
Ricordo la DAD e il boom dei social. A livello personale non credo mi sia rimasto nulla di negativo di quel periodo.
Una nota positiva, invece, è la capacità ancora oggi di riuscire ad apprezzare le piccole cose come i gesti, gli abbracci, il potersi rivedere di persona.
Nel 2020, quindi, installi Tik Tok, ma quanto bisogna aspettare per BELINews?
In effetti BELINews è davvero recente, anche se sta spopolando: il primo video è datato 8 gennaio 2023.
Ricordo ancora una sera quando, sdraiato sul mio letto, ho cominciato a pensare a come avrei potuto rendere la Liguria divertente agli occhi degli altri.
Già, i foresti ci immaginano sempre e soltanto vecchi, burberi e noiosi, ma noi liguri non siamo solo così.
Insomma, ho cercato di buttarla sul ridere, di utilizzare gli stereotipi che ci appiccicano addosso per dipingerci un po’ più divertenti.
La parodia del telegiornale mi è sembrata l’idea vincente per poter raccontare fatti di cronaca – ovviamente rielaborati – attraverso il filtro degli stereotipi sui liguri.
Hai ricevuto più commenti positivi o più critiche per BELINews?
Ad essere sincero le critiche sono state davvero pochissime: solo qualche foresto che si è risentito perché tirato in ballo e che non ha capito che io prendo in giro prima di tutto i liguri.
Di sicuro hai un osservatorio privilegiato per realizzare il telegiornale di BELINews: lo stabilimento balneare dei tuoi genitori.
Ecco, quello che noi liguri vorremmo sapere da te è se i foresti sono davvero come li racconti tu.
Certo, la spiaggia è la mia principale fonte di ispirazione e posso dire che la base di quanto racconto è assolutamente reale.
I miei genitori hanno rilevato nel 2021 uno stabilimento balneare ad Albisola Capo: in questi tre anni ho fatto il bagnino e posso dire che tutto quello che ascoltate nei miei video corrisponde a verità.
Di mio c’è la vis comica che serve a far sorridere di certi comportamenti.
Ai foresti hai addirittura dedicato una canzone dei Måneskin che hai riscritto e trasformato in Foresto torna a casa: una esilarante parodia del successo della famosissima band.
Sì, mi sono messo al piano – che suono come autodidatta ormai da molti anni – e ho cercato di dare voce, sempre con la giusta dose di ironia, alle lamentele dei liguri che mal sopportano l’invasione dei turisti estivi.
Il pezzo ha già avuto un buon successo e pare addirittura che giri su parecchie chat.
Davide, attualmente ti esprimi grazie ai social che vengono spesso additati come il male supremo della nostra epoca: qual è il tuo pensiero in proposito?
Personalmente ritengo i social un importante strumento per l’informazione, buona o cattiva che sia.
Vedo soprattutto i lati positivi: senza TikTok non sarei nessuno, nel senso che non avrei la possibilità, che invece ho, di esprimermi e di farmi conoscere.
I social sono strumenti, di per sè nè positivi nè negativi: tutto dipende da chi e, soprattutto da come, li si utilizza.
Oltre a ideare i video su Tik Tok e a lavorare in spiaggia nelle vesti di bagnino, come hai trascorso questa estate?
Veramente oltre al bagnino mi sono anche cimentato in cucina: ho imparato a preparare un ottimo fritto misto. Mia mamma mi ha fatto fare anche il lavapiatti, tanto per completare il curriculum estivo!
Mi sono poi dedicato a due viaggi: uno a Roma e un altro ad Amsterdam con alcuni compagni di classe.
Davide, a proposito di scuola, come sono stati i tuoi cinque anni di Liceo Classico e quale ricordo conservi più volentieri?
Devo dire che all’inizio mi piaceva molto studiare: le materie e gli argomenti erano davvero interessanti. L’entusiasmo è poi iniziato a venire meno durante la pandemia a causa delle lezioni in DAD.
Ci siamo ritrovati di fatto al quinto anno senza quasi accorgercene: solo gli ultimi giorni di scuola ci siamo resi conto che tutto di lì a poco sarebbe finito e che le nostre strade si sarebbero separate per sempre.
Per fortuna quest’anno a febbraio siamo riusciti ad andare in gita a Vienna: finalmente qualche giornata spensierata per stare bene tutti insieme.
Purtroppo la cronaca ci propone casi di tuoi coetanei che non stanno affatto bene insieme: che cosa pensi degli episodi di violenza narrati quotidianamente quali stupri, femminicidi, maltrattamenti di animali? E quanto credi possano essere responsabili anche i social?
L’aspetto più sconcertante di questi terribili episodi di cronaca è che spesso i protagonisti sono appunto miei coetanei o addirittura minorenni. Trovo davvero triste apprendere quasi quotidianamente queste notizie così tragiche, ma non credo, però, che la causa siano i social.
Piuttosto penso manchi un’educazione di fondo da parte delle famiglie: di sicuro, di fronte ad ogni notizia di questo tipo, rimango sconcertato e addolorato.
Quanto pensi possano aver influito gli anni della pandemia sull’attuale ondata di violenza ?
Sicuramente hanno acuito alcune problematiche psicologiche di noi giovani, ma credo ci fossero anche prima della pandemia.
Come utilizzeresti i social per informare i più giovani e per educarli alla non violenza?
L’utilizzo dei social è stimolante e ultimamente sempre più creator operano in questo ambito. Purtroppo i video più seri continuano a rimanere i meno visti sui social.
Ecco, credo che il compito di noi giovani creator digitali sia proprio quello di dare forma a contenuti più appetibili e in grado di attirare l’attenzione dei nostri coetanei.
La vera sfida è riuscire a coniugare leggerezza ed informazione e riuscire a comunicare le notizie con una indispensabile dose di ironia.
Ormai manca davvero poco: sei emozionato all’idea di trasferirti a Lugano? Come mai la Svizzera anziché l’Italia e la Liguria?
Sono davvero molto emozionato e non vedo l’ora perché vado a vivere fuori dalla mia famiglia, ma con il mio migliore amico delle elementari.
In Svizzera, poi, ho un legame familiare perché vado ad abitare nella casa di mio nonno.
Ho deciso di lasciare la Liguria e l’Italia in base all’università che mi è sembrata di livello superiore e che, ovviamente, è riconosciuta anche nel mio Paese.
Come farai in Svizzera a prendere in giro i foresti? Credi sia possibile trovare ispirazione per un format svizzero?
Al momento non posso rivelare più di tanto, ma effettivamente c’è già un progetto a cui sto lavorando.
Adesso il foresto sono io e avrò sicuramente tantissime interessanti fonti d’ispirazione.
E mi raccomando, in attesa delle novità, continuate a seguirmi sui miei canali social: Tik Tok , Instagram
La bocca della verità
Venti curiosità per conoscere ed apprezzare meglio
DAVIDE RECAGNO
Nome completo e soprannome
Davide Recagno
Le tue origini
Nato a Savona, mamma italo svizzera
Età
18 anni, nato il 13/10/2004
Studi
Maturità classica
Professione
Studente
Famiglia
Mamma Enrica, Papà Roberto, i miei due fratelli Nicolò e Filippo
Una canzone
Tango di Tananai
Un artista
Aldo, Giovanni e Giacomo
Un film
Tre uomini e una gamba
Un libro
Il Codice Da Vinci
Una parola o una frase
Belin!
Un animale
Aquila
Un luogo
Varazze
Una bevanda
Estathè al limone
Un piatto
Trofie al pesto
Un tuo pregio
Sono altruista
Un tuo difetto
Sono un procrastinatore
Un desiderio
Il successo
Un rimpianto
Non aver fatto il Liceo Musicale
Il tuo prossimo progetto
Sopravvivere in Svizzera!
Rosella Schiesaro©
Riproduzione riservata ®
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