11 settembre

11 settembre, 22 anni dal terribile attentato che scosse il mondo

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L’11 settembre è il giorno in cui l’Occidente si riscopre fragile dopo decenni di supremazia. E’ il crollo della pace e della convivenza civile, la caduta dei simboli che rappresentano il modello occidentale. Le Torri Gemelle che collassano su se stesse sono un tradimento. Un tradimento alla propria popolazione, all’idea di sicurezza e stabilità che si era costruita. L’11 settembre è ricordo, silenzio, rispetto e commozione. 11 settembre è il mondo che cambia, per sempre.

“Mamma sono Steven, il mio grattacielo è stato colpito da un aereo proprio adesso. C’è molto fumo, volevo solo dirti che ti voglio bene da morire e ti chiamerò appena mi sono messo in salvo, ciao Mamma.” “Fate presto, qui c’è tanto fumo. Non si respira, non si respira”, “Buongiorno sono una hostess dell’American Airlines, il nostro aereo è stato dirottato, sta scendendo in picchiata, vedo i palazzi tanti palazzi… (schianto)”.

Questi sono solo alcuni degli ultimi momenti delle vittime rimaste uccise nella tragica giornata dell’11 settembre 2001. Sono passati 22 anni eppure questa data suscita ancora commozione, rabbia e ricordo. Tutti si ricordano dove si trovavano al momento della diffusione della notizia, quando i canali si interruppero per mandare in onda un’edizione straordinaria del Tg in un pomeriggio di fine estate che resterà indelebile per sempre.

11 settembre 2001, cronaca di una giornata per sempre indelebile

L’America si era svegliata come sempre, New York era già operativa e frettolosa con milioni di newyorkesi per strada verso il proprio posto di lavoro, sugli iconici taxi gialli o sulla metro con in mano il tipico caffè americano. Era una mattina calda di fine estate di un martedì, il cielo blu e la città come sempre affollata, laboriosa e piena di turisti.

Invece tra le 8.46 e le 10.03 di quella mattina la storia americana e quella del mondo occidentale così come si conosceva cambiò per sempre.

Quella mattina vennero dirottati quattro aerei da 19 terroristi (14 di origine saudita), ogni volo aveva un obiettivo ben preciso e mirato. Tutti gli aerei furono scelti perché adatti a lunghi voli e quindi con carburante a sufficienza.

I voli dirottati

Il primo fu il volo American Airlines 11 partito da Boston alle 7.59 e diretto a Los Angeles si schiantò contro la Torre Nord del World Trade Center alle 8.46 e morirono tutti i 76 passeggeri a bordo più gli 11 membri dell’equipaggio.

Poco dopo avvenne il dirottamento del volo United Airlines 175 partito sempre da Boston alle 8.14 e diretto a Los Angeles con 51 passeggeri e 9 membri dell’equipaggio. I cinque dirottatori fecero schiantare l’aereo contro la Torre Sud del WTC alle 9.03, lo schianto venne ripreso in diretta mondiale.

Poi fu la volta del volo American Airlines 77 decollato da Washington e diretto a Los Angeles delle 8.20 che si schiantò alle 9.37 contro la facciata ovest del Pentagono in Virginia.

La storia più struggente però arriva dallo United Airlines 93, decollato dall’aeroporto di Newark in New Jersey alle 8.42 e diretto a San Francisco con a bordo 33 passeggeri. L’aereo non riuscì a colpire il bersaglio stabilito – che si pensava potesse essere o il Campidoglio o la Casa Bianca – in seguito ad una rivolta dei passeggeri contro i dirottatori, che portarono allo schianto del volo in un campo nei pressi di Shanksville in Pennsylvania.

Il crollo delle Torri Gemelle

Le due torri colpite collassarono poi su se stesse: la Torre Sud crollò alle 9.59 dopo 56 minuti dall’impatto mentre la Torre Nord alle 10.28 dopo quasi 102 minuti. Il crollo dei due imponenti grattacieli provocò danni anche alle strutture vicine come il WTC 7, l’edificio collassò alle 17.21 di quel giorno.

11 settembre, tutte le vittime e le conseguenze delle polveri tossiche

Secondo le stime si ipotizza che quel giorno ci fossero 17.400 civili all’interno del complesso del World Trade Center. Le vittime furono 2977 esclusi i dirottatori, di cui 2606 nelle torri e 125 al Pentagono. Almeno 200 persone morirono gettandosi nel vuoto dalle torri e 411 furono invece le vittime tra i soccorritori impegnati nelle difficilissimi operazioni di salvataggio.

E’ stato possibile identificare i resti di solo 1600 vittime dell’attentato e sono state raccolte oltre 10 mila frammenti di ossa e tessuti non identificati, gli ultimi sono stati rinvenuti ancora nel 2006. Oltre alle vittime causate quel giorno in quella manciata di ore, ci furono anche le gravi conseguenze portate dall’atto in sé.

Il crollo delle torri infatti ebbe un pericolosissimo impatto ambientale, venne rilasciata una grande quantità infatti di polvere tossica contenente amianto, piombo e mercurio. La respirazione di tali sostante ha causato oltre 4600 morti per patologie correlate all’attentato, inoltre circa 65 mila persone hanno ottenuto il WTC Health Program, un riconoscimento della diagnosi di una patologia collegabile appunto agli attentati del 2001.

Una consapevolezza però che venne tenuta nascosta agli americani per oltre quattro anni dopo l’attentato, con lo scopo di non dare ulteriori motivi di preoccupazione alla popolazione e di procedere in modo spedito con i lavori di restauro dell’area. La zona WTC infatti venne completamente rinnovata, oltre alle Torri Gemelle da 110 piani furono danneggiati anche il WTC 7, WTC 6, WTC 5, WTC 4 e il Marriot World Trade.

I lavori di restauro della zona e i luoghi del ricordo

Da subito le istituzioni si diedero da fare per recuperare l’area quanto prima, la rimozione totale dei rifiuti terminò ad esempio a maggio del 2002. Poi si cominciò a ricostruire e oggi al posto del World Trade Center 7 sorge il One World Trade Center precedentemente Freedom Tower, che è il settimo grattacielo più alto del mondo con 1776 piedi, una scelta non a caso perché si riferisce all’anno d’indipendenza degli Usa.

Tanto lavoro anche per organizzare luoghi di commemorazione della tragedia, il Memoriale a New York costruito alla base delle fondamenta delle due torri, dove ora vi è un enorme vuoto, è stato inaugurato il 12 settembre 2011, nel maggio 2014 invece venne aperto il Museo dell’11 settembre, un’esperienza toccante e commovente e realizzata in modo molto realistico e approfondito. Presente un punto di ricordo anche al Pentagono, dove è stato costruito un parco con 184 panchine pari al numero delle vittime. In progettazione invece un monumento per le vittime dello United Airlines 93 nei campi di Shanksville e che prevederò un groviglio di alberi scolpiti a formare un circolo intorno al sito dell’impatto.

Foto di copertina: Il Riformista

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Info Francesca Galleano

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Francesca Galleano, 25 anni, laureata in Lettere e in Informazione ed Editoria. Appassionata di calcio, cultura, viaggi e fotografia. Caparbia, determinata e responsabile ma anche sognatrice e capace di stare contemporaneamente con i piedi per terra ma la testa tra le nuvole.

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