Gianmarco Tamberi oro ai Mondiali di Budapest

Gianmarco Tamberi medaglia d’oro ai Mondiali di Budapest

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Arriva il primo oro dai Mondiali di atletica di Budapest: è Gianmarco Tamberi, capitano della squadra azzurra, a sigillare il gradino del podio più importante con il salto in alto e una misura 2 metri e 36, con cui si è imposto sugli avversari.

Tamberi, a cui mancava proprio questo titolo per completare il suo palmares, ne veniva da una qualificazione difficile, dove aveva strappato l’ultimo posto disponibile per il rotto della cuffia. Anche stasera è sceso in pista inizialmente nervoso e, dopo aver saltato la misura d’ingresso (2,20), ha fatto un primo nullo a 2,25 metri.

Tra gli atleti in lizza, anche l’amico/rivale di sempre, Mutaz Essa Barshim, con cui Tamberi ha condiviso l’oro olimpico di Tokyo 2020. Il campione qatariota però oggi si ferma a 2,33, non trovando la misura superiore, e porta a casa la medaglia di bronzo. Tra i due s’inserisce lo statunitense JuVaughn Harrison, che non trova il 2,38 e realizza tre nulli, consegnando la medaglia più preziosa a Tamberi.

La gioia di Gimbo a Budapest

Una volta accertata la vittoria, parte la festa sugli spalti. Tamberi chiede di alzare l’asticella a 2,40, ma alla fine realizza un non-tentativo. Ci saranno altre occasioni per cercare di entrare nell’élite dei pochi saltatori della storia capaci di superare quella misura. Prima dell’ultimo salto un divertente siparietto: il figlio di Barshim sale sul tappetone si mette a fare le capriole imitando il padre e il grande amico di sempre. E sembra chiaro che ormai la gara sia finita, tanto che Gimbo imposta l’ultima rincorsa ma annulla senza neanche provare il salto, ormai l’emozione ha il sopravvento.

Tornato al suo look abituale con la barba fatta a metà, dopo aver ricevuto in maniera informale la medaglia (la cerimonia di premiazione sarà domani), Tamberi fa una delle sue “tamberate” e si tuffa nella riviera del 3000 siepi insieme al terzo e al primo classificato di questa disciplina. Ma ci sarà tempo per essere seri, sulla strada di Parigi 2024.

Buon 11° posto di Ludovica Cavalli

La corritrice genovese chiude un’insperata finale con un 11° posto e il proprio personale, con una gioia e un entusiasmo che emozionano. Si dice ai microfoni della Rai soddisfatta e onorata di questo risultato, che questa finale le è servita e che non vede l’ora di mettersi al lavoro verso la prova olimpica.

Non è ancora chiaro se correrà anche i 5000 metri. L’atleta classe 2000 si è detta un po’ stanca e valuterà con l’allenatore, Stefano Baldini, se è il caso di provare anche questa lunghezza.

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