Pasqua in Liguria: è un report positivo quello che arriva dal reparto turistico al termine di questo lungo ponte pasquale. I dati sorridono ovunque ma a Levante si registra un vero e proprio boom. Ma alle Cinque Terre, prese d’assalto dai turisti, c’è preoccupazione per la fragilità del territorio.
Le festività di Pasqua sono alle spalle ma hanno segnato un inizio di stagione davvero positivo per il turismo in Liguria. In questo weekend di festa infatti sono stati registrati numeri importanti su tutto il territorio ligure con particolare afflusso nel Levante e nelle Cinque Terre.
“Siamo partiti col botto, gli operatori sono molto contenti. Con questa Pasqua abbiamo aperto una stagione primavera-estate che speriamo possa essere anche migliore del 2022, quando abbiamo raggiunto il record di presenze turistiche in Liguria” ha affermato il Presidente Toti.
I dati in Liguria: Levante in testa
Buoni i dati nell’imperiese in linea con la media del 2022: sorridono Sanremo, Bordighera e Diano marina. Il trend dei flussi turistici segna tanti arrivi dalle regioni vicine ma anche da Roma e Napoli e molti provenienti invece dall’estero per lo più francesi, svizzeri e tedeschi.
Nel savonese tassi vicini al 100% ma soggiorni più brevi rispetto alla Pasqua dello scorso anno.
Esito positivo anche per Genova che non ha fatto il pienone negli alberghi ma ha comunque registrato ottimi numeri.
Assalto invece al Levante ligure, soprattutto nelle località di Sestri Levante e in tutto il Golfo del Tigullio, con una media di riempimento oltre al 95% nelle strutture in riviera e numeri in rialzo rispetto all’anno scorso.
Mete privilegiate dagli stranieri sono state le Cinque Terre e tutte le località del Golfo dei Poeti insieme a Porto Venere. Qui il flusso di visitatori ha manifestato un trend omogeneo riguardante tedeschi, olandesi, belgi, spagnoli e francesi. Pieni oltre al 90% anche gli hotel a Santa Margherita e Portofino che si preparano ai prossimi ponti e al mese di maggio dove sono attesi molti turisti americani.
Attenzione alle Cinque Terre: ok al turismo ma con uno sguardo al territorio
L’assalto alla riviera levantina e in particolare alle Cinque Terre ha causato però non pochi problemi: sono state segnalate infatti situazioni critiche a Manarola, Vernazza e Monterosso.
“La situazione è critica nei punti segnalati, in modo particolare a Manarola sulle banchine ferroviarie, nel tunnel e alle marine – ha detto il sindaco di Riomaggiore – Sappiamo che queste sono le giornate più complicate ma non è più possibile rimandare il ragionamento sulla gestione dei flussi”.
La soluzione a questo problema dovrebbe dunque comprendere una gestione mirata a controllare i flussi turistici, di modo da permettere l’accesso ai visitatori preservando al tempo stesso il territorio, piccolo e di per sé fragile.
Così ha ribadito il sindaco Pecunia:
“Serve una legge speciale per le Cinque Terre, strumenti legali nelle mani dei sindaci per intervenire che oggi non ci sono. Chiederò a Governo, Regione e tour operator di agire in questo senso. Abbiamo in corso uno studio sulla mobilità che a breve presenteremo per imporci di trovare soluzioni.“
Le grigliate nei prati: serve prudenza e rispetto per l’ambiente
Queste problematiche si sono riscoperte anche a Genova: presi d’assalto infatti i giardini dei parchi di Nervi, i piani di Praglia e la spiaggia di Boccadasse.
A Nervi infatti molti turisti e residenti si sono riversati nei prati bivaccando e scavalcando le transenne che dovrebbero proteggere i giardini:
“Qui non potrebbe bivaccare nessuno ma non si vede neppure un vigile. Dopo Euroflora bisognerebbe permettere la ricrescita dei tappeti erbosi” lamentano i residenti della zona.
Sotto assedio anche la spiaggia e il borgo di Boccadasse e molte altre spiagge cittadine piene fin dal mattino.
C’è anche chi ha scelto di trascorrere la giornata all’aria aperta sulle alture, pensando di fare una scelta insolita e controcorrente. Invece sono stati moltissimi i liguri che hanno scelto di rifugiarsi nella “tranquillità” delle nostre cime e sentieri.
Barbecue improvvisati nei prati, grigliate e auto posteggiate lungo la strada dal Faiallo ai Piani di Praglia ed è stata altissima l’attenzione per prevenire incendi ed incidenti.
“C’è davvero tanta gente – ha detto il sindaco di Ceranesi Claudio Montaldo – siamo passati a fare raccomandazioni a tutti sin dal mattino perché si controllassero i fuochi e soprattutto si spegnessero per bene a fine pranzo. Quando ci sono queste giornate vivo nell’ansia“.
Così la Liguria – con un po’ di mugugni e di preoccupazioni verso il proprio paesaggio, che si custodisce e si dona agli altri ma sempre con un po’ di gelosia – si prepara al vero boom che arriverà tra un mese.
E allora le spiagge affollate, le code sull’Aurelia e la vita estiva caotica ma sempre vivace saranno all’ordine del giorno.
Foto di copertina: SiViaggia.it