Samp – Cremonese doveva essere la partita della svolta e invece è stata quella della sentenza definitiva: con questa ennesima sconfitta la Sampdoria è psicologicamente in serie B, non c’è ancora la matematica ma ci sono tutti gli altri fattori che fanno pensare che questo sia l’anno buono.
Una gara in totale dominio fino all’80’ e che viene disintegrata in 10 minuti dall’ultima classifica che vince questo scontro diretto ma con tutta probabilità sarà la seconda squadra a retrocedere. Con 9 tiri in porta, un gioco propositivo e diverse occasioni da gol i blucerchiati negli ultimi fatali dieci minuti fanno harakiri: si chiudono, si spaventano, staccano la spina e non reagiscono più e così la Cremonese – che invece non ha nulla da perdere – si lancia in avanti e trova una clamorosa vittoria.
FORMAZIONI UFFICIALI:
SAMPDORIA – Ravaglia; Zanoli, Nuytinck, Amione, Augello; Leris, Rincon, Winks; Cuisance, Djuricic, Gabbiadini. All. Stankovic.
CREMONESE – Carnesecchi; Ferrari, Bianchetti, Lochoshvili; Ghiglione, Meitè, Castagnetti, Buonaiuto, Quagliata; Tsadjout, Dessers. All. Ballardini
Samp – Cremonese: primo tempo
Clima bollente al Ferraris in attesa del fischio d’inizio: coreografia spettacolare da parte della Gradinata Sud e grande partecipazione di tutti i settori dello stadio.
I blucerchiati entrano in campo e approcciano perfettamente alla partita: la Samp mette subito alle strette l’avversario. Subito un paio di incursioni dai lati che chiamano in causa Carnesecchi e poi arriva il gol al 15′ di Leris.
15′ gol di Leris: grande cross sul fondo di Augello che trova Leris in area che anticipa Quagliata e Bianchetti e segna un gol meritatissimo per impegno e continuità di prestazione.
Dopo il gol i blucerchiati non mollano e cercano il raddoppio: vicini al 20′ con una punizione davvero insidiosa col mancino di Djuricic a tagliare tutta l’area grigiorossa, non ci arriva per pochissimo Leris in tap-in per il 2-0. Subito dopo c’è un tiro dai 20 metri di Winks che viene deviato e al 28‘ c’è la discesa di Gabbiadini che salta sia Quagliata che Lochoshvili, calcia forte in porta e Carnesecchi è decisivo.
Al 35′ arriva dal nulla il rocambolesco gol della Cremonese che rimette la gara in parità: a segno Ghiglione il primo gol stagionale. Da un lunghissimo cross di Quagliata verso il secondo palo, con il destro al volo Ghiglione scahiccia a terra, scavalca Ravaglia e il pallone entra in rete! Praticamente dal nulla, la pareggiano gli ospiti.
Samp – Cremonese: secondo tempo
Il secondo tempo ricomincia sulla falsariga del primo: è la Samp che spinge, che è in dominio e cerca la vittoria. Ci sono infatti subito due occasioni clamorose: al 6′ grande occasione con Augello che trova lo spazio per il tiro dopo un’azione manovrata perfettamente da destra a sinistra, chiusura determinante in corner di Meité.
All’8′ altra chance clamorosa per la Sampdoria: Gabbiadini serve con un filtrante magico Djuricic, solo davanti a Carnesecchi si fa ipnotizzare dal portiere classe 2000 e si divora un gol. Intervento prodigioso.
Al 17′ Incredibile Zanoli: recupera palla nella sua metà campo, indisturbato si fa tutta la metà campo avversaria e arriva pure al tiro, che purtroppo è impreciso. Carnesecchi osserva la palla uscire alla sua sinistra. Il giovane, che ha giocato anche con la febbre, dimostra una vistosa crescita partita dopo partita.
20′ – GOL DELLA SAMPDORIA, 2-1. Lammers di testa batte Carnesecchi.
Quando la Samp si mette a giocare, per la Cremo proprio non ce n’è: troppo spazio per Augello a sinistra, i cui cross sono pennellate perfette per gli attaccanti. Stavolta è Lammers, di testa, a segnare il vantaggio. Bianchetti e Lochoshvili non lo fermano.
Da questo momento la Samp smette di affacciarsi in avanti e si chiude in attesa della Cremonese che negli ultimi dieci minuti effettua un vero e proprio arrembaggio.
Così come era pronosticabile al 40′ arriva il pareggio: segna Lochoshvili per i grigiorossi.
Filtrante di Pickel per Dessers, l’attaccante va sul fondo, mette in mezzo e in area piccola Lochoshvili devia in rete battendo Ravaglia.
Sembrava di aver visto tutto e invece la beffa era ancora da completare: al 95′ arriva infatti l’ennesimo gol subito nei minuti finali con un mancino di Sernicola su cui Ravaglia non può fare nulla.
Termina al Ferraris tra fischi di delusione e applausi di orgoglio per un pubblico che ha dato tutto ma non si può combattere contro il destino. Il verdetto del campionato è sempre stato in secondo piano per la tifoseria blucerchiata e quest’anno lo è ancor di più, quest’anno la vera operazione salvezza si disputa fuori dal terreno di gioco.
Così adesso è su quella che dobbiamo accendere i riflettori: non si può più aspettare niente serve chiarezza e un piano di salvataggio serio da completare entro il 6 giugno. La salvezza vera, quella che si gioca sulla pelle di un pubblico e di una tifoseria commovente, che si gioca sulla storia di una squadra patrimonio della città, della sua tradizione e del suo simbolo. Una salvezza che deve avvenire e interessare concretamente tutti coloro che possono fare qualcosa.
Foto di copertina: Not Occasional Fans