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Festa di San Giuseppe La Spezia

Torna la fiera per il patrono di La Spezia. Con la Notte Bianca, ma senza animali

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LA SPEZIA – Torna la fiera di San Giuseppe di La Spezia. Con la Notte Bianca, ma senza animali in vendita.

La prima fiera di San Giuseppe, santo protettore della città dell’Arsenale, si tenne nel 1654 in Largo Sant’Agostino, come iniziativa di contrasto della crisi. Già da allora, infatti, si provava di tutto per tentare almeno di fronteggiare i tanti momenti di depressione economica e sociale.

Non a caso, persino a centinaia di anni di distanza, sono state proprio alcune particolari associazioni di categoria a esprimere soddisfazione, da Confartigianato a Cna e Confcommercio, per la scelta di tornare alle date consone e tradizionali per la tre giorni di mercato all’aperto: 17, 18, 19 marzo.

Non cinque giorni come nel Seicento, ma “una boccata d’ossigeno importante per le attività commerciali spezzine”, ha infatti sottolineato fra le altre cose il presidente della realtà associativa con sede in via Fontevivo, Giuseppe Menchelli, durante la presentazione pubblica dell’appuntamento del 2023.

Nell’anno del vero ritorno alla normalità. Ché l’anno scorso l’evento era stato posticipato ad aprile.

Locandina

Come nelle edizioni precedenti alla crisi pandemica, in effetti, il percorso prevede quindi gli allestimenti in tante vie cittadine: via Chiodo nel tratto tra Piazza Verdi e via Persido, via don Minzioni, viale Mazzini, via Persio nel tratto tra via Chiodo e via Capellini, via Diaz, via Cadorna, Giardini pubblici dal monumento di Garibaldi, Passeggiata Morin, Piazza Europa e Piazza Bayreuth.

In piazza Verdi spiccherà la presenza di una trentina di stand di associazioni Onlus. Diverse centinaia di banchetti in tutto. Per 21 operatori della città, 24 della provincia di La Spezia e 543 venditori ambulanti. Abbigliamento, dolciumi e frutta esotica, casalinghi, stand dimostrativi e stand tipici di prodotti di qualità di altre regioni italiane. I prodotti simbolo restano la porchetta e, in qualche misura, i brigidini di Lamporecchio della provincia di Pistoia.

Sabato 18 si terrà la Notte Bianca. Dove eccezionalmente i titolari di pubblici esercizi potranno ospitare intrattenimenti musicali senza ballo in deroga ai limiti di rumorosità e fino all’una.

Altra deroga, si potrà esporre merce nell’area antistante il negozio di proprietà nonostante le norme di occupazione del suolo pubblico.

Novità assoluta, invece, la mancanza dei banchetti che esponevano e dove erano venduti animali vivi.

In questo caso in rispetto assoluto delle norme fissate nel regolamento comunale in materia di “sanità e tutela degli animali”.

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Info Nunzio Festa

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Nato a Matera, ha vissuto in Lucania, a Pomarico, poi in Lunigiana e Liguria, adesso vive in Romagna. Giornalista, poeta, scrittore. Collabora con LiguriaDay, L'Eco della Lunigiana, Città della Spezia, La Voce Apuana e d'altri spazi cartacei e telematici, tra i quali Books and other sorrows di Francesca Mazzucato, RadioA, RadioPoetanza e il Bollettino del Centro Lunigianese di Studi Danteschi; tra le altre cose, ha pubblicato articoli, poesie e racconti su diverse giornali, riviste e in varie antologie fra le quali: Focus-In, Liberazione, Mondo Basilicata, Civiltà Appennino, Il Quotidiano del Sud, Il Resto. Per i Quaderni del Bardo ha pubblicato “Matera dei margini. Capitale Europea della Cultura 2019” e “Lucania senza santi. Poesia e narrativa dalla Basilicata”, oltre agli e-book su Scotellaro, Infantino e Mazzarone e sulle origini lucane di Lucio Antonio Vivaldi; più la raccolta poetica “Spariamo ai mandanti”, contenenti note di lettura d'Alessandra Peluso, Giovanna Giolla e Daìta Martinez e la raccolta poetica “Anatomia dello strazzo. D'inciampi e altri sospiri”, prefazione di Francesco Forlani, postfazione di Gisella Blanco e nota di Chiara Evangelista. Ha dato alle stampe per Historica Edizioni “Matera. Vite scavate nella roccia” e “Matera Capitale. Vite scavate nella roccia”; come il saggio pubblicato prima per Malatempora e poi per Terra d'Ulivi “Basilicata. Lucania: terra dei boschi bruciati. Guida critica.”. Più i romanzi brevi, per esempio, “Farina di sole” (Senzapatria) e “Frutta, verdura e anime bollite” (Besa), con prefazione di Marino Magliani e “Il crepuscolo degli idioti (Besa). Per le edizioni Il Foglio letterario, i racconti “Sempre dipingo e mi dipingo” e l'antologia poetica “Biamonti. La felicità dei margini. Dalla Lunigiana più grande del mondo”. Per Arduino Sacco Editore “L'amore ai tempi dell'alta velocità”. Per LietoColle, “Dieci brevissime apparizioni (brevi prose poetiche)”. Tra le altre cose, la poesia per Altrimedia Edizioni del libro “Quello che non vedo” (con note critiche di Franco Arminio, Plinio Perilli, Francesco Forlani, Ivan Fedeli, Giuseppe Panella e Massimo Consoli) e il saggio breve “Dalla terra di Pomarico alla Rivoluzione. Vita di Niccola Fiorentino”. Per Edizioni Efesto, “Chiarimenti della gioia”, libro di poesie con illustrazioni di Pietro Gurrado, note critiche di Gisella Blanco e Davide Pugnana. Per WritersEditor, la biografia romanzata “Le strade della lingua. Vita e mente di Nunzio Gregorio Corso”. Per le Edizioni Ensemble, il libro di poesie “L'impianto stellare dei paesi solari”, con prefazione di Gisella Blanco, postfazione di Davide Pugnana e fotografie di Maria Montano. nunziofesta81@gmail.com.

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