Convegno Garibaldi

Convegno su Garibaldi: a Tursi un appuntamento con la storia

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Ha suscitato grande interesse il convegno su Giuseppe Garibaldi organizzato nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi dal circolo culturale “Europa, pane, libertà, pace” per i 140 anni dalla morte dell’eroe dei due mondi.

L’evento – che  è stato moderato dal giornalista Matteo Lo Presti – ha visto coinvolti studiosi e storici che hanno delineato i tratti biografici di uno dei protagonisti della storia del nostro Paese.

La storica Gabriella Airaldi ha presentato una relazione dal titolo “Mazzini e Garibaldi due vite parallele“; la presidente dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (ANVRG) Raffaella Ponte ha discusso di “Garibaldi: formazione, mito e Tradizione” mentre il giornalista e storico Mario Caprini ha contribuito con l’intervento “Garibaldi e Carlo Max: alla ricerca del socialismo“.

Convegno Garibaldi: gli interventi

La storica Airaldi – docente di storia medievale presso l’Università di Genova – ha illustrato la sua relazione i punti in comune dei due protagonisti del Risorgimento italiano Mazzini e Garibaldi:

«Giuseppe Mazzini nasce nel 1805 e muore nel 1872; Giuseppe Garibaldi nasce nel 1807 e muore nel 1882- spiega la professoressa Airaldi – Vicini per età, le loro storie si incontrano nel momento in cui Garibaldi decide di aderire, nel 1833, a “La Giovine Italia”, fondata dall’esule Mazzini nel 1831. La condanna a morte del 1834 obbliga anche Garibaldi ad allontanarsi dall’Italia dove tornerà, circondato dalla fama nata dalle gloriose imprese compiute in America Latina, per collaborare con chi combatte per un’Italia unita, libera e repubblicana. Una lunga, drammatica, vicenda vede questi due protagonisti del Risorgimento battersi vicini e solidali nonostante le forti divergenze sul piano delle idee e sul piano dell’azione, che spesso li dividono. Lo si vedrà anche nelle scelte ultime compiute dall’uno, tenacemente fedele all’idea repubblicana, e dall’altro, poi definito la “spada del Regno”. Alla fine, però, tutti e due saranno delusi dall’esito del loro impegno».

Raffaella Ponte – che è stata anche ex- direttrice dell’Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento e dell’Archivio Storico del Comune di Genova – ha aggiunto:

 «Le origini, la prima giovinezza e la formazione di Giuseppe Garibaldi, vengono analizzati quali fattori determinanti nell’aver contribuito a tracciare il solco entro il quale si svilupparono la vita, le gesta e la fama di colui che divenne mito ancora vivente, anzi già in giovane età. Ma il personaggio Garibaldi non va ricordato solo come l’eroe romantico e l’audace condottiero, ma anche come uno dei più precoci esempi di celebrità dell’Ottocento, destinata a protrarsi e accrescersi nel secolo successivo. Con le celeberrime “camicie rosse” combatté perché la libertà fosse patrimonio di tutti, dando avvio a quella tradizione garibaldina che, sia pure tra alterne vicende, ancora vive a 140 anni dalla sua morte».

Al convegno presente anche il Sindaco Bucci, che ha descritto l’incontro come un importante appuntamento con la storia e con una delle figure più rilevanti del Risorgimento:

«Sono numerosi i punti di incontro con la nostra città, a partire dal monumento dei Mille a Quarto, celebrazione di una grande impresa a cui hanno preso parte moltissimi liguri fino alla omonima via in cui sorgono i palazzi dei Rolli patrimonio UNESCO. Siamo contenti di aver potuto ospitare un evento dedicato all’uomo che ha cambiato la storia del nostro Paese».

Il giornalista Matteo Lo Presti ha invece parlato del personaggio di Garibaldi e del suo legame con la città di Genova:

«Giuseppe Garibaldi è un personaggio inesauribile anche per le sue convinzioni politiche, ricche di idealità democratiche, laiche e socialiste. Il suo legame con Genova, fin dal 1833, è stato ricco di vicende, talvolta tragiche, altre trionfali e pochi mesi prima della sua morte è stato ospitato da una delle famiglie più illustri, in via Assarotti 31. Il monumento a lui dedicato, a Quarto, è testimonianza, infine, di una memoria e di una riconoscenza che, attraverso i decenni, non si è mai affievolita».

 

Francesca Galleano

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Info Francesca Galleano

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Francesca Galleano, 25 anni, laureata in Lettere e in Informazione ed Editoria. Appassionata di calcio, cultura, viaggi e fotografia. Caparbia, determinata e responsabile ma anche sognatrice e capace di stare contemporaneamente con i piedi per terra ma la testa tra le nuvole.

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