Appuntamento domani ore 8 davanti al TAR del Lazio
E’ fissata per domani l’udienza decisiva per sancire la sorte degli ospiti della Sfattoria degli Ultimi.
L’appuntamento è per la mattina di martedì 4 ottobre alle 8 davanti al TAR Lazio in Via Flaminia.
Di fatto non si sa che cosa potrà accadere domani, ma Emanuele Zacchini della Sfattoria degli Ultimi è fermo nella sua posizione.
Dal profilo Facebook ringrazia tutti coloro che in questi mesi hanno dato il loro contributo per far conoscere la vicenda e spiega:
“Dopo due mesi di stenti, di malessere e di sofferenza dico che qualunque sia la sentenza del TAR del 4 ottobre noi non permetteremo a nessuno di torcere neppure una setola ai nostri animali.
Faremo di tutto per portare avanti questa resistenza con tutte le nostre forze e con tutto l’amore che ci lega a loro.
Io li vivo da due anni tutti i giorni e ho speso tempo, soldi ed emozioni per dare loro una vita diversa da quella che avrebbero avuto negli allevamenti.
Siate con noi domattina davanti al TAR a manifestare.
La vita viene prima di tutto, soprattutto se si parla di animali da compagnia.
Vi aspettiamo in tanti, ragazzi!”
La mobilitazione per gli animali della Sfattoria
La vicenda della Sfattoria degli Ultimi va avanti già dai primi di agosto. Tanti i cittadini scesi in campo e tanti i personaggi noti che continuano a dare il loro supporto per un epilogo positivo della storia.
Da Elisabetta Canalis ad Andrea Cisternino, da Enrico Rizzi ad Andrea Roncato.
Il volere comune è quello di salvare i 130 ospiti della Sfattoria che qui vivono sani e accuditi come figli.
Le carenze normative su rifugi e animali
Bisogna anche ricordare che gli animali ospiti della Sfattoria non sono destinati all’uso alimentare.
Sono animali sani, microchippati ed accuditi al meglio, sono animali d’affezione.
La normativa attuale è però carente, sia nei confronti degli animali sia nei confronti dei rifugi che si vedono costretti a sottostare alle stesse leggi e agli stessi obblighi degli allevamenti destinati alla produzione alimentare.
Il confronto, per essere davvero costruttivo, dovrà tenere conto di tutti questi aspetti. Per trovare una soluzione in grado di salvare questi 140 animali.
Perché di fatto è questa la richiesta dei cittadini italiani: mantenere in vita gli animali della Sfattoria e garantire loro un futuro sicuro.
Sarebbe davvero molto pericoloso creare un precedente e vale la pena ricordare le parole di Rita Levi Montalcini:
“Credo che uccidere qualsiasi creatura vivente sia un po’ come uccidere noi stessi e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano.”