Elisabetta Canalis in aiuto della Sfattoria degli Ultimi
Anche Elisabetta Canalis, testimonial d’eccellenza della Liguria e nota showgirl da sempre in difesa degli animali, ha detto la sua in merito alla vicenda della Sfattoria degli Ultimi.
Come sappiamo si susseguono da giorni appelli da tutta Italia per impedire l’uccisione dei 130 ospiti del rifugio.
Ed Elisabetta Canalis ha voluto dire la sua: “Con un procedimento simile si creerebbe un precedente pericoloso.
Vorrebbe dire che tutti gli animali accuditi nei rifugi italiani sono a rischio uccisione.”
Il video completo appare sulla pagina Facebook di Andrea Cisternino, il noto fotografo romano che dieci anni fa ha fondato in Ucraina il Rifugio Italia K2j dove ospita oltre 400 animali vittime di maltrattramenti.
L’appello di Elisabetta Canalis
Al momento l’abbattimento degli animali della Sfattoria è stato sospeso fino al 18 agosto – non fino al 14 settembre come prima annunciato.
La precisazione è arrivata dall’ufficio stampa della Giustizia Amministrativa.
Non un mese quindi, ma solo fino a domani.
Continua la mobilitazione alla Sfattoria
Intanto la mobilitazione contro l’uccisione degli animali della Sfattoria degli Ultimi non accenna a diminuire, anzi, adesso tutti i media si preoccupano di aggiornare in merito a quanto accade al rifugio.
Centinaia i cittadini che si sono personalmente recati in Via Arcore 92 a Roma Nord per protestare e per far sentire la loro voce.
Alla Sfattoria degli Ultimi sono circa 130 i maiali ed i cinghiali salvati da condizioni di maltrattamento e cinghiali inurbati che avrebbero potuto costituire un problema per la comunità.
Animali che Emanuele Zacchini e Paola Samaritani – proprietari del rifugio – accudiscono con amore come fossero dei figli.
Il leader animalista Enrico Rizzi
Presente sul campo e attivo con dirette Facebook per sensibilizzare le coscienze Enrico Rizzi, il leader animalista in prima linea alla Sfattoria.
Rizzi i giorni scorsi ha rilasciato a Liguria.today un’importante dichiarazione:
“Quello che si sta verificando alla Sfattoria e’ terrificante. Non permetteremo il massacro di animali innocenti.
C’è il serio rischio di una rivolta sociale ma sembra che le Istituzioni non se ne stiano rendendo conto.
Qui siamo tutti pronti a morire per gli animali, sia chiaro a tutti”.
Con rigore e passione Enrico Rizzi aggiorna puntuale dal suo profilo Facebook i suoi numerosissimi followers su quello che accade alla Sfattoria.
Adesso è necessario attendere il 18 agosto, cioè domani, per sapere in quale direzione decideranno di muoversi e di pronunciarsi in merito agli animali della Sfattoria.
Una cosa è certa: il sollevamento mediatico della vicenda ha già sortito i suoi effetti e di sicuro bisognerà tenere conto anche della mobilitazione di tanti cittadini italiani prima di decidere di abbattere 130 animali innocenti.