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Ecco i partiti più vicini e attenti ai diritti degli animali, per votare come le bestie

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Gli animali rientrano nei programmi elettorali dei partiti?

Elezioni politiche 2022 e animali. Il 25 settembre l’Italia e gli italiani sono chiamati nuovamente alle urne per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica: siamo alla XIX legislatura della storia della Repubblica.

In tale data si deciderà a chi affidare la guida del Paese in questo momento storico politico di indubbia difficoltà ed incertezza.

Conosciamo i macro temi presentati dai trenta partiti in corsa, ciascuno con un proprio programma e propri candidati.

Infrastrutture digitali, transizione ecologica e sviluppo sostenibile, efficientamento della Pubblica Amministrazione, flax tax, revisione PNRR, reddito di cittadinanza, ius scholae.

E per quanto riguarda gli animali? Qual è la reale attenzione dei partiti nei loro confronti?

Vale la pena ricordare che solo tra cani e gatti – gli animali di affezione più diffusi – si stima un numero pari a 2-3 cani e gatti per cittadino residente per un totale che oscilla tra i 19.800.000 e i 29.800.000 di esemplari.

Ma i partiti italiani quanto spazio dedicano realmente agli animali nei loro programmi elettorali? E, soprattutto, che cosa promettono di fare per la loro tutela?

Tra le associazioni animaliste italiane che ha messo a confronto i programmi elettorali dei partiti c’è Essere Animali.

Sul sito internet www.ancheglianimalivotano.it. si può prendere visione dell’analisi effettuata.

 

Anche gli animali votano
Anche gli animali votano

Essere Animali – il manifesto Anche gli animali votano

Contrasto al randagismo, tutela della fauna selvatica, stop all’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli, protezione degli animali allevati a fini alimentari.

Questi alcuni dei punti principali che rientrano nel manifesto Anche gli animali votano, il programma messo a punto per le elezioni politiche 2022.

Le associazioni firmatarie del manifesto sono: Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, Ciwf Italia, Enpa, Essere Animali, Humane Society International/Europe, Lac, Lav, Leidaa, Lndc Animal Protection, Oipa e Save the Dogs and Other Animals

Associazioni che hanno chiesto a tutti i protagonisti politici delle prossime elezioni di lavorare concretamente per la diretta attuazione del principio fondamentale costituzionale della tutela degli animali.

 

Essere Animali - Anche gli animali votano
Essere Animali – Anche gli animali votano

 

E di occuparsi altresì dell’ambiente e degli ecosistemi. Il tutto attraverso la realizzazione di un insieme di punti programmatici previsti per la prossima legislatura.

In concreto quali sono i partiti che hanno deciso di dedicare uno o più punti a favore degli animali?

I leader dei principali partiti si sono esposti in modo chiaro e propagandistico anche perché conoscono l’importanza dell’attenzione verso gli animali e i loro diritti.

Giorgia Meloni cita il Mahatma Gandhi: “La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”, Silvio Berlusconi tira in ballo Totò con la frase “I cani sono qualcosa a metà strada tra gli angeli e i bambini.”

Matteo Salvini visita un canile e promette di inasprire le pene per i violenti e garantire un po’ di tasse in meno per chi mantiene un amico in casa.

Carlo Calenda si fa fotografare con il suo gatto, “l’unico membro della mia famiglia che non mi abbandona mai.”

Sinistra Italiana e Verdi

Vediamo più nel dettaglio le proposte elettorali dei vari partiti e coalizioni in tema di animali.

Sinistra Italiana e Verdi dedicano uno specifico punto del loro programma “L’Italia che ama gli animali” e propone l’aumento al 30% delle aree protette.

Importante la proposta di rendere gli animali “esseri senzienti” per legge.

In quest’ottica di tutele è previsto l’aumento delle pene per reati e maltrattamenti ai loro danni e l’istituzione di un Garante nazionale per la tutela dei loro diritti..

Stop alla vendita online e offline e riduzione dell’aliquota Iva su cibo e cure veterinarie per agevolare le famiglie con pets.

Si parla ovviamente anche di animali selvatici: stop alla caccia come sport e sanzioni più severe per il bracconaggio. Divieto di importazione e detenzione di animali esotici e trofei di caccia.

Stop agli animali sfruttati in circhi e agli allevamenti intensivi

Il programma prevede il superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti. Chiusura dei delfinari e stop all’uso degli animali in feste locali, zoo, acquari, palii, carrozzelle.

Si propone di bloccare – sul fronte dell’allevamento –  l’apertura di nuovi allevamenti intensivi e di eliminare progressivamente le gabbie negli allevamenti.

Si punta inoltre all’attuazione dello stop, previsto dalla Legge di delegazione europea, della triturazione dei pulcini maschi inutili per la produzione: ogni anno ne vengono uccisi tra i 25 e i 40 milioni solo in Italia.

Si propone altresì la promozione di scelte alimentari vegetali ed una migliore e più rigorosa disciplina dei trasporti.

Come già deciso da altri Paesi europei si prevede l’introduzione dello stordimento preventivo obbligatorio in tutti i tipi di macellazioni ed il superamento della sperimentazione animale scientifica.

Movimento 5 stelle: no alla caccia e pene più severe

Tre i punti toccati dal Movimento di Giuseppe Conte: la progressiva abolizione della caccia e il contrasto al bracconaggio.

Giuseppe Conte è di fatto l’unico ad esprimersi chiaramente contro la caccia e a promuoverne l’abolizione.

 

Anche gli animali votano
Anche gli animali votano

 

Pene inoltre più severe per chi commette violenze o maltrattamenti sugli animali.

Terzo punto, sicuramente di forte impatto sugli elettori, il cashback veterinario per ottenere sul conto corrente le detrazioni connesse alle spese veterinarie e per i farmaci saldati con metodi elettronici.

Pd: benessere animale e strutture di accoglienza

Il Pd non dedica molto spazio agli animali e alla loro tutela. Unico punto la tutela del benessere animale che prevede anche di rafforzare le sanzioni per il contrasto ai maltrattamenti e potenziare la diffusione delle strutture di accoglienza.

Nel programma si dà peso alla pesca, limitando il trasporto di animali vivi per ragioni legate alle produzioni alimentari nella UE, riducendo la pesca intensiva e vigilando sul divieto di utilizzo di sistemi di pesca non sostenibili.

Proposta di abolizione del finning, ovvero l’asportazione delle pinne degli squali a fini alimentari e rigetto dell’animale ancora vivo in mare.

Sul fronte pet, ridurre al 10% l’Iva sui trattamenti sanitari e sul cibo. Contrastare il commercio di animali selvatici e attuare un maggior controllo della cessione di quelli domestici, “al fine di evitare fenomeni che non rispettino il benessere come le puppy farm dell’est Europa” e “superare, con la prospettiva del divieto, l’utilizzo negli spettacoli circensi”.

Unione Popolare: un Garante nazionale dei diritti

Nel programma della lista dell’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris, di Potere al popolo, del Partito della Rifondazione comunista e di ManifestA il riferimento agli animali è conciso: “Tutela del benessere animale e istituzione del Garante nazionale. Sostegno alle misure proposte dalle associazioni animaliste”.

Impegno Civico

Anche la formazione di Luigi Di Maio si allinea alla proposta, condivisa da molti, dell’istituzione di un Garante nazionale.

Azione-Italia Viva parla di fauna

Nessuno sguardo ai pets o agli allevamenti intensivi. Di animali si parla solo in termini di abbattimento dei cinghiali e di “risorse a copertura dei danni da fauna selvatica che minano la competitività delle imprese e persino la sicurezza pubblica”.

Centrodestra

Il centrodestra parla di animali in merito ad “Interventi di contrasto al fenomeno della proliferazione della fauna selvatica e alla diffusione delle epidemie animali”.

Fratelli d’Italia: stop alla tratta dei cuccioli e ruolo sociale dei pets

Nel programma di Fratelli d’Italia si prevede di inasprire le pene per i reati contro gli animali e l’organizzazione di “campagne di formazione e informazione sul loro rispetto”.

Altro obiettivo quello di fermare la tratta di cuccioli dall’Est Europa e il “riconoscimento del ruolo sociale e terapeutico degli animali d’affezione“.

Il partito di Giorgia Meloni non si esprime in merito agli allevamenti intensivi e all’abolizione della caccia.

Lega: Iva più bassa e black list per chi commette illeciti

Nel programma della Lega è presente un punto inerente la tutela ed il benessere degli animali. Tra le azioni concrete l’abbassamento dell’Iva sulle prestazioni veterinarie e sul cibo per gli animali domestici. 

Oltre alla lotta al randagismo – anche con una commissione parlamentare dedicata – e allo stop alla vendita di animali.

In merito ai canili si prevedono standard minimi nei canili ed un inasprimento delle pene in caso di maltrattamenti.

Si ipotizza inoltre la figura del Garante nazionale per i diritti degli animali e della creazione di una black list. 

Black list in grado di negare, a chi ha commesso illeciti nei confronti di animali, la possibilità di poterne detenere altri per un tempo congruo.

Forza Italia: sostegno all’adozione e pet therapy

E’ rimasto fermo al 2014 il Dudù Act per un nuovo welfare animale.

Ad oggi nel programma di Forza Italia si parla di animali in relazione alla “valorizzazione dell’approccio one health che connetta la salute degli esseri umani, quella degli animali e la salubrità dell’ambiente“, di “sostegno all’adozione degli animali in canili e gattili, inasprimenti di pena per coloro che maltrattano e abbandonano gli animali” e di “promozione della pet therapy a supporto delle persone con fragilità”. 

A esclusione di Alleanza Verdi – Sinistra, Movimento 5 Stelle, Unione Popolare e Italexit che hanno aderito al manifesto “Anche gli animali votano”, il tema del collegamento allevamenti intensivi e cambiamenti climatici è poco presente nei programmi dei vari partiti. Così come la tutela delle condizioni degli animali negli allevamenti intensivi.

E pensare che nella vicina Svizzera proprio il 25 settembre ci sarà un referendum per vietare gli allevamenti intensivi.

Il popolo svizzero è infatti chiamato a dire la sua sull’iniziativa popolare No all’allevamento intensivo in Svizzera.

Si vuole così garantire la dignità degli animali da reddito e sancirla mediante la Costituzione. E se dovesse vincere il SI gli allevamenti intensivi cesserebbero per sempre di esistere.

Nella maggior parte dei programmi italiani manca però la volontà concreta di iniziare ad intraprendere le azioni necessarie all’abbandono del sistema intensivo di allevamento, terribile per gli animali e deleterio per l’ambiente.

Le proposte che riguardano gli animali ci sono. Alcuni partiti sembrano più concretamente orientati ad azioni virtuose in loro difesa.

Per alcuni temi la strada è ancora tutta in salita, ma di certo l’attenzione degli elettori nei confronti di questi temi è in costante aumento.

Sarà compito delle associazioni animaliste firmatarie del manifesto Anche gli animali votano monitorare il post elezione.

A noi, al momento, spetta andare a votare a favore di chi tutelerà davvero – almeno si spera – i nostri amici animali.

 

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Info Rosella Schiesaro

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Nata a Savona, di origini toscane, Rosella Schiesaro ha svolto per più di vent'anni attività di ufficio stampa e relazioni esterne per televisioni, aziende e privati. Cura per LiguriaDay la rubrica Il diario di Tourette dove affronta argomenti di attualità e realizza interviste sotto un personalissimo punto di vista e con uno stile molto diretto e libero. Da sempre appassionata studiosa di Giorgio Caproni, si è laureata con il massimo dei voti con la tesi “Giorgio Caproni: dalla percezione sensoriale del mondo all’estrema solitudine interiore”. In occasione dei centodieci anni dalla nascita del poeta, ci accompagna In viaggio con Giorgio Caproni alla scoperta delle sue poesie più significative attraverso un percorso di lettura assolutamente inedito e coinvolgente.

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