Cani Bagnino

Animali fantastici eroi o insulsa carne da macello: la schizofrenia della nostra società 

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Tempo di lettura: 2 minuti

Vita e Dylan salvano cinque ragazzi in mare

Se ti viene a recuperare in mare mentre stai annegando, oppure dentro la tua casa che sta andando a fuoco, allora il cane di turno sarà chiamato eroe.

E’ di qualche giorno fa la notizia di Vita e Dylan, due golden retriever della SICS, Scuola Italiana Cani da Salvataggio, che hanno salvato la vita a cinque giovani.

Il pedalò del gruppo vacanze è affondato davanti alla spiaggia delle Saline di Palinuro, ma grazie a questi meravigliosi cani alla fine è andato tutto bene.

Se navighiamo sui social, da Facebook a Instagram e TikTok, vediamo che foto e video di animali impazzano.

Che si tratti del gatto di casa o del maialino nano, del leone addomesticato o del geco che viene a farci visita durante le calde serate estive, il fascino esercitato dal mondo animale non conosce battute di arresto.

Dai musetti teneri dei gattini allattati con il biberon e i ricci che si fanno fare il solletico sdraiati comodamente a pancia in su, ecco che si passa improvvisamente ad un mondo parallelo.

Il mondo parallelo degli animali da cibo

Camion con dentro centinaia di maiali boccheggianti trasportati per più di dieci ore sotto i 40 gradi di queste infuocate giornate di sole, per esempio.

Sul web girano video a dir poco raccapriccianti, ma che documentano le condizioni di questi poveri animali che termineranno la loro triste agonia in un macello.

 

Essere Animali

 

La loro vita e la loro sofferenza in cambio di un hamburger piuttosto che di una fetta di prosciutto.

L’elenco è lungo, quindi mi limito ad elencare poche voci: allevamenti di visoni scuoiati per la pelliccia, pulcini triturati, oche ingozzate per produrre il foie gras, agnellini strappati alla propria madre per celebrare la Pasqua nei nostri piatti.

Non passa giorno che non mi arrivi nella mail qualche richiesta di aiuto da parte di associazioni che si battono per migliorare le attuali condizioni degli animali.

C’è una forte domanda anche per quanto riguarda la firma di petizioni specifiche.

A metà luglio mi è arrivata la richiesta per firmare contro il disegno di legge  proposto dal Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e dal Ministro della Salute Roberto Speranza.

Si tratta della possibilità di apporre l’etichetta benessere animale su prodotti di allevamento dove gli animali il benessere non lo conoscono affatto.

Il lavoro delle associazioni animaliste

Animale Quality Italia, per esempio, è un’associazione che da oltre dieci anni racconta le storie degli animali sfruttati e maltrattati negli allevamenti e nei macelli italiani.

Insieme ad altre associazioni ha fatto sentire la sua voce e la discussione della legge è stata rinviata.

Quello che maggiormente colpisce nei reportage che le associazioni in difesa degli animali riescono a realizzare sotto copertura e comunque all’insaputa degli allevatori, è l’infinita crudeltà che assurge a normale prassi per la produzione di cibo.

Basti pensare al latte, un alimento che conosciamo fin dalla nascita grazie all’allattamento materno.

A parte il fatto che siamo gli unici, noi umani, a bere, dopo quello delle nostre madri, latte di un’altra specie, quello che angoscia è vedere un vitellino con la cavezza antisucchio.

Questo strumento, posto sulla bocca del piccolo, gli impedisce di succhiare il latte materno che in questo caso non è destinato a lui, bensì a noi umani.

Ci vuole consapevolezza per poter scegliere liberamente

Ho sempre pensato che nutrirsi della sofferenza altrui non possa portare a nulla di buono.

Oltre l’aspetto etico, quello che davvero mi inquieta e mi inorridisce è la mancanza di consapevolezza.

E la mancanza di consapevolezza rischia di far fare, a noi tutti, scelte diverse da quelle che faremmo se solo sapessimo con più trasparenza che cosa si nasconde dietro la produzione di una fetta di carne, un litro di latte o un pollo arrosto.

 

Margherita Hack

 

Personalmente voglio essere libera di poter scegliere che cosa mangiare e bere.

Un po’ come per le sigarette: ormai è risaputo i danni che provocano, i pacchetti hanno le loro scritte di legge, ma è ovvio che se io voglio fumare fumo. Però so che posso ammalarmi proprio a causa di questa scelta.

Infine, per tornare a Vita e Dylan che hanno salvato i cinque ragazzi in vacanza, non mi piace affatto questa inquietante schizofrenia.

Titoli cubitali, peraltro meritatissimi, per i cani bagnino, i cani antivalanga ed anti terremoto, le foto del maialino nano che girella felice per casa e poi dall’altra parte tutte le crudeltà inflitte ad altre tipologie di animali.

Una volta i macelli erano in città, ora li hanno spostati fuori per non farci vedere nulla di quanto succede dentro.

Tutto questo non va bene. Torno a dire che io voglio essere libera di poter scegliere. E per scegliere devo sapere. Senza censura, senza retorica. 

E diceva sempre Margherita Hack: “Credo che uccidere qualsiasi creatura vivente sia un po’ come uccidere noi stessi e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano.”

 

INFO ASSOCIAZIONI

AnimaLiberAction

Essere Animali

Animal Equality Italia Onlus

 

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Info Rosella Schiesaro

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Nata a Savona, di origini toscane, Rosella Schiesaro ha svolto per più di vent'anni attività di ufficio stampa e relazioni esterne per televisioni, aziende e privati. Cura per LiguriaDay la rubrica Il diario di Tourette dove affronta argomenti di attualità e realizza interviste sotto un personalissimo punto di vista e con uno stile molto diretto e libero. Da sempre appassionata studiosa di Giorgio Caproni, si è laureata con il massimo dei voti con la tesi “Giorgio Caproni: dalla percezione sensoriale del mondo all’estrema solitudine interiore”. In occasione dei centodieci anni dalla nascita del poeta, ci accompagna In viaggio con Giorgio Caproni alla scoperta delle sue poesie più significative attraverso un percorso di lettura assolutamente inedito e coinvolgente.

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