Cani, gatti, ricci, coccinelle, lucciole: animali ed insetti mi hanno sempre tenuto compagnia, fin da quando abitavo in una casa con un giardino immenso. Da bambina mi divertivo a contare le coccinelle sul muro, mentre i gatti andavano e venivano liberi ed indisturbati.
Ogni tanto, per loro gentile concessione come si conviene ad un felino che si rispetti, si avvicinavano per salutarmi e per prendersi qualche coccola.
Il primo cane è arrivato tardi: un batuffolo di 200 gr. abbandonato in mezzo alle frasche di Ellera.
Sopravvissuta per miracolo, Lilli è stata un cane speciale, con la zampina anteriore destra paralizzata alla nascita. Ma la sua energia e la sua voglia di vivere hanno vinto su tutte le più infauste previsioni.
La sua fame atavica mi ha costretto per anni a non lasciare incustodito nessun tipo di cibo. E malgrado le mie attenzioni i suoi bottini sono stati molteplici e sempre di ingenti quantità: dal filone di pane alla fettina di carne, dal prosciutto alla formaggetta e via dicendo.
Mio figlio all’epoca aveva 4 anni e si è dovuto abituare a mangiare arrampicato sul divano: la Lilli arrivava ovunque e in un nanosecondo rubava qualsiasi cosa.

Quando a dieci anni è morta, in famiglia abbiamo vissuto un lutto vero e proprio.
Oggi scrivo di lei perché quando ho letto il post di Michelle Hunziker per la sua adorata Lilly ho capito che davvero il dolore per la perdita del proprio amico peloso è un sentimento fortissimo per tutte le persone che hanno la fortuna di amare un pet.
Ho letto tantissimi commenti al post e ho notato con piacere la totale assenza di frasi cattive ed astiose, di quelle che ormai sui social sono all’ordine del giorno per un qualsiasi argomento scritto da chicchessia.

Di solito chi vive con un peloso, canino o felino che sia, possiede una buona dose di empatia e di amore incondizionati che riesce a condividere con quanti gli stanno vicino. Dopo la morte di Lilli non sono riuscita a pensare subito ad un nuovo amico. Ma con il passare degli anni la tiritera di mio figlio all’epoca undicenne era sempre la stessa: una casa senza un cane o un gatto non è una casa.
Potere dell’imprinting: aveva tre giorni quando Lilli l’ha incontrato per la prima volta a casa e l’ha riempito di baci come se stesse aspettando da tempo il fratellino umano da accudire e proteggere.
Il rapporto che si instaura tra un bambino ed un pet è davvero straordinario perché autentico, senza mediazioni e assolutamente sincero.
Ho aspettato dieci anni e poi ho ceduto alle insistenti richieste di Marco ed è arrivato Winston, un chiwawa meraviglioso che ogni giorno condivide con noi gioie, problemi, preoccupazioni: a tutti gli effetti uno di famiglia.
Certo, vale la pena ricordare che un cane è davvero un impegno, ma la ricompensa è un amore infinito, disinteressato e puro.
Winston ci è stato accanto durante questo lunghissimo lockdown: lui senza mascherina, noi mascherati per portarlo fuori. Ma ci ha permesso di mantenere i nostri ritmi quasi normali: accudire un cane e prendersene cura è per noi umani una medicina preziosa.
Nei momenti diciamo normali o in quelli più complicati il nostro amico peloso sarà sempre in grado di capire il nostro stato d’animo e di starci vicino con amore incondizionato.

Quello che non deve mai mancare è il rispetto: un pet non è un giocattolo per bambini o un passatempo per adulti.
La relazione deve sempre tenere conto della specificità dell’animale. Tradotto in soldoni: se volete un cagnolino per toilettarlo a festa e per dipingergli le unghie con lo smalto, evitate pure. Compratevi una bella bambolina e fatele tranquillamente tutte le treccine e i trucchi che volete, ma lasciate stare cani e gatti e la loro dignità animale.
Che poi quando il nostro amato pet ci lascia per sempre è davvero un momento terribile.
So perfettamente quello che prova adesso Michelle Hunziker e come lei tutte le persone che si trovano a dover affrontare la perdita del proprio pet. Non importa quanti anni abbiamo: la gioia ed il dolore che proviamo con il nostro amico – davvero il nostro migliore amico – sono sentimenti puri che ci portiamo dentro sempre, da zero a cento anni.
Se vi interessa capire come da sempre il nostro rapporto con gli animali influenzi ed ispiri la nostra vita sotto tutti i punti di vista leggete il bellissimo volume “Fondamenti di zooantropologia: zooantropologia teorica” – Safarà Editore – dell’etologo Roberto Marchesini che da oltre vent’anni studia il rapporto dialogico tra l’uomo e le altre specie.
Buona lettura!