«Purtroppo, quello che sta avvenendo in questi giorni, con la maggioranza divisa sulla Riforma del Catasto e con il Governo che ne fa una bandiera, dimostrano che i nostri timori non erano e non sono infondati. L’Europa ha ordinato di utilizzare la riforma catastale per trovare le risorse necessarie a compensare la riduzione del corso del lavoro. La proprietà immobiliare è il vitello grasso (ma in realtà sempre più magro) da sacrificare, che considera i proprietari di casa ricchi polli da spennare. Genova sarà tra le aree più stangate» – così, senza molti giri di parole, il presidente di Ape Confedilizia Genova interviene (come fatto in precedenza) su quella che potrebbe diventare una nuova stangata per tutti coloro che sono proprietari.
Nasini ricorda anche che la «Commissione Finanze della Camera si è soffermata a discutere a lungo su un articolo che non avrebbe dovuto essere contenuto nella riforma fiscale, in seguito all’accordo raggiunto il 30 giugno nella stessa Commissione e nella sua omologa del Senato. Il problema è che l’incremento dell’imposizione immobiliare è l’obiettivo dichiarato della revisione del catasto, come può leggersi nella relazione del Ministero dell’economia e delle finanze che accompagna il testo governativo.
Un testo, peraltro, che è irricevibile anche nel merito, sia per la sua estrema (e quindi pericolosa) genericità, sia per la sua connotazione fortemente patrimoniale. Il Governo ha messo nero su bianco che la revisione che propone ha il preciso scopo di predisporre un ulteriore aumento della già smodata tassazione sugli immobili. Il nostro territorio sarebbe uno dei maggiormente interessati dall’incremento fiscale».
E aggiunge “La “Analisi Tecnico-Normativa” del Ministero dell’economia e delle finanze, che accompagna il testo del disegno di legge, evidenzia infatti che la revisione “è coerente” con le raccomandazioni della Commissione europea che chiedono all’Italia di “compensare” la riduzione della tassazione sul lavoro con “una riforma dei valori catastali”.
Poi, rispetto al momento che stiamo vivendo: «Siamo di fronte a una crisi umanitaria senza precedenti e a Roma si approfitta del fatto che le persone pensino solo alla guerra e a chi soffre, per procedere sotto banco a quella che sarà una stangata».