vita sociale del cane
La vita sociale del cane secondo BDOG BFREE

La vita sociale del cane: l’importanza dell’autonomia e della libertà in una relazione sana secondo BDOG BFREE

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Tempo di lettura: 2 minuti

Siamo arrivati all’ultimo incontro della “vita naturale del cane secondo BDOG BFREE” ed è proprio con i cani liberi e quindi la vita secondo natura che chiuderemo il cerchio. In quest’ultimo articolo parleremo della vita sociale del cane e dell’importanza dell’autonomia e della libertà in una relazione sana.

Prima di procedere, però, con un’analisi più approfondita sull’importanza dell’autonomia e della libertà in una relazione sana, eccovi una spiegazione live sull’argomento nel nostro nuovo ed ultimo video.

Buona visione!

Nei paesini del sud Italia, che ospitano paesaggi naturali e lontani dal caos cittadino, si possono osservare comportamenti umani di attenzione e rispetto, per i cani liberi, i quali vengono anche accuditi, pur continuando a vivere la loro vita in autonomia.

Spesso l’uomo è portato a pensare che un cane per essere al sicuro debba essere tenuto in cattività. Per questo negli ultimi decenni, abbiamo iniziato a rinchiuderli nei canili, senza però tener conto del fatto che questo per loro vuol dire essere privati della loro libertà, delle loro famiglie e della loro vita. I cani liberi d’altronde, sono per noi un patrimonio di valore inestimabile.

Ma la domanda sorge spontanea, perché noi dobbiamo decidere cosa sia meglio per la loro vita?

Oggigiorno quindi, dovremmo avere il coraggio di adottare solo nei canili, cercando così di dare una nuova vita a questi meravigliosi animali. Per questo, è importante scegliere la via delle adozioni consapevoli, in cui è previsto un percorso di conoscenza ed in cui la relazione venga creata prima di trovarsi con un estraneo in casa, in modo da scegliersi e capire passo dopo passo se quello è il cane adatto a noi e alla nostra vita e soprattutto se noi e il contesto in cui viviamo siamo adatti per lui.

Ma adesso veniamo alla classica frase tipica delle adozioni: “lo prendo cucciolo così lo cresco come voglio io”…

Ma la vera domanda è: “Su quali basi, con quali conoscenze, e con quali competenze, pensiamo sia meglio adottare un cucciolo piuttosto che un adulto?!

Nella maggior parte dei casi una famiglia che adotta un cane non ha la minima idea di quali siano i bisogni etologici di un cane, né di come si possa comunicare con lui. Per questo spesso, si finisce per chiedere ai cani di vivere in modi che comprimono il loro vero essere ed inibiscono quel che potrebbero diventare.

 

 

Spesso le persone quando decidono di prendere un cane, vorrebbero che questo somigliasse perlopiù ad un “peluche”.

Quindi vorrebbero che non abbaiasse, che non grattasse il parquet, che non si sporcasse o che non mangiassero assolutamente nella da terra e così via. In poche parole tendono a dimenticarsi che hanno preso un cane e che dovrebbero rispettarne la natura.

Penso che il tema di questo episodio, possa essere descritto in modo azzeccassimo da alcuni tratti del libro di Marc Bekoff e Jessica PierceI cani senza di noi”, in cui viene ipotizzato un mondo in cui noi improvvisamente l’essere umano viene a mancare.

La domanda sarebbe quindi: i cani potrebbero sopravvivere senza di noi?

In questa lettura vengono analizzati vantaggi e svantaggi di questa situazione e ciò che si evince, nostro malgrado, è che i cani vivrebbero tranquillamente senza di noi e che probabilmente per loro sarebbe un guadagno piuttosto che una perdita.

Negli anni, il cane e l ‘uomo hanno sviluppato un legame che si è andato via via a rafforzarsi durante il processo evolutivo, portando così i cani a vivere nelle nostre città, nelle nostre case e sui nostri letti.

Purtroppo però questa condizione ha fatto emergere la naturale predisposizione dell’uomo all’accudimento ed alla cura.

Cosa che in molti casi, ha portato l’essere umano a vedere i propri cani come eterni bambini, considerandoli figure eternamente bisognose di cure, proprio come fossero dei cuccioli.

In questo modo però, non ci rendiamo conto che nella realtà dei fatti, stiamo impedendo al cane di maturare in maniera sana e sviluppare quell’autonomia di cui hanno bisogno.

 

 

Questo tipo di approccio “malsano”, pone le basi per l’instaurazione di rapporti di dipendenza e compensazione, che portano il cane a non essere in grado di stare solo in casa, o di rapportarsi con cani e persone, o di non saper affrontare delle scelte nelle sfide della vita quotidiana.

Questa situazione viene spesso a crearsi come conseguenza della mancata conoscenza di chi è il cane, del suo linguaggio, dei suoi bisogni etologici, ma soprattutto delle sue caratteristiche individuali.

Questa mancanza di consapevolezza è alla base degli errori che si compiono fin da subito nella scelta del cane, fatta troppo spesso sulla base di preferenze estetiche o spinte emotive.

Un grande passo avanti nel rispetto di questi animali, sarebbe quello di disincentivare la selezione artificiale dei cani e la produzione incontrollata di cuccioli, che sempre più si allontana da quella che è la vera essenza del cane.

La chiave per avere una relazione sana, è proprio quella di riconoscere ogni individuo nella sua unicità fin dal primo momento in cui decidiamo di averlo al nostro fianco.

Nella speranza che questo video vi possa aiutare a riflettere sulla vita sociale del cane e l’importanza dell’autonomia e della libertà in una relazione sana secondo BDOG BFREE, vi invitiamo a vedere anche i video precedenti, augurandovi buona visione. Fateci sapere nei commenti cosa ne pensate.

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Info Chiara | Nachiko & co

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Mi chiamo Chiara ed i miei cani si chiamano Nachiko & Avery, fin da piccola ho sempre avuto la passione per gli animali, soprattutto per i cani. Grazie a loro ho deciso di accrescere la mia cultura cinofila, leggendo libri, partecipando a webinar e collaborando con centri cinofili ed associazioni. Spero con i miei articoli di potervi aiutare a sviluppare le vostre conoscenze sul mondo della cinofilia e degli animali.

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