Patrizia Zunino è un fiume in piena quando racconta di sé, della sua vita, delle sue borse.
Tanto per capirci, le ho chiesto due o tre foto e me ne inviate cinquanta, corredate di vocali per spiegarmi per filo e per segno di che cosa si trattasse.
Patrizia ha un’energia davvero contagiosa e fin dalla prima volta in cui ci siamo incontrate ho capito il perché, o almeno uno dei perché, del suo successo.
Impossibile elencare tutte le manifestazioni cui ha partecipato in Italia e all’estero: dalla Milano Fashion Week all’inaugurazione della Scalinata Borghese a Genova, alla direzione artistica di Lanterne e Caruggi.
E poi un’installazione a Casa Jorn, uno shooting fotografico per Marie Claire, una sfilata al Palazzo della Borsa. Patrizia è un vero e proprio vulcano di idee. Ah, suona anche il pianoforte e l’organo.
Ora, piuttosto, cerchiamo di farci raccontare qualcosa…
Patrizia, Sacanò Bags nasce nel 2018, ma in realtà già prima di allora realizzavi borse. Poi che cosa è successo?
In tutta la mia vita sono alla ricerca costante della felicità. Desidero sempre provare emozioni, mi deve mancare il respiro. Detesto vivere nel grigio. A 36 anni mi sono separata, dopo la morte di mio padre che è mancato giovanissimo, a soli 56 anni. Poi la svolta del cuore: ho incontrato Marco, stiamo insieme da 22 anni ed il nostro è un legame vivace e profondo.
Sì Patrizia, ma le tue borse quando nascono?
Nel 2018. Avevo 53 anni, mi stavano per licenziare da una casa di riposo e allora, anziché abbattermi, ho deciso di investire le mie energie su quella che fino ad allora era semplicemente una passione: le borse.
“Adesso so che cosa fare da grande” ho pensato. E così ho trasformato un problema in una nuova opportunità. Noi donne non dobbiamo abbatterci, dobbiamo essere in grado di riprogettarci e di dedicarci a quello che veramente amiamo. E, soprattutto, dobbiamo volerci molto bene.
Tornando alle borse, poiché sono ligure fino al midollo ed innamorata della mia regione, ho pensato di omaggiarla dedicandole a lei.
Sacanò in dialetto arcaico genovese vuole dire cesta della spesa: ho quindi pensato di realizzare una borsa per portare la mia Liguria sempre in giro.
Il mio obiettivo era di attualizzare l’immagine della della mia regione, andare oltre il solito “bianco e blu.”
Allora ho pensato ad un simbolo da poter riprodurre ed ho scelto il ragno genovese, al quale sono poi seguite le edicole mariane e poi tutta la tradizione dei pizzi, dei merletti e delle stoffe.
Dove attinge la tua creatività?
Nasce tutto in famiglia. Mi sono ispirata alla mia mamma Teresa, una donna di estrema eleganza che usciva sempre con scarpe e borsa appaiate. Da lei ho ereditato l’amore per il gusto e la creatività. Era una donna che non passava certo inosservata.
Da mio papà Attilio, impresario edile, ho invece ereditato l’amore per l’architettura, per i caruggi e le case. Sono cresciuta respirando la polvere del cemento: adoravo stare in cantiere con il mio papà! Ed ho cercato di riprodurre gli elementi architettonici nelle mie borse.
A che tipo di donna sono dedicate le tue creazioni?
A una donna che vuole essere ricordata.
Le mie clienti mi raccontano sempre che quando indossano una mia borsa, ovunque vadano viene loro chiesto dove l’hanno comperata.
Mi piace la donna che ha stile, sempre: la signora ligure con il filo di perle, essenziale e raffinata.
Amo dire che le mie borse sono vintage, ma adatte ad una donna moderna.
Ed è proprio così: le mie borse si adattano a tutte le donne che desiderano indossare una creazione unica, realizzata a mano con i migliori materiali ed assolutamente originale.
Il mio motto è: nel cuore le radici, nella testa l’unicità delle cose, nelle mani la competenza artigianale.
Come nasce la collaborazione con Alice di Temide e, soprattutto, che cosa avete in mente?
Mi ha contattata Alice, affascinata dal ragno genovese. Il nostro è stato un incontro fortunato, ci siamo piaciute subito e Alice mi ha proposto di diventare direttore creativo dei suoi due negozi, quello di Savona e quello di Genova.
Abbiamo in mente alcuni progetti davvero esplosivi. Il primo ci vede protagoniste dall’8 al 10 aprile di ArteGenova 2022 dove presenteremo la nuova collezione di borse dedicate alla Liguria.
Mi piace collaborare con le altre persone, sono una Gemelli. Penso sia davvero bello e arricchente unire due mondi per crearne un terzo che amplifica e valorizza gli altri due.
Sei una donna alla quale piace restituire parte di quello che ricevi: sei molto attiva anche con le associazioni di volontariato e di aiuto.
Esattamente. Dono le mie borse a sostegno di alcune iniziative.
A Genova ho collaborato con Barbara Bavastro, la responsabile di Wall of Dolls Liguria per raccogliere fondi contro la violenza sulle donne.
Seguo anche altre iniziative, come ad esempio le bomboniere solidali per l’Associazione l’Arca. Realizzate all’uncinetto su richiesta delle famiglie che hanno i bambini ricoverati in ospedale e che desiderano donare una bomboniera il cui ricavato andrà al reparto di Neonatologia Infantile del San Martino.
Quali altri simboli utilizzi per le tue borse e quali materiali prediligi?
Le mie borse sono in continua evoluzione. Le ho portate a Genova presso l’atelier Bijoux Dinamic Lab di Gilda Mazza che mi ha convinto ad andare alla Milano Fashion Week.
Qui ho presentato la collezione di paglia ed eco-pelliccia: la paglia dedicata al caldo della Liguria, la mia regione, e l’eco-pelliccia dedicata al freddo di Milano.
E’ stata un’esperienza strepitosa, nel 2020, e le mie collezioni hanno incontrato molto successo.
Per quanto riguarda il ragno genovese stiamo pensando, con Alice, di rivisitarlo e di renderlo più attuale e glamour per la donna di oggi.
Ho già realizzato ceste con i piatti dell’antica Liguria ed ora vorremmo creare delle piccole opere d’arte per impreziosire le borse.
Bellissime le borse con inserti di eco-pelliccia. E’ fondamentale che la moda lanci un messaggio importante contro l’utilizzo della pelliccia vera. Sei d’accordo?
Le borse con inserti di eco-pelliccia hanno avuto un successo strepitoso. Merito della scelta animal friendly e della eccellente qualità dei prodotti utilizzati, trattati in modo particolare con un risultato estremamente naturale.
Personalmente non indosso pellicce e credo sia davvero molto importante che la moda lanci un messaggio contro l’uccisione degli animali da pelliccia.
Le mie collezioni incontrano il favore di molte donne anche per questo motivo.
Il lockdown ha rallentato una miriade di eventi e ha ridistribuito le priorità. Sicuramente il comparto moda ne ha risentito molto, ma è altrettanto vero che c’è bisogno di oggetti belli. Come prevedi sarà il prossimo anno?
Tanto per rendere l’idea, prima del Lockdown viaggiavo su circa venticinque eventi l’anno, nel 2021 gli eventi saranno stati sì e no quattro o cinque.
Fortunatamente mi ero organizzata per le vendite on line e così le mie clienti hanno potuto acquistare lo stesso le loro borse preferite.
Ho ricevuto anche numerosi ordini: le mie borse, totalmente handmade, sono assolutamente personalizzabili. Mi sono quindi dedicata a nuovi progetti e a nuove linee.
Accade sempre che l’artista vada in protezione: quando arriva un momento brutto noi artisti creiamo, trasformiamo il dolore in energia creativa.
L’anno scorso è stato un anno pesante, ma non mi sono buttata giù, ho cercato di attingere alla mia arte e di andare avanti pensando a momenti decisamente migliori.
E questo 2022 che cosa pensi ci riserverà?
Spero davvero che il peggio sia ormai passato. Dal mio punto di vista continuo a creare e ad organizzare i prossimi eventi. Incrocio le dita e dico che il più vicino potrebbe essere addirittura già a marzo…
La bocca della verità
Venti curiosità per conoscere ed apprezzare meglio
PATRIZIA ZUNINO
Nome completo e soprannome
Patrizia Zunino detta Pappy
Le tue origini
Ligure
Età
Nata il 16/06/1964, 57 anni, Gemelli
Studi
Liceo Artistico
Professione
Artista
Famiglia
Mio marito Marco, i miei figli Alice e Gabriele, i miei nipoti Ginevra, Lorenzo e Athena, il mio cane Mosè
Una canzone
Losing my Religion dei R.E.M.
Un artista
Gustav Klimt
Un film
A star is born di Bradley Cooper
Un libro
Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen
Una parola/frase
L’amore è la spiegazione di tutto, Papa Francesco
Un animale
Il cane
Un luogo
Costiera amalfitana
Una bevanda
Acqua
Un piatto
Farinata
Un tuo pregio
Solarità
Un tuo difetto
Talvolta troppo spontanea
Un desiderio
Che le persone che amo stiano bene
Un rimpianto
Nessun rimpianto
Il tuo prossimo progetto
La mia prossima collezione di borse
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