Dopo un’edizione interamente on-line, quest’anno il Festival della Scienza è ripartito in presenza con tantissimi appuntamenti per raccontare la scienza in maniera coinvolgente e appassionata.
È intorno alla parola chiave Mappe che si sviluppano tutti gli eventi del Festival. Un filo rosso che ci guida anche ad appuntamenti speciali “fuori Festival” nelle aree protette della Liguria.
Ci spostiamo nel Parco del Beigua, ma non dimenticate scarpe da trekking e binocoli, perché qui si fa birdwatching!
Domenica 24 e domenica 31 ottobre al Centro Ornitologico di Case Vaccà, sulle alture di Arenzano, ci aspetta l’esperta del Parco per raccontarci le migrazioni e le rotte di volo che si intersecano in quello che è uno dei più noti hot spot italiani per l’osservazione dell’avifauna.
I grandi veleggiatori sono ormai partiti verso l’Africa, ma non tutte le specie affrontano migrazioni a lungo raggio. C’è chi preferisce spostamenti più brevi senza lasciare la nostra regione, ma si abbassa di quota verso temperature più miti.
Ecco allora il Pettirosso, il Codirosso spazzacamino, la Rondine montana: piccoli abitanti del Beigua che mettono in atto strategie difensive per sopravvivere all’inverno.
Scopriremo la differenza tra penna e piuma, ma anche tra le penne delle ali e quelle della coda. Tante curiosità raccontate con rigore naturalistico e utili suggerimenti per l’osservazione e l’identificazione delle specie che potremo incontrare lungo il sentiero ornitologico del Parco.
E per chi ha un giardino non mancherà un laboratorio didattico per imparare a costruire una mangiatoia utile a sostenere gli uccellini attraverso l’inverno. La partecipazione alle attività è libera e gratuita, dalle ore 10:30 alle 15.
Dai cieli del Beigua voliamo in picchiata nelle viscere della terra: mettiamoci il caschetto ed entriamo nel cuore della montagna seguendo le mappe geominerarie. Siamo alla Miniera di Gambatesa, in Val Graveglia, nell’entroterra di Lavagna, oggetto in questi mesi di lavori di riqualificazione che permetteranno l’ampliamento del percorso di visita.
Per il Festival il Parco dell’Aveto propone due fine settimana di apertura straordinaria del sito minerario dedicate alla prima Cantica della Divina Commedia. Una rilettura della quotidianità della dura vita dei minatori che si lega anche alle celebrazioni per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta.
Si inizia sabato 23 ottobre con la commedia in genovese “Dante a… gambateisa” messo in scena dalla compagnia “I Rüspanti”, un omaggio alla gente della Val Graveglia che accosta il lavoro in miniera all’Inferno dantesco.
Si prosegue domenica 24 e sabato 30 con quattro rappresentazioni quotidiane di “Un Inferno in Miniera” della compagnia Scena Attiva: nella suggestiva ambientazione mineraria si alterneranno il racconto della vita di chi lavorava a Gambatesa e l’incontro con i più noti protagonisti dell’Inferno, in un affascinante intreccio dei piani narrativi.
Inoltre nei fine settimana di apertura, dalle 10 alle 17:30, si potrà visitare l’esposizione di mappe geologiche e geominararie e si potrà visitare il sottosuolo della miniera, mentre i più piccoli potranno partecipare a laboratori tematici. Le iniziative sono gratuite con prenotazione obbligatoria, è richiesto il Green Pass (info-line: tel. 347.5684388 – 0185.338876).
Rimanete in città? Allora non potete perdere i laboratori al Museo di Storia Naturale G. Doria di Genova inseriti nel programma del Festival.
Il Parco dell’Aveto propone laboratorio per ragazzi “La mappa È il territorio” per imparare a orientarsi con l’utilizzo delle carte geografiche, mentre il Parco del Beigua collabora con ADM – Associazione Didattica Museale per “Ci becchiamo in giro” un divertente gioco a squadre a tema biodiversità, con particolare riferimento alla classe degli uccelli, per volare sulle ali della geografia.
I Parchi liguri si ritrovano poi tutti insieme al Palazzo del Principe per “MOMA, un percorso di biodiversità: tra MOnti e MAre, alla scoperta dei servizi ecosistemici“, il laboratorio di Regione Liguria in programma a Palazzo del Principe.
Scopriremo il ruolo degli elementi naturali nei processi di regolazione dell’ambiente e l’importanza che hanno nelle produzioni locali, che conservano il gusto della biodiversità del nostro territorio. Non mancherà un assaggio di formaggi di montagna, a rappresentare la varietà delle lavorazioni delle aziende agricole che lavorano nei Parchi.