Complicità tra amiche
Io e Anna

Voglio un’amica speciale, di quelle amiche fatte così…

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Tempo di lettura: 2 minuti

A vedere i profili social – il mio compreso sia ben chiaro – sembra che viviamo tutti una vita in vacanza. Tra aperitivi, cene, hotel di lusso o quasi, treni, aerei e yacht. Tutti belli abbronzati, truccati, lisciati al meglio. Tutti allegri, spensierati, di ottimo umore. Soprattutto, tutti senza problemi!

Sappiamo bene che alla fine della fiera non è proprio così. Le foto che postiamo sono assolutamente veritiere, ci mancherebbe! Ma conta di più quello che condividiamo o quello che non vogliamo far sapere a chi, con interesse reale o superficiale, sbircia il nostro profilo?

Contano entrambe le cose. C’è chi trova sciocco fotografare le portate di un menù, che stia mangiando da Cracco o da McDonald poco importa. Così come c’è chi ama condividere le proprie esperienze culinarie per poter suggerire ad altri questo o quel locale.

Poi ci sono loro, ovviamente: i Social Vip. Quelli sempre perfetti e in location spaziali che quando vedi le foto a dire il vero un po’ t’incazzi.

Bionde e mori palestrati, manco un filo di grasso a pagarlo oro, bevono champagne come fosse acqua e si spostano con l’aereo privato, altro che code sulla A10 come noi comuni mortali. 

Ma, lo sappiamo che c’è sempre un ma. La vita non scorre sempre come vorremmo e questo vale anche per gli influencer più famosi, per gli artisti di fama mondiale, per i presidenti di questo e quello. Vale per i primi, per i secondi, per  i terzi e vale per gli ultimi.

Ci sono giorni in cui nessuna foto figa su Instagram o su Facebook riesce a consolarci e a ridarci un barlume di sorriso. La cena da Cracco pare un miraggio e solo gestire la giornata ci costa una fatica disumana.

Ci sono giorni in cui ci vuole assolutamente qualcosa di più. Per esempio un’amica.

Un’amica speciale, di quelle che ti ritrovi accanto dall’infanzia o di quelle che la vita ti ha fatto incontrare più avanti negli anni.

In quei giorni sospesi tra il pianto e la disperazione, tra l’ansia e la depressione totale.

In quei giorni stupidi, pieni di niente e in cui sai che solo una risata ti salverà.

In quei giorni allegri di prima mattina senza un ragionevole perché.

In tutti quei giorni hai una certezza e una zattera cui aggrapparti: la tua amica speciale.

E allora prendi il cellulare e scrivi un messaggino, oppure passi direttamente alla telefonata. Basta il tuo ciao e la tua amica parte subito con la domanda di rito e la voce preoccupata: “Che succede?”.

La tua risposta dipende un po’ dalla giornata e da quello che può essere successo. Si va dal bisillabo “Nulla” al monologo concitato di almeno cinque minuti con voce strozzata, incazzata e sull’orlo della disperazione.

Dall’altra parte del telefono l’amica se ne guarda bene, in entrambi i casi, dall’aggiungere parole o dall’interrompere. Che si tratti di un silenzio prolungato o della riproduzione in diretta di una tragedia greca, l’amica conosce bene tempi e modalità di reazione.

C’è poi, ovviamente, il giorno in cui i ruoli magicamente si ribaltano. E allora sei tu a dover affinare l’orecchio, ma soprattutto il cuore, per tendere la mano.

E non le fai le foto e le storie su Instagram e su Facebook. Perché certi momenti li puoi condividere solamente con poche persone.

A volte cerchi di far uscire dal cilindro la soluzione magica per risollevare l’umore della tua amica. E allora ti inventi all’istante un viaggio: che siano due, cinque, dieci giorni, talvolta l’importante è preparare una valigia e partire.

Staccare il cervello, vedere posti diversi e conoscere persone nuove con le quali parlare del tempo e di Marte!

Ci si organizza in poco tempo tra amici perché si conoscono i gusti uno dell’altro. E’ semplice buttare in valigia lo stretto necessario e salire sul primo aereo o sul primo treno.

Perché conta il viaggio, lo stare insieme, a volte il silenzio, perché tra amici si comunica anche così.

E se non si può partire per un viaggio, si parte restando in città. Basta organizzare un aperitivo, una cena, una trasferta mentale di qualche ora per fare pace con i pensieri, le preoccupazioni e le menate quotidiane che noi tutti ci troviamo a dover gestire ogni giorno.

Per i Social Vip è diverso, ovvio. Che sia una spalla lussata, un piccolo malore, un incidente, un lutto, i Vip possono trovare sulle loro pagine social il conforto, almeno a parole, di milioni di followers.

Io, comune mortale, mi “accontento” della mia amica speciale. E lei di me, o almeno lo spero.

Che se andassi a scrivere, quando succedono, di cose brutte o complicate, altro che like…

I piccoli grandi guai quotidiani di chi non è famoso interessano a pochi.

L’importante, alla fine, è che ciascuno di noi abbia una persona amica sulla quale poter contare sempre e da chiamare – ma veramente – anche alle tre di notte perché a quell’ora hai perso pure il conto delle pecore.

“A volte basta un complice e tutto è già più semplice” cantava Vasco.

Il mio complice si chiama Anna.

Anna
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Info Rosella Schiesaro

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Nata a Savona, di origini toscane, Rosella Schiesaro ha svolto per più di vent'anni attività di ufficio stampa e relazioni esterne per televisioni, aziende e privati. Cura per LiguriaDay la rubrica Il diario di Tourette dove affronta argomenti di attualità e realizza interviste sotto un personalissimo punto di vista e con uno stile molto diretto e libero. Da sempre appassionata studiosa di Giorgio Caproni, si è laureata con il massimo dei voti con la tesi “Giorgio Caproni: dalla percezione sensoriale del mondo all’estrema solitudine interiore”. In occasione dei centodieci anni dalla nascita del poeta, ci accompagna In viaggio con Giorgio Caproni alla scoperta delle sue poesie più significative attraverso un percorso di lettura assolutamente inedito e coinvolgente.

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