Nonostante i divieti, centinaia di tifosi sono entrati senza green pass, senza mascherine e violando le ordinanze.
Dopo la vittoria degli azzurri agli europei e la giusta euforia che si è riversata in città è tempo di tirare le somme.
Per iniziare da quello che doveva essere un evento ordinato e controllato e che invece è degenerato nel caos.
Il sistema di controlli predisposto dal comune di Genova prevedeva infatti l’ingresso contingentato in Piazza De Ferrari solo dalle 19:30 in poi.
I tifosi hanno invece iniziato a riversarsi in piazza già dalle 18 armati di fumogeni, petardi, alcool e senza mascherine. Il tutto ovviamente vietato dall’ordinanza del sindaco.
A quel punto nonostante la presenza della polizia in tenuta antisommossa è risultato impossibile convincere i circa 150 tifosi ad uscire per sottoporsi ai controlli.
Anche il sindaco Bucci è intervenuto cercando di mediare con i tifosi che però non hanno ceduto e anzi hanno risposto con fischi e cori.
“Dovevamo chiudere prima? La piazza serve a tutti i cittadini genovesi e ai turisti. Non si può chiudere per una domenica intera perché qualcuno potrebbe fare il furbo” commenta Bucci.
“Mi dispiace ma questi comportamenti sono intollerabili. Se un’ordinanza dice che lì non ci puoi stare, non ci puoi stare, non importa se quelle persone fossero già presenti. Molte persone, famiglie con bambini, non sono entrate probabilmente per paura. Non so se poi abbiano deciso di andare al Porto Antico, spero che non abbiano dovuto rinunciare” conclude il sindaco.
Poi, poco prima dell’inizio della partita, altri giovani hanno abbattuto le transenne. Il risultato è stato che alla fine quasi nessuno ha mostrato il green pass o si è sottoposto a verifiche.
Ai disordini si è aggiunto inoltre un episodio di violenza su una giovane di 18 anni. La ragazza, seduta a cavalcioni sulle spalle di un’amica durante i festeggiamenti, è stata palpeggiata intimamente. Alle urla della giovane sono accorsi altri ragazzi che hanno raggiunto l’aggressore, visibilmente ubriaco.
Alla scena ha assistito anche il consigliere delegato alla protezione civile Sergio Gambino che, temendo in un’aggressione di massa ha fatto portare via l’uomo da un’ambulanza e ha chiamato la polizia.
L’uomo, un pakistano di 34 anni, è stato denunciato per violenza sessuale.