Con il nuovo Dpcm il mondo dello spettacolo rivive una chiusura, ma non di tutto.
Dopo numerose ricerche e richieste di chiarimenti arriva una risposta dal Ministero.
“Sono sospese i soli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto. Tutte le altre attività possono continuare ad essere svolte nelle norme del distanziamento sociale.”
Questa precisazione, arrivata dal Mibact (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo) ieri dà una nota di speranza al settore dello spettacolo che si è sentito ingiustamente colpito dal decreto. Quale? Se il teatro non può aprire al pubblico quale possibilità viene lasciata con questa nota? (nota MIBACT)
Intanto viene concesso l’insegnamento, nelle norme dell’igiene e della sicurezza. L’insegnamento è un’attività importantissima di formazione dei professionisti e gli spettatori di domani oltre ad essere una preziosa fonte di sostentamento degli artisti dell’oggi.
Inoltre molte compagnie e teatri continuano la loro attività di prove e di spettacolo organizzando spettacoli con fruizioni al pubblico non tradizionali.
Il Teatro dell’Arca, ad esempio, terrà i suoi spettacoli a porte chiuse e trasmettendoli in diretta streaming sulla pagina Facebook del Teatro Necessario Onlus.
Il Teatro Necessario è un progetto di teatro sociale nella casa circondariale di Marassi con attività di formazione creativa e terapeutica e un aiuto alla riabilitazione dentro al carcere.
Sabato 31 ottobre 20.30 in diretta sulla pagina Facebook dell’Associazione verrà trasmesso in streaming lo spettacolo Buenos Aires. Eventi che si terranno a porte chiuse sul palco del Teatro dell’Arca.
Il teatro è una attività di rappresentazione compiuta da un attore, con un pubblico in uno spazio. Quando attore e spazio si trovano in uno spazio diverso dall’attore di cosa stiamo parlando? Possiamo sempre parlare di teatro? In realtà non parliamo di nulla di nuovo, chi non si ricorda il teatro in televisione trasmesso dalla Rai? Le commedie di De Filippo o di Govi?
Sarà questo il futuro del teatro? Potrebbe esserlo? Ad oggi molte fruizioni del teatro in streaming sono lasciate alle dirette Facebook ma, se il mestiere del teatro è un lavoro e la macchina teatrale un’industria culturale e di intrattenimento, quale sostentamento può avere se non riesce a chiedere la riscossione di un biglietto?
Il teatro dell’Arca, ad esempio, lascia il suo pubblico libero di fare donazioni all’associazione.
Arianna Musso