Condannati 19 ex consiglieri regionali indagati per le cosiddette “spese pazze” durante la legislatura 2005-2010 che all’epoca aveva come presidente della Regione Claudio Burlando.
Il processo fa parte di un’inchiesta più grande: il primo filone si era chiuso a maggio 2019 con la condanna per 18 imputati tra cui anche l’ex viceministro leghista e attuale segretario regionale Edoardo Rixi.
L’accusa è quella di peculato e secondo l’accusa i consiglieri imputati avrebbero utilizzato soldi pubblici per acquisti non riconducibili alla loro carica tra cui piante, dvd, vino, hotel con spa, colazioni al bar e caramelle.
Condannati in primo grado:
- Michele Boffa (Pd – 1 anno 7 mesi e dieci giorni);
- Ezio Chiesa (Pd – un anno cinque mesi e dieci giorni);
- Luigi Cola (Pd – un anno e otto mesi);
- Giacomo Conti (Rifondazione comunista – un anno e sette mesi),
- Gino Garibaldi (Forza Italia – un anno e otto mesi),
- Antonino Miceli (Pd – un anno cinque mesi e dieci giorni),
- Cristina Morelli (Verdi – due anni),
- Luigi Morgillo (Forza Italia – un anno sei mesi e dieci giorni),
- Minella Mosca (PD – un anno e due mesi),
- Vincenzo Nesci (Rifondazione comunista – due anni),
- Pietro Oliva (Forza Italia – un anno sei mesi e dieci giorni),
- Franco Orsi (Forza Italia – un anno sei mesi e dieci giorni),
- Gianni Plinio (Alleanza Nazionale – un anno un mese e venti giorni),
- Matteo Rosso (Forza Italia – un anno e un mese),
- Gabriele Saldo (Forza Italia – un anno quattro mesi),
- Alessio Saso (Forza Italia – un anno e undici mesi),
- Carlo Vasconi (Verdi – un anno e quattro mesi),
- Vito Vattuone (Pd – un anno tre mesi e venti giorni),
- Moreno Veschi (Pd un anno e un anno e un mese).