Il successo del partito di Giovanni Toti sembra aver galvanizzato il neo presidente di Regione Liguria che si propone come leader nazionale.
“Matteo (Salvini) non è capace di gestire la coalizione” ha dichiarato al Corriere della Sera, lamentando anche il fatto che nessuno abbia festeggiato la sua vittoria.
In realtà lunedì sera piazza De Ferrari era vuota e non solo per la mancanza di militanti leghisti.
“Se Toti ha vinto e’ grazie alla coalizione” ha replicato asciutto Salvini.
Più duro l’ex Ministro Gian Marco Centinaio: “Il presidente della Liguria Giovanni Toti mi sembra alquanto ingeneroso nei confronti di Matteo Salvini che, quando Toti era considerato un appestato dopo essere uscito da Forza Italia, e’ stato l’unico a prenderlo e portarlo sui palchi alle varie manifestazioni della Lega.”
Diversi esponenti della Lega hanno ricordato che Toti è al suo posto grazie al passo indietro di Edoardo Rixi 5 anni fa. Anche Rixi ha commentato l’uscita:
“L’intervista di oggi rilasciata dal governatore Toti e’ uno scivolone mediatico frutto della poca lucidità post ubriacatura elettorale. Da domani spero che Toti ritorni in se’ e recuperi la memoria, ricordandosi che senza la Lega e senza Matteo Salvini non sarebbe dove è oggi”.
“Toti ha bisogno di coalizione di centro-destra.” – ha proseguito Rixi – ” Zaia invece no. Mentre la leadership di Zaia in Veneto è praticamente monocolore, in Liguria Toti ha ancora bisogno di tutta la coalizione di centro-destra per governare“.
Il neogovernatore ha risposto via FB cercando di mettere una pezza all’uscita poco felice.
“Caro Matteo
e cari amici della Lega,
siccome colgo qualche malumore intorno a una mia intervista sul Corriere della Sera che voleva invece essere uno sprone a costruire il centrodestra del futuro, di cui siete parte fondante e fondamentale, ribadisco qui il mio pensiero.
Nella mia Regione, come in molte altre, la nostra coalizione ha dimostrato di essere una forza politica elettoralmente fortissima e in grado, come è accaduto in Liguria, di conquistare mondi nuovi e allargarsi a cittadini che fino ad oggi non ci votavano o avevano smesso di votarci. Questo è il senso del successo della mia Lista, che ha drenato voti soprattutto da elettori di sinistra e 5 Stelle delusi.
Questa coalizione ha bisogno di essere ridisegnata, di uscire dallo schema della Seconda Repubblica, dei soliti partiti e delle solite liturgie. Questa coalizione ha bisogno di un leader che superi il suo ruolo di leader di partito, per diventare leader di tutti e candidato Premier di tutti. Questo leader deve sapersi spogliare della maglia di solo uomo di una parte per diventare la sintesi di tutti, deve saper costruire una nuova cosmogonia, che superi i vecchi schemi. Deve costruire una classe dirigente che non provenga solo dal proprio partito ma diventi una vera e propria classe dirigente di Governo. Solo così il centrodestra diventerà di nuovo una vera coalizione che si candida a guidare il Paese.
Gli elettori hanno indicato per questo ruolo di leader il Segretario leghista Matteo Salvini. Ne sono lieto, ho sempre avuto stima e amicizia per lui. Credo ricambiata. Ora dopo l’incoronazione, ribadita a più elezioni, delle urne, tocca a Salvini costruire quello che ho spiegato sopra. Indossi la giacca del capo coalizione, scardini le liturgie vecchie, proprie e altrui, diventi per intero il candidato Premier di tutta la coalizione, lavori per costruire una classe dirigente proveniente da tutte le sensibilità del nostro mondo.
Lanci insomma una vera costituente del nuovo centrodestra, una federazione nuova di forze, che raccolga tutte le energie migliori nate in questi anni. Io sarò con lui! Questo è il mio suggerimento lanciato da Genova, dove lo aspetto per festeggiare la vittoria, e dove sarò a lavorare per i prossimi cinque anni, ogni giorno, 24 ore al giorno, come ho promesso ai liguri.”