Ennesima provocazione quella che il candidato Ferruccio Sansa lancia via Facebook all’avversario Giovanni Toti: “Ti avevamo chiesto un confronto sulla sanità, visti i disastri del Covid, e tu hai detto di no. Adesso vorremmo aprire un altro capitolo: dobbiamo rendere noti tutti i nostri finanziatori. Tu in passato hai avuto qualche difficoltà a rendere noti i tuoi. C’erano nomi di peso, c’erano imprenditori delle autostrade come i Gavio. C’erano concessionari di spazi portuali come Spinelli, c’erano soci della Carige, c’erano petrolieri, c’erano imprenditori del settore immobiliare che dovevano costruire l’ospedale Felettino. Credo che i cittadini abbiano il diritto di sapere chi finanzia le nostre campagne elettorali. Se non hai niente da nascondere, se non ci sono conflitti di interesse, ti aspetto”.
La replica di Matteo Cozzani, coordinatore della Lista Toti Presidente non tarda ad arrivare, puntuale e pungente: “Caro Sansa, è inutile che continui a parlare e chiamare in causa aziende e persone che lavorano e danno lavoro nel nostro territorio. I nostri finanziamenti sono tutti a norma di legge, nel modo più rigoroso. Insinuare il contrario non è politica, sfiora la diffamazione. Ma è il modo con cui hai fatto il giornalista per una vita e ora evidentemente è anche il tuo modo di fare politica. Chiediti piuttosto perché tutto il mondo delle imprese, di ogni genere e tipo, ogni imprenditore di ogni sensibilità politica e culturale, ti evita come il peggiore dei mali. Forse perché nella tua doppia morale, nel tuo complottismo manettaro, nella tua mediocrità ideologica, nel tuo appiattimento finto egualitario cerchi di nascondere la pochezza della tua offerta politica. Che costerebbe ai liguri posti di lavoro, nuove imprese, ogni possibilità di crescita. Ma che ti frega, dalla villa di Sant’Ilario il panorama è sempre bello”.